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martedì 25 giugno 2013

Cos'hanno in comune Bosnia, Bulgaria e Brasile?



Ne abbiamo cominciato a tracciare un abbozzo argomentativo nel post Lo Spirito del Paese dei Balocchi e il Marchingegno del Miracolo.
In quel post scrivevamo per indicare la fame di identità che sta attraversando ogni angolo della Terra:
E' la vittoria "critica" della modernità, della permanenza ossessiva della crisi, dell'egemonia del marchingegno della civiltà industriale avanzata, dove in apparenza (in appariscenza) i singoli individui possono sviluppare la propria rappresentabilità identitaria, mentre ciò che accade di fatto è il loro occultamento. Migliaia di pinocchi dispersi nel cosmopolitismo dell'esilio, vanificati in lussuose e lussureggianti rappresentazioni di sè, affidati completamente alla cura altrui di sè e parimenti avvertitesi come uno indipendente dall'altro.
L'estraniazione della possibilità realizzatrice dalle mani degli uomini configura identità estranee dalle conseguenze delle proprie azioni, corpi irresponsabili che necessitano permanentemente di tecniche per rifuggire dalla gravità delle proprie indeterminazioni, siano essi i consumi smodati di alcool e droga siano anche i moralismi e i libertinaggi che coesistono come lavacri delle nostre false coscienze. Non sono più gli esiti delle nostre azioni il piano di ricomposizione delle identità, ma la distribuzione eterodossa dei meriti verso coloro che sono i viziosi più zelanti, nel lavoro come nella vita extralavorativa.
L'articolazione viziosa del riconoscimento delle appariscenze soggettive è la questione di tutte le modernità e della globalizzazione della "emergenza" del soggetto. Chiunque esso sia, lavoratore o cittadino.

Il post che segue, la cui fonte (presente nel nostro blogroll) troverete a fine lettura, ci sembra una scrittura adeguata della ricerca del filo sottile che unisce i fenomeni popolari di rivolta che stanno trasversalmente interessando diverse aree del globo.
Buona lettura.

lunedì 17 giugno 2013

La Turchia e le direzioni diverse


Immagine tratta da www.lisistrata.com
I recenti fatti di Istanbul erano forse pronosticabili, al di là della scintilla che ha dato fuoco alle polveri: il Parco di Gezi. La Turchia sta infatti continuando la sua strada per diventare un importante attore geopolitico, non senza ondeggiamenti nel cercare la giusta via; e questo ha di certo creato dei malumori in quelle parti della società che non condividono le scelte di Erdogan.

giovedì 29 novembre 2012

Londra si scopre azera ma la Cina vince il set

Interessante iniziativa quella tenutasi il 26 novembre scorso a Londra, e che dice molto sull’importanza che il Caspio sta sempre piu’ rivestendo ai fini della politica internazionale, in particolar modo per quello che riguarda la geopolitica energetica.

giovedì 25 ottobre 2012

Turchia e Obama contro Israele, il gas siriano ed i Fratelli Musulmani a chiudere il cerchio

In Siria si sta giocando una complicata partita (e nemmeno di scacchi ma di calcio fiorentino) per il controllo delle risorse energetiche. In particolare di notevole importanza è il cosiddetto “gasdotto sciita”, ossia la pipeline che trasporta il gas iraniano in Siria passando per l’Iraq.

lunedì 3 settembre 2012

Un’Europa confusa spinge la Turchia verso la ricerca di un “posto al sole”


La presidenza cipriota dell’Unione Europea sta complicando,si come prevedibile, le relazioni tra la Turchia e l’UE. Ankara fin dall’annuncio sie’ opposta a tale presidenza cipriota, non essendo ancora risolta la questione relativa allo status della parte turca di Cipro.

venerdì 6 luglio 2012

SIRIA: Botti piene e mogli ubriache

via Cartografare il Presente - situazione fino ad aprile 2012

Quello che sta avvenendo in Siria e’ oggetto degli articoli dei piu’ seri analisti ed i mezzi di informazione di mezzo mondo se ne stanno occupando. Quello che mi propongo di fare qui e’ rimettere insieme i pezzi del mosaico in particolare per quanto riguarda il lato energetico.
In Siria e’ in scena un vero e proprio chaos diplomatico con attori protagonisti e non protagonisti.

lunedì 25 giugno 2012

LA TURCHIA, ovvero la new frontier

Al G20 di oggi credo che proprio di questa possibilità sciagurata si discuterà, dato che fra i partecipanti ci saranno la Turchia e l'Arabia Saudita, assenti gli altri Paesi del Medio Oriente e dell'Africa Mediterranea
Così scrivevo nel post ELEZIONI IN EUROPA GIUGNO 2012: se questo nulla risulterà fatale.
via Atanasio

venerdì 15 giugno 2012

A sud di nessun nord

Oggi diamo un’occhiata a cosa scrivono in Russia di South Stream, il progetto di gasdotto che porterebbe il gas russo verso l’Europa attraverso percorsi che sono ancora in fase di studio ma che comunque prevedrebbero un troncone meridionale, con arrivo in Italia, ed uno settentrionale con arrivo in Austria, nonostante con questo paese mancherebbero al momento accordi commerciali.
Una mappa delle pipelines piu' importanti

domenica 3 giugno 2012

MEDITERRANEO COME STAI?


Questo video, clicca qui, sta girando sui computer in Grecia, dove il 17 Giugno (ricordo che il 10 Giugno ci saranno le elezioni del parlamento francese) si ripeteranno le elezioni, dato che quelle tenute il mese scorso non hanno portato a nessuna formazione governativa. Gli ultimi sondaggi in Grecia sembrano promettere che questo  partito della sinistra radicale, Syriza, che vuole restare in Europa ed in area Euro ma alle condizioni della Grecia, prenderà i suoi bei voti. Il leader di Syriza, mentre immagina scenari da favola per gli 11 milioni di greci, forse non sa che il Patriarca ortodosso greco ha fatto visita al Patriarca di Mosca, e per l'occasione ha anche avuto motivo di incontrare Putin.
Ma prendiamola un po' più alla lontana, innanzitutto felicitandoci per la l'uscita dalla prigione dei due marò italiani arrestati in India, manco fossero cinesi!