Non sono tra quelli che vogliono accodarsi alla miriade di commentatori che intendono rappresentare Beppe Grillo, Casaleggio e il MoVimento 5 Stelle come la nuova espressione, storicamente definita, del fascismo. Chi, come me, conosce i tanti militanti del MoVimento 5 Stelle tutto può pensare tranne che siano dei fascisti. Difetti ne hanno, ma non quello di intendere la partecipazione politica come privazione dell'altrui partecipazione. Tanto meno lo sono Casaleggio e Grillo dei fascisti, seppur nelle forme contemporanee che molti vanno attribuendogli. Potete leggere molti altri, di notevole fama e al soldo pubblico, che dicono e scrivono di peggio, senza essere di nessuna Casa Pound, che in confronto sembrano quattro improvvisati.
Il fenomeno, per la sua variegatura, merita di essere meglio approfondito e studiato, dal punto di vista sociologico. Inoltre, le nuove tecnologie certamente consentono, o potrebbero consentire, una partecipazione democratica diversa da quella finora conosciuta e sperimentata. Il tempo ce ne darà ragione.
Tuttavia, le ultime cose scritte da Beppe Grillo nel suo blog (clicca
qui) dove viene attaccato il diritto dell'eletto a godere dell'assenza del vincolo di mandato, così come è definito dall'art. 67 della nostra Costituzione, non mi piace per nulla affatto.
E spiegheremo il perchè