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lunedì 30 giugno 2014

Voglio... Vivere alla grande



E' il nuovo progetto di crowdfunding sul network di Produzioni dal Basso della Banca Etica. "Vivere alla grande" è il sogno di ogni giocatore d’azzardo ed è il titolo di un documentario nato da una idea di Fabio Leli, autore e regista.
Ma Vivere alla Grande è anche il nome di un Gratta & Vinci realmente esistente, che promette una vincita di 500.000 Euro subito, più 10.000 Euro per vent’anni, più 100.000 Euro di bonus finale. Chi non sarebbe attratto dallo sperare una vincita simile? Vivere alla Grande è quindi soprattutto la speranza di poter risolvere la propria vita con il passaggio di una monetina sulla carta argentata di un biglietto di carta. Purtroppo la speranza può essere un’astuta trappola organizzata da chi quel biglietto l’ha creato, perché la probabilità di effettuare quella vincita, risiede solo in 5 biglietti. Cinque biglietti su 30 milioni di biglietti. Ma purtroppo questo sul biglietto non c’è scritto.

giovedì 8 maggio 2014

Che la politica sia ridotta a risolvere...



L'importanza che abbiamo sempre dato al territorio, e all'identità, è testimoniata da quanto spesso scritto qui in questo blog. In primo luogo attraverso questo post sul luogo della crisi... e con tanti altri diversi che trovate nelle etichette "territorio" ed "identità".

Per l'iniziativa di presentazione degli scritti dell'Associazione Culturale "Vittorio Tinelli" - Parole e Cose Nuove, che si terrà il 10 Maggio a Noci (BA), di seguito postiamo un estratto dei volumi appena pubblicati riguardo il progetto territoriale "la Murgia dei due Mari", ad indicazione che progetti e programmi esistono e vivono e vengono comunicati nei territori  "abitati", che sono l'unica entità reale sulla quale intervenire affinchè una soluzione efficace, politicamente efficace, possa trovare spazio per guidarci verso il cambiamento cui siamo inevitabilmente proiettati.
Buona lettura.


giovedì 1 maggio 2014

Marx è morto. Viva Marx!!! - Divisione internazionale del lavoro e precarizzazione



Insomma, se il comunismo reale è crollato e lì dove ancora vi resiste è solo la parte predatoria più grande, per nemesi storica l'economia è diventata la piattaforma strutturale di qualsivoglia articolazione di discorso.
Anzi, tutto il dibattito sembra essere monopolizzato (tanto per restare in tema economico!) dalle argomentazioni di carattere economico, e lo scontro è tutto interno a quelle che vogliono definirsi scienze delle relazioni umane... poichè queste sono e null'altro, oltre le apparenze spacciate per evidenze. Se così non fosse non troveremmo divertente, ad esempio, Bagnai che duella con Zingales... sì, Zingales, colui che da liberale sbugiardò le finte lauree e master del suo compagno di partito Oscar Giannino, costringendo lo stesso a ritirarsi dalla corsa elettoralistica nelle scorse politiche e facendo (altra nemesi) declinare all'insuccesso la formazione politica Fermare il Declino... sì, lo stesso Zingales che da liberista oggi siede fra i boiardi di Stato nei cda delle imprese controllate dal ministro dell'Economia, fresco fresco di nomina... un'altra nemesi... un domino di nemesi, verrebbe da scrivere, se non fosse che nulla accade per caso.

giovedì 9 gennaio 2014

Il senso della storia e la funzione delle èlites intellettuali. Territorio, Identità e Lavoro: La Murgia dei due Mari - di Leonardo Tinelli




SEGUIRE LO SVILUPPO DI OGNI QUESTIONE, 

cari soci e cari amici, per come dentro e fuori l’associazione culturale “Vittorio Tinelli” il “male di vivere” perseguita, è il minimo che si chiede a chi resta suo malgrado, e siamo noi tutti, dotato di sensibilità e capacità di intelletto.

domenica 25 agosto 2013

"Lavoro? No, Grazie!"

C'è chi prova a dettare politiche di governo dell'attuale fase di decrescita forzata cui è sottoposta l'Italia, come fa l'ing Giuseppe Maiorano di Bari. Anche attraverso la provocazione che da il titolo a questo post.
Segue il video.
Il suo sito invece è questo.




sabato 6 luglio 2013

Quale patto di cittadinanza possibile fra lavoratori e padroni

1497-1498 Albrecht Durer - Apocalisse. Bestia di blasfemia e bestia della tentazione

Mentre la compagine governativa chiacchiera se è meglio tagliare il costo del lavoro o esentare dall'IMU la prima casa (non è chiaro se di residenza o no), costringendo il povero Enrico Letta a fare l'equilibrista invece che dettare l'agenda politica e l'indirizzo politico dell'esecutivo, il mondo del lavoro si muove, eccome se si muove. Anche contro le indicazioni dei sindacati, persino di quelli che, spergiuri, hanno collaborato attivamente affinchè determinate condizioni giuridiche e contrattuali potessero essere sperimentate ed attuate.

sabato 25 maggio 2013

IL VALORE DELLA PERDITA, LA PERDIZIONE DEL LAVORO - di Leonardo Tinelli


Carstian Luyckx (1623 - dopo 1658) - Vanitas con il globo, libri, conchiglie, serpenti e farfalle


PER J. M. KEYNES, chiarendo ogni equivoco sullo… sviluppo,

il denaro non è altro che una rappresentazione del… valore della rappresentabilità… prevalentemente numeraria. Ovvero nulla!!! O presso a poco! Altro non  è dato. Dunque, o ce l’hai… la rappresentabilità, o puoi credere di possederlo o di prenderlo o pretenderlo da qualche parte… il denaro! Diventato di nuovo concreto… fino al suo uso!!!!!! Fino alla sua… perdita!!!!!!
Da questo inguacchio la crisi è… mondiale da sempre.
Ognuno può immaginare e di… essere chi sa chi!
Il punto dove va risolta la questione è dove noi siamo, ci consideriamo e veniamo stimati come efficaci!!!

giovedì 11 aprile 2013

La vita a tempo determinato


Il post letto su Giovane Carina Disoccupata - Blog sulla vita ai tempi della disoccupazione  lancia un efficace sguardo sulla natura precaria delle relazioni umane, così come sono andate costruendosi e regolandosi, negli ultimi 40 anni. Ovvero, sulla contemporaneità antropologica  della nostra determinazione di senso del mondo delle relazioni vitali, della nostra costruzione relazionale ormai tutta ripiegata sulla precarietà, fugacità, funzionalizzazione strumentale, impersonalità. Una contemporaneità che oltre che dispiegarsi nella cosiddetta laicizzazione e secolarizzazione delle relazioni umane, è anche intervenuta massicciamente e parallelamente anche nella relazioni umane che nei luoghi del lavoro e nella regolazione delle relazioni professionali e lavorative si è  culturalmente ed istituzionalmente profilata e consolidata.

martedì 5 marzo 2013

L'ANTICO LINGUAGGIO DEL LAVORO

Tessere: voci ed esperienze di un mondo in trasformazione from COLTO on Vimeo.

Non è solo una questione di bachi da seta, ma di come si deve fare impresa. Godetevi il video, ed ascoltate gli imprenditori veri del territorio cosa dicono della concorrenza.

domenica 10 febbraio 2013

L’ Animal Laborans in Hannah Arendt (www.filosofiprecari.it)




UNA RIVISITAZIONE DEL CONCETTO DI ANIMAL LABORANS IN HANNAH ARENDT. 
A cura di Alessio Perigli
Introduzione
I L’animal laborans nella storia
I.1 Strumentalità e animal laborans
I.2 La vittoria dell’animal laborans
II L’animal laborans nei regimi totalitari
II.1 L’animal laborans nel regime nazista
II.2 L’animal laborans nel regime stalinista
III L’animal laborans e l’homo sacer
III.1 L’ambivalenza del sacro
IV L’animal laborans e l’uomo artigiano
IV.1 L’uomo creatore di sé stesso
IV.2 L’esperienza come mestiere
 Conclusioni
 Bibliografia
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lunedì 4 febbraio 2013

Coworking: una proposta per le caserme in disuso a Roma (www.ilquintostato.org)



Volentieri riblogghiamo questo post tratto da Il Quinto Stato (www.ilquintostato.org), quali esempi di mutualismo civile che si sviluppano intorno al lavoro e all'operatività umana, creazione di socialità e nuovi patti di cittadinanza, creazione di opportunità vere e proprie di occupazione quali dirette espressioni dell'universalità dei territori e delle sapienze in essi depositate.

sabato 24 novembre 2012

NAZARENO STRAMPELLI NON FA RIMA CON KAMUT (ma con Khorasan sì!)

foto di Jean Gaumy


Uscito nelle (poche) sale cinematografiche nel 2010, L'Uomo del Grano di Giancarlo Baudena romanza su pellicola la storia e l'impegno scientifico e sociale di Nazareno Strampelli. 
Baudena già nel 2005 si era affacciato con un documentario alla vita e all'opera scientifica ed umanitaria di Strampelli, maturando successivamente il progetto di produrre e girare un vero e proprio film di trama sull'uomo cui tutti dobbiamo molto di ciò che mangiamo.

venerdì 25 maggio 2012

SAPER FARE DI CONTO NON SIGNIFICA SAPER FARE QUALCOSA - di Gaetano Mangione


L'efficacia argomentativa di Gaetano Mangione che rubo dai confronti che avvengono in un'altra sede, e che posto qui subito dopo il dirimente intervento di Leonardo Tinelli precedente a questo (L'impolitica è ancora... l'autonomia della economia), vogliono ancora essere motivo di coraggio per tutti affinchè si riprenda il passo e la misura giusta delle parole e delle azioni dell'imprendere, oggi assediate dalla chiacchiera economicistica e finanziaria che nulla di buono ci hanno disposto, e che anzi ci hanno distratto da quella che è l'ineluttabile fatica che la corrispondenza della ricchezza depositata richiede. Oggi, dopo la sbornia del soldo facile che ha saccheggiato i risparmi (evidentemente anch'essi facili, altrimenti sarebbe bastata la favola di Pinocchio per allarmarci dei gatti e delle volpi che si aggiravano !!!) di tanti italiani, dopo aver creduto all'effetto moltiplicatore della mera circolazione del denaro investito nel denaro... forse è possibile riprendere consapevolezza dell'agire direttivo efficace, chiunque eserciti questa moderazione nella quotidianità del suo operare, politico o imprenditore che sia, ovvero ceto dirigente.

Scrive infatti Gaetano Mangione:
saper far di conto non significa saper fare qualcosa.

giovedì 24 maggio 2012

IL CARATTERE ASTRATTO DEL VALORE


IL CARATTERE ASTRATTO DEL VALORE,
confermato da tutte le forme di scambio, addirittura dalle prime, quale sarà stato il baratto, esorbitando per eccesso il bene concreto, addirittura acquisendo forme mitiche a giustificazione del mondo divino e del mondo infero, del mondo della celeste trasparenza e del mondo del profondo dinamismo interiore in gran parte sconosciuto, dove si è costretti a credere che vadano a finire le permanenze essenziali e le necessarie trasformazioni delle cose, è, oggi, il carattere preminente dei beni, in grado di annullare lo stesso nome bene, di negarsi, in quanto bene senza permanenza temporale alcuna. Garanzia questa dello scambio per valore astratto, in grado di contrastare ogni pericolo e garantire che la logica del vendere e del comprare si perpetui, sia in condizioni di perdita che in condizioni di vantaggio, addirittura a garanzia che il vendere sia un sotteso comperare e il comperare un sospendersi da ogni acquisto possibile!