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martedì 21 maggio 2013

Per la Germania Inc. la Cina è il futuro

Distruggere il vecchio mondo; Forgiate il nuovo mondo!
Sulle fonti rinnovabili abbiamo molto scritto qui sul blog, e spulciando l'etichetta "energia" troverete scritti a riguardo, anche aspramente critici. Più recentemente abbiamo condiviso le critiche sollevate da alcuni esperti di energia rispetto alla gestione delle politiche di incentivazione delle produzioni di energia da fonte rinnovabile, nel post Chi ha ucciso le rinnovabili?

Tuttavia, alle politiche di decentralizzazione della produzione energetica (o di produzione diffusa) abbiamo riservato anche un ampio interesse positivo, inquadrando la produzione energetica da fonti rinnovabili e le prassi di efficienza energetica come una possibilità di creazione di lavoro che non passi più attraverso la produzione ed il consumo di merci ma attraverso la spesa per investimenti. In particolare ne abbiamo scritto in La riqualificazione energetica degli edifici, e in maniera più articolata ed estesa in Distretti produttivi e Territorio: il luogo della crisi. In altri post abbiamo anche messo a parte degli sviluppi tecnologici che si stanno avviando in Europa, e che vedremo se avranno risorse e attenzioni adeguate per proseguire nello sviluppo.

Tuttavia, è indubbio che l'industria europea fotovoltaica, dopo essersi ingrassata con sovvenzioni ed incentivazioni ed aver alimentato false speranze industriali, oggi segna decisamente la spirale di morte in cui versa il settore tutto delle rinnovabili.


sabato 19 maggio 2012

USA IMPONE DAZI AL 249% SU MODULI FOTOVOLTAICI CINESI:




Il caro collega Simone Castronovo, in un gruppo di discussione sulle fonti energetiche rinnovabili, ci mette a parte di questa notizia che vi riporto:

(AGI) - Washington, 18 mag. - Dopo lo yuan, il surplus commerciale e i diritti umani, un nuova controversia accende la miccia nei rapporti sino-statunitensi.
L'amministrazione Obama ha annunciato pesanti misure antidumping sull'importazione di pannelli solari dalla Cina.
Le tariffe imposte oscillano dal +31% al +249% e sono destinate a 60 importatori cinesi tra cui spicca la Suntech, leader mondiale del settore, e Trina Solar.
Le tariffe annunciate giovedi' si sommano ai dazi del 2,9%-4,73% in vigore da marzo
Se, come aggiunge più avanti, ci aggiungiamo 40 miliardi di dollari di finanziamento che il governo cinese ha investito nel settore in appena 3 anni, e i crediti d'imposta alle industrie esportatrici del 15%... altro che dazio del 5 o 10 % sarebbe equo.
Gaetano Mangione, con serenità e la saggezza della parola libera, ci scrive che leggere più poesia ci avrebbe aiutato a capire prima quello che stavamo costruendo con le nostre stesse mani.

sabato 12 maggio 2012

SCAMBI COMMERCIALI E RELAZIONI GIURIDICHE

La crisi economica e finanziaria europea comincia a produrre i suoi effetti nelle relazioni commerciali internazionali, oltre che in quelle intra-europee, ma di quest'ultime scriverò in un altro post provando a riprendere il filo della storia europea dopo il crollo del muro di Berlino.
Gli USA poco tempo fa hanno disposto la possibilità di applicare un dazio sulle importazioni cinesi del 5%. Non si applicheranno automaticamente, ma solo rispetto alle merci ritenute oggetto di dumping da parte dei produttori cinesi, e su espressa richiesta di applicazione avanzata all'agenzia del commercio statunitense, che deciderà caso per caso se applicare il dazio o meno. Sulla stessa scia sembra avviarsi anche l'Unione Europea, che lamenta da parte della Cina atteggiamenti protezionistici verso l'esportazione di alcune materie prime e pesanti azioni di vendita sottocosto da parte delle imprese di Stato (quasi tutte) cinesi nei mercati europei. Ma forse la partita che si gioca è un'altra?