« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. » (Articolo 1 della Costituzione Italiana) Il 2 Giugno 1946 l'Italia decise di diventare una Repubblica, con un Patto di Cittadinanza sancito dall'art. 1 della Costituzione Italiana. NOI crediamo che adesso questo patto sociale, politico, economico, e di cittadinanza così tante volte violato, debba essere da NOI rivitalizzato.
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mercoledì 4 giugno 2014
Toghe... stellari
E' un flusso costante e continuo: ogni settimana ne arrestano un po' quà ed un po' là...
Tutte le procure d'Italia ormai sono concentrate sul malaffare riguardante le opere pubbliche. E le galere, fatto posto con la depenalizzazione di alcuni reati, trovano nuovo affollamento con i colletti bianchi della politica e del potere imprenditoriale.
giovedì 1 maggio 2014
Marx è morto. Viva Marx!!! - Divisione internazionale del lavoro e precarizzazione
Insomma, se il comunismo reale è crollato e lì dove ancora vi resiste è solo la parte predatoria più grande, per nemesi storica l'economia è diventata la piattaforma strutturale di qualsivoglia articolazione di discorso.
Anzi, tutto il dibattito sembra essere monopolizzato (tanto per restare in tema economico!) dalle argomentazioni di carattere economico, e lo scontro è tutto interno a quelle che vogliono definirsi scienze delle relazioni umane... poichè queste sono e null'altro, oltre le apparenze spacciate per evidenze. Se così non fosse non troveremmo divertente, ad esempio, Bagnai che duella con Zingales... sì, Zingales, colui che da liberale sbugiardò le finte lauree e master del suo compagno di partito Oscar Giannino, costringendo lo stesso a ritirarsi dalla corsa elettoralistica nelle scorse politiche e facendo (altra nemesi) declinare all'insuccesso la formazione politica Fermare il Declino... sì, lo stesso Zingales che da liberista oggi siede fra i boiardi di Stato nei cda delle imprese controllate dal ministro dell'Economia, fresco fresco di nomina... un'altra nemesi... un domino di nemesi, verrebbe da scrivere, se non fosse che nulla accade per caso.
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giovedì 13 febbraio 2014
martedì 10 dicembre 2013
Restare attaccati alla parola... e saltare la nota
RESTARE
ATTACCATI ALLA PAROLA,
cari amici,
è
quanto si testimonierà la sera del 15 dicembre ’13. Come la condizione umana
originaria che immette nel mondo la distinzione tra l’immateriale e le cose.
giovedì 7 novembre 2013
main-stream.it: I mini-jobs all'italiana
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Acquaforte inglese del 17 ° secolo , Artista sconosciuto |
C'è chi ha una TV, e la guarda. E si accorge che il cambiamento "antropologico" della pratica politica, imprenditoriale e sociale si è profondamente mutata.
In Lui in Persona abbiamo ben scritto della radicalità di quello che è avvenuto e sta continuando ad avvenire.
Un invito a leggere quello che segue:
main-stream.it: I mini-jobs all'italiana: Nella puntata di Ballarò del 22 ottobre scorso la trasmissione di Giovanni Floris fece quello che probabilmente sarà ricordato ...
martedì 29 ottobre 2013
Il mito del mercato: ogni mondo è paese
Ovvero, ogni paese è un mondo, se è vero che ne esiste una rappresentazione. E quella più diffusa è che il mercato sia lo spazio di inclusione della libertà, lo spazio di esercizio del genio, il piano di confronto delle istanze innovatrici dell'economia della ricchezza, sullo sfondo di regole che sottostanno unicamente alla piena espressione di uno spirito prometeico di trasformazione della realtà.
Quello che di fatto nella storia è avvenuto è , invece, che la formazione dello Stato-Nazione e della statalità è una necessità imprescindibile del mercato, dove il gioco fra le parti è sempre impari. E a rimetterci è sempre il pubblico, pagante.
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venerdì 4 ottobre 2013
CHE UN CAPO POLITICO - di Leonardo Tinelli
CHE UN CAPO POLITICO
subisca una condanna definitiva e consistente senza alcuna
ombra di malversata giustizia è quasi impossibile che possa realizzarsi. Se poi
il capo politico si chiama S. Berlusconi e il luogo dove si concretizza
l’impossibile circostanza è l’Italia, allora si potrebbe giustificare tutto e
altro ancora...
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venerdì 6 settembre 2013
Tutti a scuola
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Immanuel Kant |
La redazione del quotidiano on-line BtB oresette mi sottopone un questionario:
1) E’ ancora valido il modello formativo dell’Italia?
2) Quale ruolo potrebbero avere gli Stati Generali dell’Università per ridiscutere il modello italiano?
3) Quali azioni di miglioramento possono compiere Rettori e Atenei per favorire il ricambio del modello formativo?
4) Quali semplici e pratiche decisioni potrebbero/dovrebbe prendere la politica nazionale per incoraggiare lo studio universitario? E la formazione post universitaria?
5) Quali sostegni (strutturali, sociali ed economici) sarebbero necessari per trasformare la ricerca accademica in innovazione per il territorio?
6) Come potrebbe essere strutturato l’apporto di energie economiche e didattiche private e internazionali a sostegno del settore formativo nazionale?
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sabato 31 agosto 2013
La sindrome di Papà della società capital-comunista (in questo caso... cinese)
Un sondaggio condotto dalla squadra del professore di sociologia Lu Linhui dell'Università di Pechino sui giovani cinesi e le aspettative di lavoro e di mobilità sociale hanno restituito dei dati parecchio interessanti riguardo la fiducia che i giovani ripongono nel sistema meritocratico del capital-comunismo cinese.
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mercoledì 31 luglio 2013
Guardo, quindi sono
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illustrazione di Charles Eisen. Da Racconti e romanzi in versi , di Jean de La Fontaine, vol. 2, Londra, 1896 |
Da quanto leggiamo qui, gli USA consentiranno l'utilizzo civile dei droni.
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sabato 27 luglio 2013
La città è (apparentemente) tranquilla
La situazione non dev'essere per nulla facile se ad una penna come quella di Massimo Franco del Corriere viene chiesto di prendere una posizione netta in favore dell'attuale governo e contro l'unica forza politica che nel Parlamento, all'interno delle regole democratiche e parlamentari e non sovvertendole come si vuol far intendere, cerca di fare opposizione all'ampia maggioranza governativa del "rinvio permanente".
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venerdì 12 luglio 2013
La parola e (è) il gesto
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allegoria della melanconia - L. Cranach-1528 |
L'ultimo post di Pietro Acquistapace pubblicato qui, insieme a quello de Lo Spirito del Paese dei Balocchi anch'esso qui pubblicato, il post di Vincenzo Cucinotta redatto sul suo blog su Papa Francesco e la modernità, insieme a quello redatto dalla blogger di 18 Brumaio su La sommità della società borghese, insistono ognuno a suo modo su la contemporanea cultura dell'ex-posizione (al nascosto), che ci vuole attori e spettatori del mondo e non più agenti nei processi di trasformazione di esso, come già in parte scritto qui nel post Contro l'imperio dell'economia, e più copiosamente in Memoria o Storia, e che politicamente prendono la via dell'astensionismo (come descritto in La crisi della partecipazione politica).
Ma ancor più grave è quanto leggiamo da su La Croix a commento delle parole di Hollande qui sotto riportate:
"Nel 1905, il laicismo è semplicemente la separazione tra Stato e religione.Oggi, è un confine tra ciò che è l'intimo, che va protetto, e ciò che appartiene alla sfera pubblica che deve essere preservata. "
L'intimità irrompe come questione nella produzione legislativa per la presunta tutela del privato, e che gli autori dell'articolo citato sopra interpretano come deriva autoritaria.
Oggi, qui, possiamo anche dire che la borghesia, e l'etica che ha saputo esprimere, sanciscono la loro scomparsa nel requiem finale che Hollande vuol comporre in suffragio della stessa.
lunedì 8 luglio 2013
GIOCHI SENZA FRONTIERE: sulla natura pagana di questa Europa e del Mercatismo che la governa
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Christopher Richard Wynne Nevinson - L'anima della città senz'anima (New York - una astrazione) (1920) |
L'impressione che spesso ricaviamo dal dibattito intorno all'Europa e all'Unione Europea, e che ci accompagnerà fino alla celebrazione delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo in previsione nel 2014 per scadenza naturale dell'attuale, è quella di un semplice parlare e ragionare per aporie.
giovedì 27 giugno 2013
In nome del padre... assente
Quando i giovani finiranno di accettare la sorte che i loro padri gli hanno riservato, forse verrà il tempo del lavoro. Ad oggi a noi non resta che l'elemosina accomodante dell'ultimo DL per l'occupazione giovanile, utile soltanto alla sistemazione di quanti, pochi, rientreranno nelle sfere del privilegio e della raccomandazione politicista. Nulla di più. Tutto il resto è permanente offesa dell'intelligenza. Il più delle volte auto inferta.
La sprezzante modernizzazione agita per piegare ogni pur minima sollevazione etica dei giovani, in particolare del Mezzogiorno, è l'unico filo conduttore della sorte già toccata alle due precedenti decadi di età rispetto agli attuali ventenni, ormai grasso popolo della "gioventù dorata e dei senza mestieri", come li nomina Leonardo. Diseducati all'aver cura di sè. Illimitatamente, come vuole il padre assente che tutti onoriamo. Povera Patria.
p.s. clicca qui per il link del video inserito nel post
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mercoledì 12 giugno 2013
Capitalismo, democrazia e uscita dall'euro - di Diego Fusaro
Il video, girato in occasione dei seminari organizzati dalla Seminaria-Auser e dalla CGIL di Cosenza per la terza edizione de "La Cultura Accanto" (il 3 giugno scorso si è chiusa anticipatamente la rassegna con Marta Maddalon, docente di Sociolinguistica presso l'Università degli Studi della Calabria, che ha presentato il suo libro 20.000 leghe. Immersione negli usi linguistici dei movimenti politici dell'Italia contemporanea), Diego Fusaro ritorna a presentare con questo video il suo ultimo libro Minima Mercatalia - Filosofia e Capitalismo, Bompiani, 2012, di cui qui ne abbiamo bloggato un altro video con una sua prima presentazione tempo addietro in quest'altro post.
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giovedì 6 giugno 2013
Lo spirito del paese dei balocchi e il marchingegno del miracolo
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dipinto di Kenne Gregoire |
C'è uno scarto incolmabile fra il rovinato e l'annuncio della catastrofe.
Dal blog di Manuel Martinez, per la precisione da questo post sulla movida notturna a Firenze (come dopotutto avviene in ogni altra città italiana a tutte le latitudini), cogliamo un'opportunità per scrivere dei processi di formazione dell'identità individuale e sociale delle contemporanee genti nelle strutture urbane, e sulla sofisticazione dei dispositivi di controllo sociale che attraverso le articolazioni urbanistiche e le dinamiche del consumo si sono implementate, e che hanno riguardato città amministrate dalle più diverse formazioni politiche, in una soluzione di continuità che di fatto ha annullato le differenti categorie programmatiche che hanno indotto gli elettori a preferire e votare un indirizzo amministrativo invece che un altro.
Se Firenze giunge alle movide notturne (forse) solo adesso, questi fenomeni a Padova così come a Treviso (solo per indicare città amministrate con criteri e valori politici - apparentemente? - differenti) sono oggi molto consolidati. E la diffusione delle pratiche di consumo notturne si è estesa su ogni latitudine italiana e nei centri antichi delle cittadine anche della provincia italiana che ne hanno uno, di centro antico, che è possibile riconvertire in Luna Park del divertimento e del consumo smodato di alcool.
Dal blog di Manuel Martinez, per la precisione da questo post sulla movida notturna a Firenze (come dopotutto avviene in ogni altra città italiana a tutte le latitudini), cogliamo un'opportunità per scrivere dei processi di formazione dell'identità individuale e sociale delle contemporanee genti nelle strutture urbane, e sulla sofisticazione dei dispositivi di controllo sociale che attraverso le articolazioni urbanistiche e le dinamiche del consumo si sono implementate, e che hanno riguardato città amministrate dalle più diverse formazioni politiche, in una soluzione di continuità che di fatto ha annullato le differenti categorie programmatiche che hanno indotto gli elettori a preferire e votare un indirizzo amministrativo invece che un altro.
Se Firenze giunge alle movide notturne (forse) solo adesso, questi fenomeni a Padova così come a Treviso (solo per indicare città amministrate con criteri e valori politici - apparentemente? - differenti) sono oggi molto consolidati. E la diffusione delle pratiche di consumo notturne si è estesa su ogni latitudine italiana e nei centri antichi delle cittadine anche della provincia italiana che ne hanno uno, di centro antico, che è possibile riconvertire in Luna Park del divertimento e del consumo smodato di alcool.
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lunedì 27 maggio 2013
La bellezza della vulnerabilità
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Adrien Henri Tanoux - Salammbò, 1921 |
La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, celebrazione di ciò che la morte ci svelerà, non raccoglie riconoscimenti, cui invece fan man bassa gli asiatici, i nuovi nichilisti del mondo terracqueo.
La Palma d'Oro è riservata alla chiacchiera dell'amore lesbico, tema tanto caro al potere pastorale se si accorre felicemente a definirlo, da parte del giornalismo irregimentato, con la qualifica di "scottante", come a dire infernale!, e quindi funzionale alla riproduzione della presa in carico delle vite private da parte di chi chiede, per ottenerla, obbedienza.
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sabato 25 maggio 2013
IL VALORE DELLA PERDITA, LA PERDIZIONE DEL LAVORO - di Leonardo Tinelli
![]() |
Carstian Luyckx (1623 - dopo 1658) - Vanitas con il globo, libri, conchiglie, serpenti e farfalle |
PER J. M. KEYNES, chiarendo ogni equivoco sullo… sviluppo,
il denaro non è altro che una rappresentazione del… valore
della rappresentabilità… prevalentemente numeraria. Ovvero nulla!!! O presso a
poco! Altro non è dato. Dunque, o ce
l’hai… la rappresentabilità, o puoi credere di possederlo o di prenderlo o
pretenderlo da qualche parte… il denaro! Diventato di nuovo concreto… fino al
suo uso!!!!!! Fino alla sua… perdita!!!!!!
Da questo inguacchio la crisi è… mondiale da sempre.
Ognuno può immaginare e di… essere chi sa chi!
Il punto dove va risolta la questione è dove noi siamo, ci
consideriamo e veniamo stimati come efficaci!!!
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venerdì 24 maggio 2013
Potere e luogo comune
![]() |
di Wes Nama |
Spesso a commento di alcuni scritti di altri blog che leggiamo è possibile rintracciare acute osservazioni su quella che è la contemporanea costruzione del senso comune da parte dei media e delle agenzie culturali in generale.
Questo commento, che trovate a margine di questo post del blog di Miguel Martinez, è particolarmente interessante perchè prova a sollecitare la nostra interrogazione su un piano meno superficiale e da tifo rispetto a quello cui siamo abituati ed educati a sostenere dalla permanente attività "pedagogica" che l'informazione e l'opinione ci induce a rivestire.
Un commento che vorrebbe richiamare ognuno a riassumersi e a riprendersi la libertà di articolare la propria personale identità, questione questa che è il piano vero e concreto sulla quale si sconta la nostra attuale crisi. Crisi da cui, comunque, non ci appare lo stesso autore immune. Ma resta interessante la domanda che riesce insinuarci sulle relazioni fra potere e teatralità attoriale dello stesso negli scenari della costruzione dei luoghi comuni e del senso condiviso.
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martedì 7 maggio 2013
Esistono un'infinità di modi di suicidarsi senza morire (Chuck palahniuk) - Contro l'imperio dell'economia
Oltre a questo tipo di prostituzione, vi è anche quella tutta via web con le telecamerine per soli guardoni dove alcune donne, magari cassintegrate o disoccupate o nella stessa situazione di quella del video che avete visto, prostituiscono la loro "immagine" corporea, ingaggiate da società video-telefoniche che "spartiscono" i profitti dell'attività voyeristica con le "lavoratrici".
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