A Benigno Zaccagnini
(non recapitata)
Caro Zaccagnini,
ecco, sono qui per comunicarti la decisione cui sono
pervenuto nel corso di questa lunga e drammatica esperienza ed è di lasciare in
modo irrevocabile la Democrazia Cristiana. Sono conseguentemente dimissionario
dalle cariche di membro e presidente del Consiglio Nazionale e di componente la
Direzione Centrale del Partito.
Escludo ovviamente candidature di qualsiasi genere nel
futuro. Sono deciso a chiedere al Presidente della Camera, appena potrò, di
trasferirmi dal Gruppo Parlamentare della D.C. al Gruppo Misto. E' naturale che
aggiunga qualche parola di spiegazione. Anzi le parole dovrebbero essere molte,
data la complessità della materia, ma io mi sforzerò di ridurle al minimo,
cominciando, com'è ovvio, dalle più semplici. Non avendo mai pensato, anche per
la feroce avversione di tutti i miei familiari, alla Presidenza della
Repubblica, avevo immaginato all'inizio di legislatura di completare quella in
corso come un vecchio al quale qualche volta si chiedono dei consigli e con il
quale si ama fare un commento sulle cose, che l'età ed il personale
disinteresse rendono, forse, obiettivo.