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venerdì 6 giugno 2014

La farsa e la tragedia

retro-futurism-palace-of-soviets
L'ex G8 è diventato G7, sebbene la settima potenza economica mondiale, il Brasile con tutte le sue contraddizioni e sperequazioni sociali, non vi fosse presente, mentre l'Italia ormai ottava... sì.
La Russia è stata praticamente estromessa dai tavoli dei grandi per i fatti di Crimea, mentre in Ucraina il nuovo presidente, con il benestare degli USA e della UE, lancia persino raid aerei sulla popolazione filorussa e apre di fatto alla destabilizzazione permanente di un'altra area contigua l'Europa, dopo tutte quelle che in questi 3 anni e più sono riusciti a creare nell'area del Mediterraneo, se nel frattempo in Libia è in corso una guerra civile e il controllo del territorio e lasciato alle cosche della migrazione clandestina che ormai competono fra loro per il ribasso dei prezzi per le migrazioni delle genti che si affollano sulle coste libiche e le ambasciate libiche ormai non rilasciano nessun visto di entrata, mentre la situazione in Egitto vede ancora l'esercito controllare la politica, in Siria si stanno decimando e in Irak si fa finta di fare libere elezioni democratiche fra poco meno di 150 partiti!
Queste le tragedie, la farsa è che Obama e il G7 minacciano ulteriori sanzioni economiche alla Russia.
C'è da ridere, se nel frattempo non ci fossero popolazioni che piangono i loro morti.

giovedì 27 marzo 2014

La "fantasia di Obama" e gli incubi di Europa

Giovanni di Niccolò Lutero (Dosso Dossi) (1489-1542) - scena allegorica - Allegoria di Ercole

E' con una incredibile serenità che i media nazionali hanno digerito la guerra, adesso soltanto una piccola guerra, cominciata  verso la Russia dagli USA già gli scorsi giorni quando 5 milioni di barili "test" sono usciti dallo Strategic Petroleum Reserve facendo crollare, seppur di poco, i prezzi del greggio. Ve ne abbiamo dato informazione in questo post alla fine di quello che scrivevo.
E oggi che Obama è a Roma, ha rassicurato che il fabbisogno energetico di gas naturale per l'Europa che mancherà dalle necessarie importazioni dalla Russia dopo l'applicazione delle sanzioni nei suoi confronti sarà compensato dalle esportazioni statunitensi, e il colpo sarebbe economicamente grave stando ai dati che abbiamo scritto qui sul PIL russo e che è fatto di esportazioni di materie prime principalmente costituite dai prodotti energetici. Ad ogni modo, Obama ha precisato che la cosa si perfezionerà appena "avremo l'accordo di libero scambio": si tratta, ovvero, del
Trade Transatlantic and  Investment Partnership (TTIP)
(si veda questo post del Novembre 2013!).
Insomma, ad oggi il dato certo, e che produrrà effetti devastanti nel commercio internazionale e nelle attività industriali con ripercussioni sul mercato del lavoro, è questo TTIP... tutto il resto resta una "ridicola" fantasia.

martedì 18 marzo 2014

In effetti, a scadere nel ridicolo ci vuol poco!

Arsenij Meschersky sera d'inverno, 1866


Dmitry Yarosh, leader del più grande gruppo neo-nazista in Ucraina, ha rilasciato una dichiarazione in cui invita il terrorista ceceno, Doku Umarov, a commettere atti di terrorismo in Russia. Cosa sarebbe accaduto negli USA se un signore della guerra qualsiasi di Al-Qaeda avesse rilasciato una dichiarazione dello stesso tenore ma contro gli Stati Uniti? Quanti droni sarebbero alla ricerca di costui?

lunedì 1 luglio 2013

APPENDICE al post Potere e(è) informazione, opacità e trasparenza

foto di Jason Hanasik
Pochi giorni fa ho scritto un post cui oggi, per gli sviluppi che la questione sta assumendo anche nelle relazioni internazionali, è bene riprendere ed approfondire. Non certamente per sommarci ai peri caduti dall'albero europeo (Germania e Francia) che pensano che un alleato (USA) non abbia bisogno di verificare, diciamo così, la veridicità della lealtà. Sono certo che questi politici di professione sappiano quanti denari dei bilanci pubblici vengono "distratti" per le attività di spionaggio e controspionaggio. Evidentemente fanno finta di non sapere che le relazioni internazionali assumono il carattere di quei coniugi infingardi e fedifraghi che fanno pedinare e sorvegliare l'altro/a mentre sono essi stessi dall'amante. O forse lo sanno molto bene, ma questa volta sono stati sbugiardati, e temono si scoprano o si siano scoperte le "vergogne".

venerdì 14 giugno 2013

Ci pisciano in testa e ci dicono che piove - di R. A. Rivas

Yama, 8-Lhasa, Tibet da Phil Borges , 1994

Questo Post, preso da Corretta informazione, fa il paio nel titolo con quanto letto stamattina in un altro che dichiarava che non è ormai già più così: ci pisciano in testa e ce lo dicono. 
Per N.O.I. non è cosa nuova, dato che della lucidità di Josè Saramago abbiamo goduto. Così come sappiamo che tanti sono i dispositivi di controllo.


CIÒ DI CUI BISOGNA SAPERE E PARLARE: LA SPESA IN ARMAMENTI

di R. A. Rivas*

martedì 14 maggio 2013

Mediterraneo, gas e crisi nord-africana e del Medio Oriente

A commento di un post del blog di Vincenzo Cucinotta avevamo segnalato il viaggio di Berlusconi negli USA (l'occasione era l'inaugurazione di un qualcosa promosso da Bush figlio a sua memoria), mentre Letta dopo essersi consultato con Napolitano aspettava di nominare i ministri finchè il Cavaliere non fosse ritornato dal viaggio. Berlusconi all'evento negli USA presso la corte di Bush era l'unico politico nazionale europeo ancora in attività, dato che Aznar, Blair e compagnia bella sono in pensione.

Al ritorno di Silvio Berlusconi, finalmente Letta può nominare i ministri, e agli Esteri nomina una persona dall'inequivocabile legame internazionale, la radicale Bonino. I radicali sono sempre stati filo-occidentali e strettamente legati ad Israele. Una storia un po' diversa rispetto, per esempio, a quella di Andreotti o di Moro o di Craxi. Chi oggi paragona il governo Letta I ai passati governi democristiani e/o del pentapartito compie solo esercizi retorici. Perlomeno questa è la percezione.

giovedì 6 dicembre 2012

QUANDO CI COSTANO I CARTELLI SULLE MERCI?

foto di Abbas - Mali
L'Antitrust europeo lo dobbiamo alla Germania, che già nel 1957 fu uno dei primi Stati europei ad introdurre per legge il controllo e il sanzionamento dei cartelli oligopolistici nei settori produttivi. Ma siamo molto lontani dalla certezza del diritto, anche perchè le società tedesche che stringono accordi di cartello sono sempre più numerose, e sempre più pizzicate.


Mercoledì 5 dicembre “la Commissione europea ha inflitto una multa record da 1,47 miliardi di euro a sette compagnie che per dieci anni, [dalla fine degli anni novanta], si sono messe d’accordo sui prezzi dei tubi catodici per televisori e schermi di computer”, riferisce Le Figaro. Il quotidiano parigino ricorda che la Commissione ha effettuato perquisizioni nei locali delle compagnie fin dal 2007, e sottolinea che si tratta “della multa cumulativa più salata inflitta dalla Commissione a un cartello”. 
Le compagnie multate sono Lg Electronics, Philips, Samsung, Panasonic, Mtpd (oggi filiale di Panasonic) Toshiba e Technicolor. Il produttore thailandese Chunghwa Picture Tubes, che ha rivelato l’esistenza dell’accordo fraudolento, non è stato multato.

mercoledì 21 novembre 2012

USA-GERMANIA, la partita infinita




Mentre la compagnia bella è impegnata a capire perchè i "zgiovani" non accedono a posizioni di prestigio e di potere (vedi cliccando qui e qui), il Der Spiegel si è divertito non poco a farci intendere che dal '900 non siamo per nulla usciti... anzi ci siamo dentro fino al collo in questo maledetto secolo. Altro che breve... dal 1870 ad oggi siamo quasi a 150 anni. Magari così proviamo a capire un pelino di più del perchè questa benedetta Europa è sempre, oltre che il piano autocelebrativo delle divagazioni più o meno giovanilistiche che lasciano il tempo che vorrebbero trovare, lo scenario dove ancora si consuma il conflitto fra USA e Germania (e le aree di influenza germanica), con la Francia che prova sempre a rappresentarsi come modello unitario europeo inscenando ogni tanto il remake della guerra franco-prussiana, e l'Italia che prova in qualche modo a cavarsela così come ha sempre fatto: sto qua finchè tira bene, poi si fa presto a farsi gli spaghetti propri e a cambiare di tavolo.


martedì 20 novembre 2012

I MOODY'S DELLA FRANCIA



L'agenzia internazionale di rating Moody's ha declassato la Francia.

Fra le motivazioni è possibile leggere:

«A differenza di altri sovrani non dell’area euro che hanno rating simili, la Francia non ha accesso ad una banca centrale nazionale per finanziare il proprio debito in caso di mancato funzionamento del mercato»

Una sponda atlantica al nostro partito antieuro, come già scritto nel post Il partito antieuro e quello del soldo verde, e in quello, ahivoi lungo, scritto ne la nave dei grulli.

sabato 17 novembre 2012

ITALIANI D'ARGENTINA


Ne eravamo già informati, ed oggi attraverso il blog Voglia di Terra anche il contadino lo sottolinea.
L'Argentina non è affatto messa bene, e Seminerio due giorni fa ne aveva data ulteriore informazione, poichè  da molto tempo in lettura dei fondamentali del Paese sudamericano. Clicca qui per leggerne il post, che è però molto ostico per coloro che masticano poca finanza ed economia, e clicca qui se desiderate farci una tesi di laurea sulla storia dell'Argentina degli ultimi 10 anni. 

Il mito della Pampas piano piano sta assumendo le forme più realistiche e proprie, mentre qui in Italia rincorriamo romanticamente ricomposizioni "narcisistiche" dell'identità nazionale (e personale). Invitiamo a leggere, come ben fa il contadino nel suo blog, questo scritto di Luglio scorso (clicca qui per aprirlo), la cui scrittura e comprensione di quello che sta accadendo è molto ben riassunta.

venerdì 9 novembre 2012

LA NAVE DEI GRULLI: Europa e le determinanti della produttività e della competitività.

La nave dei folli va.
Obama è stato confermato Presidente USA, il Presidente che dovrà (continuare) a gestire la crisi economica  e finanziaria che dal 2007 è ancora viva e pulsante negli USA, e i cui effetti si sono riverberati, come era inevitabile che fosse, sull'Europa e sulla moneta unica. Non perchè saldati a doppio filo con l'economia statunitense (tolte alcune eccezioni e le relative ripercussioni (per certi aspetti punitive) in azione ed in nostra attuale sofferenza), ma semmai perchè l'Europa non ha ancora maturato il suo indirizzo strategico. 
Notiamolo, ad esempio, nella sterilità del dibattito generale sulla moneta unica europea, che vede una prima opzione confrontarsi da una parte il partito anti-euro e di ritorno alla sovranità monetaria nazionale, ed in seconda opzione la variante soft di costituzione di un'area europea meridionale con una moneta unica europea svalutata, in un quadro reale definito dall'ostinazione franco-germanica e di alcune aree internazionali d'influenza globale a conservare l'euro e la formazione delle politiche monetarie così come sono (più per incapacità di divenire ad un progetto che  per consapevole decisione) nel tentativo di provare a  resistere agli attacchi di drenaggio di liquidità che provengono dagli istituti finanziari d'oltreoceano (e non solo) attraverso  la stretta fiscale dei Paesi europei che meno degli altri si sono preparati agli sviluppi degli eventi del 2007 accaduti negli USA, anzi (come per l'Italia) si sono addirittura addormentati dopo le ubriacature elettorali di quegli anni (2007-2009). Il risveglio che fra 2011 e 2012 ha attraversato con le elezioni anticipate, e  in alcuni casi anche ripetute, alcuni Stati europei (ne eravamo candidati anche noi italiani nel 2011, se non fosse che nessun partito ne aveva la forza di affrontarle), non sono servite a destare dal provincialismo globocentrico un'Europa il cui ceto dirigente è più o meno quello rappresentato nell'icona ad immagine del post.

venerdì 2 novembre 2012

BENITO LIVIGNI su ENI, Mattei, politica energetica ed industriale della I Repubblica, e le liberalizzazioni

Enrico Mattei in visita al campo dell'Agip Mineraria Marocco, Oum Doul, 1960


Dal Blog del prof. D'andrea (Appello al Popolo nel nostro blogroll) traiamo cognizione di questi video (5 e tutti linkati) sull'intervento di Benito Livigni al V° Congresso di Senza Bavaglio. 
Benito Livigni è stato assistente del celebrato Mattei, che in quest'anno ne corre l'anniversario della morte accidentale, avvenuta il 27 ottobre del 1962.
Buona visione

martedì 11 settembre 2012

BULGARIA: Con Bruxelles non si arriva a fine mese, Sofia attratta dalle sirene russe

Recentemente il ministro bulgaro per il settore energetico, Delyan Dobrev, ed il responsabile esportazioni di Gazprom, Alexander Medvedev, hanno firmato due accordi che rivestono notevole importanza e possono essere letti da diversi punti di vista, tutti egualmente interessanti.

domenica 29 luglio 2012

L'importanza di ENI come ponte tra Russia ed Italia


Uno degli aspetti meno noti della guerra libica e’ stato come l’Italia ne sia uscita malconcia politicamente ed energeticamente, pagando cosi’ il prezzo dei propri legami con la Russia.

venerdì 6 luglio 2012

SIRIA: Botti piene e mogli ubriache

via Cartografare il Presente - situazione fino ad aprile 2012

Quello che sta avvenendo in Siria e’ oggetto degli articoli dei piu’ seri analisti ed i mezzi di informazione di mezzo mondo se ne stanno occupando. Quello che mi propongo di fare qui e’ rimettere insieme i pezzi del mosaico in particolare per quanto riguarda il lato energetico.
In Siria e’ in scena un vero e proprio chaos diplomatico con attori protagonisti e non protagonisti.

giovedì 5 luglio 2012

GEOPOLITICA: Dal bipolarismo al chaos


Da piu’ parti ormai e’ uso comune parlare di multipolarismo nella sfera delle relazioni internazionali. Dopo la fine del bipolarismo rappresentato dal “confronto” USA/URSS si sarebbe arrivati ad una situazione dove il mondo avrebbe piu’ “poli”  che determinerebbero le politiche mondiali.

giovedì 7 giugno 2012

BERLINO PUNTI SULL'EUROPA FEDERALE - di Antonio Padoa-Shioppa, Sole24Ore


Di seguito, per coloro che non abbiano avuto occasione di leggere quanto scrive oggi su Il Sole24Ore Antonio Padoa-Schioppa (fratello dl defunto ex ministro Tommaso), un breve stralcio ed il link per leggere tutta la lettera che il professone invia al ministro delle finanze tedesco, a riprova che:
- è inutile aspettare le elezioni del 2013 e sperare che vinca l'SPD: c'è una nazione dietro la Merkel, indipendentemente dal colore politico che il cancelliere riveste in questa fase economico-finanziaria;
- l'assetto geopolitico sta mutandosi, e le scelte dell'Italia, qualunque esse siano, non saranno indolore, sia che si resti in area euro, sia che se ne esca in qualche modo. Il trade-off, come lo chiamano gli inglesi,  sarà sempre a somma 0. In ogni caso, ritorneremo ad essere o la Thailandia d'Europa o l'avamposto di droni altrui a Panopticon del Mediterraneo. 

Arridatece Mattei!!!

Per coloro poi che decidessero di espatriare... in fondo ci sono alcune esperienze (con video-trailer)... non tanto andate a buon fine. Ma all'epoca non regnava la confusione, e i tempi non furono propizi. per coloro che volessero riprovare...

sabato 12 maggio 2012

SCAMBI COMMERCIALI E RELAZIONI GIURIDICHE

La crisi economica e finanziaria europea comincia a produrre i suoi effetti nelle relazioni commerciali internazionali, oltre che in quelle intra-europee, ma di quest'ultime scriverò in un altro post provando a riprendere il filo della storia europea dopo il crollo del muro di Berlino.
Gli USA poco tempo fa hanno disposto la possibilità di applicare un dazio sulle importazioni cinesi del 5%. Non si applicheranno automaticamente, ma solo rispetto alle merci ritenute oggetto di dumping da parte dei produttori cinesi, e su espressa richiesta di applicazione avanzata all'agenzia del commercio statunitense, che deciderà caso per caso se applicare il dazio o meno. Sulla stessa scia sembra avviarsi anche l'Unione Europea, che lamenta da parte della Cina atteggiamenti protezionistici verso l'esportazione di alcune materie prime e pesanti azioni di vendita sottocosto da parte delle imprese di Stato (quasi tutte) cinesi nei mercati europei. Ma forse la partita che si gioca è un'altra?