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giovedì 19 dicembre 2013

La favola di Cerbero

Alex Majoli - India, fabbica tessile
Matteo Renzi ha fatto un discorso di sinistra, dichiarò Angelino Alfano, e a noi ci sta bene. Come a dire che non ci sono contenuti politici in campo, ma unicamente contrapposizioni funzionali al posizionamento all'interno dell'arena della contesa politicista corrispondenti alla segmentazione del mercato elettorale. Nulla di più che l'assenza completa di metodo, l'imperio del nullafacente e nullapensante. Tanto è vero che Renzi è subito ricorso a riparare quella che deve essere apparso uno scivolone di sinistra, con le sue ultime dichiarazioni sulle politiche del lavoro da adottare per i neoassunti. Così che nello scenario tattico del posizionamento strategico di marketing elettorale il confronto avvenga sulla presenza o meno di capelli sul cranio e non per quanto dentro vi frulli e si manifesti all'uditorio elettorale ormai disorientato e ridotto a semplice consumatore della democrazia.

domenica 13 ottobre 2013

La pena di vita



Rifletto sul fatto che nell'ordinamento giuridico italiano non esiste più la pena di morte, nonostante alcune argute, direi anzi argutissime, intelligenze provenienti da un non so quale far west, ne caldeggino, di volta in volta se ne presenti loro una succulenta occasione, una celere reintroduzione.

L'ordinamento giuridico italiano contempla altre misure restrittive della libertà personale, com'è noto.

Ma le fattispecie reali superano sempre la previsione normativa, lo sa ogni operatore del diritto.

Muore Erich Priebke, condannato fino all'età di cent'anni alla pena di vita. 

Giuliet

venerdì 4 ottobre 2013

CHE UN CAPO POLITICO - di Leonardo Tinelli

CHE UN CAPO POLITICO
subisca una condanna definitiva e consistente senza alcuna ombra di malversata giustizia è quasi impossibile che possa realizzarsi. Se poi il capo politico si chiama S. Berlusconi e il luogo dove si concretizza l’impossibile circostanza è l’Italia, allora si potrebbe giustificare tutto e altro ancora...



domenica 15 settembre 2013

La questione dell'ILVA, la magistratura e le prassi politiche nelle intenzioni di Panebianco

L'ANGELO DELLA MORTE ALLE PORTE DEL PURGATORIO - Ernst Fuchs - 1956


Qui adesso voglio solo sottolineare alcuni particolari passaggi di quanto scrive De Michele, per sottoporli anche alla Vostra valutazione, dato che se così stanno le cose, la magistratura ha solo ratificato (o giustificato) il futuro prossimo dell'ILVA: l'inevitabile chiusura

Così scrivevo nell'ultimo post dedicato all'ILVA, Il destino (di)segnato dell'ILVA
Ed oggi Angelo Panebianco ci ritorna sulla questione dell'ILVA con alcune sconclusionate argomentazioni di carattere più ideologico che prammatico, toccando liricità sconsolate e piagnucolanti tipiche dei vetero-progressisti tanto care alle posizioni politiciste di matrice positivistica, che fino ad adesso hanno contraddistinto il dibattito politico e la stessa prassi politica. Panebianco si spinge fino a chiedere, come Lui in Persona, che la Legge sia ai piedi della originarietà dell'inversione, del rivolgimento, del rovesciamento.

Anche Panebianco invoca applicazione della Crisi della Legge.

giovedì 8 agosto 2013

Disoccupazione maschile e violenza contro le donne

de formato foetu’ 1631 di giulio casserio (ca. 1552-1616)


L'Europa, tradizionalmente ed in particolare quella meridionale, ha sempre avuto tassi di disoccupazione femminile più alti di quelli maschili. Ma adesso sembra che le tendenze, almeno in alcuni Paesi europei, si stiano modificando.


martedì 6 agosto 2013

venerdì 2 agosto 2013

Faremo del nostro peggio

da Il libro della vigna del Signore , 1470
Ci tocca ripostare un vecchio post che ha più di qualche mese, per non commentare il destino che si compie dell'Italia patetica. 
Se Renata Polverini oggi è un parlamentare, è per il merito degli italiani. Certo, nominata... ma ad ogni modo è lì a fare il bene e il male dell'Italia. L'esperienza se l'è fatta eccome amministrando la Regione Lazio, quando tutti gliela facevano tutti sotto il naso. E francamente non si capisce cosa ci sia da esultare se la destinazione è il peggio, disposizione alla quale siamo abilmente preparati. L'allenatore non ha fatto nulla, ha soltanto raccolto i pezzi frantumati delle nostre coscienze e delle nostre dignità, per farne il mostro che non vogliamo vedere.


N.O.I. - Nuova Officina Italiana: L'EMERGENZA GIUDIZIARIA DELL'ITALIA PATETICA: Ormai è un ritmo incalzante. Ogni settimana se ne arresta uno o se ne scopre una di nuova. L'ultima è quella ...

giovedì 25 luglio 2013

In memoria dell'operaio

David Hurn - Galles, minatori

L'art 19 dello Statuto dei Lavoratori è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale nel 1° comma lettera b) così come era stato modificato dal DPR nr 312 del 1995 - (la lettera a) del 1° comma era già stata totalmente abrogata dal DPR nr 312 del 1995).
Il testo dell'art recitava:

martedì 23 luglio 2013

L'Olanda dell'Asia

L'immagine sopra  riprende una prostituta, Hashi, di 17 anni.
Abbraccia un Babu, il suo "marito", dentro la sua piccola stanza nel bordello di Kandapara in Tangail, città nord-orientale del Bangladesh. 

venerdì 14 giugno 2013

Ci pisciano in testa e ci dicono che piove - di R. A. Rivas

Yama, 8-Lhasa, Tibet da Phil Borges , 1994

Questo Post, preso da Corretta informazione, fa il paio nel titolo con quanto letto stamattina in un altro che dichiarava che non è ormai già più così: ci pisciano in testa e ce lo dicono. 
Per N.O.I. non è cosa nuova, dato che della lucidità di Josè Saramago abbiamo goduto. Così come sappiamo che tanti sono i dispositivi di controllo.


CIÒ DI CUI BISOGNA SAPERE E PARLARE: LA SPESA IN ARMAMENTI

di R. A. Rivas*

Le (poco) nobili gesta di “uno di noi”

Media dei giorni di lavoro necessari per guadagnare quanto un Amministratore Delegato guadagna mediamente in 1 ora
Il diagramma di sopra, editato da The Economist, è immediatamente chiaro  nell'indicare la profonda sperequazione esistente nei redditi fra i lavoratori di alcune aree dell'Europa ed i relativi CEO (o amministratori delegati come si chiamano qui).
Questo diagramma preferiamo sia accompagnato da questo bel post preso da giovane carina e disoccupata. Perchè ci pare di intendere che, in tanta chiacchiera economicistica sul mercato e la sua ideologia, quello che di fatto manca certissimamente è il sale del mercato: la fiducia. Merce rara, è proprio il caso di scriverlo come l'autrice. Mentre i magazzini abbondano di bla bla bla. Ad ogni latitudine e da qualsiasi ceto dirigente provenga. E noi ormai ci alimentiamo solo di chiacchiera ad ogni ora, tanto da essere obesi a forza di mangiarne e vomitarne. 
Ed allora, l'invito dell'autrice a preservare operosamente il senso etico delle relazioni economiche ci pare veramente la difesa più strenua e verace affinchè, con il tempo che sarà necessario, possa farsi finalmente giustizia di tanta scelleratezza.

In fondo  il link originale del post (il blog è comunque già presente dai suoi inizi nel nostro blogroll).
Buona Lettura


Da qualche tempo leggo sui Facebook, Twitter, e compagnia bella, della “marachella” combinata da uno di noi.
Uno di noi chi? vi chiederete. uno di noi disoccupati?
Ma si, anche. Ma uno di quelli, disoccupati o “pococcupati”, che fanno 2 o 3 lavori, che si arrabattano a cercare qua e là di reintrodursi nel mondo del lavoro, che si abbassano – e non è questione di esser choosy, ma di dire le cose come stanno: le condizioni che pongono oggi per restare nel mondo del lavoro sono a dir poco avvilenti, e quindi si: ci ABBASSIAMO ad accettarle- a fare qualche lavoro o lavoretto, immancabilmente “su parola”.

giovedì 2 maggio 2013

L'esercito degli indigenti e dei malati che verrà

Mentre un quasi giovane di nome Enrico Letta gira fra le capitali europee per farsi portavoce della tragedia produttiva sociale politica e istituzionale dell'Italia, nella speranza di godere di un'autorevolezza argomentativa e di una fiducia internazionale che appare difficile da accordare, sia per lo scenario interno italiano che vorrebbe sostenerlo, sia per il leghismo europeo che serpeggia nelle pance dei partiti europei che soffiano sugli egoismi geografici, nessuna parola viene spesa per cominciare a tematizzare nel dibattito politico quale modello di sviluppo produttivo vogliamo intendere perseguire, o quale modello di sostenibilità sociale di welfare cominciare a progettare. Anzi, le interviste del neo-ministro allo sviluppo economico continuano a riverberare luoghi comuni che tirano in ballo soluzioni sempre di carattere economicistico e ragioneristico e retoriche pacificatorie che sono già consunte prima ancora di essere simulate, dopo aver trascorso più di 20 anni a dissimularle.


martedì 16 aprile 2013

La pena di morte nel mondo



Pensare che un delitto, ad esempio un omicidio, sia così immorale ed antisociale da meritare, come pena, la morte stessa del reo, è un chiaro indicatore dello stato di dissonanza - cognitiva - per incoerenza logica: uccidere per rendere giustizia di un omicidio!
I dati del grafico di sopra riferiti al 2012 ,  sono tratti da The Economist.
La Cina ne "giustizia" quanto il mondo.

giovedì 11 aprile 2013

Menenio Agrippa - di Tonguessy


Rivolte e scioperi non sono un'invenzione recente. Quando le classi meno abbienti si trovano a fare i conti e questi non tornano mai, alla fine perdono la pazienza. Ci vuole del tempo, non la perdono subito, ma prima o dopo il gioco dell'oca con tutte le trappole studiate ad hoc ed i dadi truccati cominciano a dare veramente fastidio.

martedì 26 marzo 2013

Un po' di ragioni storiche che spiegano l'attuale disastro

Capire che i nostri guai cominciano già dal 1982, con la prima svalutazione monetaria (i cui contenuti inflattivi furono calmierati dal taglio del 3% di punti della scala mobile), e con la successiva e più massiccia svalutazione del 1992 ( i cui effetti inflattivi furono contenuti dal definitivo abbandono della scala mobile e con l'applicazione della concertazione contrattuale), può essere utile per spiegare:

sabato 23 marzo 2013

Ricchezza e Povertà In Europa: la priorità sono la Giustizia e l'Equità


Quanto sia in malafede l'attuale classe politica e dirigente tedesca lo sa soltanto Kohl, il quale non volle la Merkel capo della CDU e candidata alla cancelleria, ma che il partito e chi contava riuscì a fare fuori accusandolo di finanziamento illecito al partito per allora 1.000.000 di marchi (1 miliardo di vecchie lire!).
La pazienza dell'Eurogruppo è al limite, strilla la Merkel (chissà di quale eurogruppo si fa portavoce il cancelliere tedesco): gli italiani sono ricchi 2 volte più dei tedeschi, e gli spagnoli 3 volte... e non diciamo dei ciprioti: facciamogli un esproprio del 15% sui loro depositi bancari, di chiunque essi siano!

venerdì 22 marzo 2013

LE 3 SCIMMIETTE



Bersani sta recandosi al Quirinale per ricevere il mandato a costituire un governo per un Paese che in questi anni di crisi ha visto, fonte BankItalia e questo nostro  post, il 25% più ricco essersi ulteriormente arricchito e il 25% più povero essersi ulteriormente impoverito, dove si conta ormai un 33% dei cittadini prossimi alla soglia di povertà, dove la divisione dell'Unità d'Italia è irreversibilmente istituzionalizzata non solo geograficamente ma anche sul piano generazionale (i figli che sono più poveri dei padri).


sabato 2 marzo 2013

Pensieri di una mamma davanti alla sentenza Thyssenkrupp




La madre di Matteo Valenti, 24 anni, morto nel 2004 in una fabbrica di cere a Viareggio, era a Torino per la sentenza sulla Thyssenkrupp e ci ha inviato questo intervento
di GLORIA PUCCETTI *