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martedì 24 febbraio 2015

Una questione di sguardi

I visitatori osservano una statua presso il Museo Archeologico Nazionale, Napoli, Italia, 1952 - foto di David Seymour

Di NSA, GCHQ e compagnia cantante ho già scritto, nelle modalità di cui sono capace. Qui, qui, qui e qui e ancora qui. Direttamente o in maniera tangente alla questione centrale della modernità storica: l'osservazione, ovvero del servare sopra qualcosa o qualcuno. Con l'obiettivo inconfessato di pre-servare... dal futuro!!!

giovedì 1 maggio 2014

Marx è morto. Viva Marx!!! - Divisione internazionale del lavoro e precarizzazione



Insomma, se il comunismo reale è crollato e lì dove ancora vi resiste è solo la parte predatoria più grande, per nemesi storica l'economia è diventata la piattaforma strutturale di qualsivoglia articolazione di discorso.
Anzi, tutto il dibattito sembra essere monopolizzato (tanto per restare in tema economico!) dalle argomentazioni di carattere economico, e lo scontro è tutto interno a quelle che vogliono definirsi scienze delle relazioni umane... poichè queste sono e null'altro, oltre le apparenze spacciate per evidenze. Se così non fosse non troveremmo divertente, ad esempio, Bagnai che duella con Zingales... sì, Zingales, colui che da liberale sbugiardò le finte lauree e master del suo compagno di partito Oscar Giannino, costringendo lo stesso a ritirarsi dalla corsa elettoralistica nelle scorse politiche e facendo (altra nemesi) declinare all'insuccesso la formazione politica Fermare il Declino... sì, lo stesso Zingales che da liberista oggi siede fra i boiardi di Stato nei cda delle imprese controllate dal ministro dell'Economia, fresco fresco di nomina... un'altra nemesi... un domino di nemesi, verrebbe da scrivere, se non fosse che nulla accade per caso.

venerdì 9 agosto 2013

Se lo vediamo tutti noi...

Pietro Rotari, ragazza con un libro (dettaglio), c. 1750-1762

La consapevolezza di poter essere visti dall'impersonalità dell'occhio sconosciuto, procedura contemporanea del processo autopoietico di destituzione soggettiva dell'identità che la tecnologia della ri-presa video permette e diffonde, segna e significa l'abdicazione quotidiana del riconoscimento della nostra traccia nel mondo. Attraverso questa abdicazione ed il processo che la agevola, oggi perdiamo la percezione temporale e spaziale del nostro agire fattivo.

mercoledì 31 luglio 2013

Guardo, quindi sono

 illustrazione di Charles Eisen. Da Racconti e romanzi in versi , di Jean de La Fontaine, vol. 2, Londra, 1896


Da quanto leggiamo qui, gli USA consentiranno l'utilizzo civile dei droni.

lunedì 1 luglio 2013

APPENDICE al post Potere e(è) informazione, opacità e trasparenza

foto di Jason Hanasik
Pochi giorni fa ho scritto un post cui oggi, per gli sviluppi che la questione sta assumendo anche nelle relazioni internazionali, è bene riprendere ed approfondire. Non certamente per sommarci ai peri caduti dall'albero europeo (Germania e Francia) che pensano che un alleato (USA) non abbia bisogno di verificare, diciamo così, la veridicità della lealtà. Sono certo che questi politici di professione sappiano quanti denari dei bilanci pubblici vengono "distratti" per le attività di spionaggio e controspionaggio. Evidentemente fanno finta di non sapere che le relazioni internazionali assumono il carattere di quei coniugi infingardi e fedifraghi che fanno pedinare e sorvegliare l'altro/a mentre sono essi stessi dall'amante. O forse lo sanno molto bene, ma questa volta sono stati sbugiardati, e temono si scoprano o si siano scoperte le "vergogne".

martedì 25 giugno 2013

Potere e(è) informazione, opacità e trasparenza



Dopo Assange, fondatore di Wikileaks, un ex analista della CIA (o meglio, dell'Agenzia della Sicurezza Nazionale USA), Edward Snowden,  rompe il Panopticon dell'informazione. Dell'accaduto si è abbondantemente letto sui giornali. Quello che risulta interessante chiedersi è, invece, se esiste realmente un sistema di raccolta archiviazione e trattamento di dati personali  ed interpersonali, oppure se tutto ciò più che essere la verità sull'effettiva esistenza ed attività di  sistemi di controllo e sorveglianza dei popoli sia invece un'ispirazione dei governi e delle società.

martedì 26 marzo 2013

Un po' di ragioni storiche che spiegano l'attuale disastro

Capire che i nostri guai cominciano già dal 1982, con la prima svalutazione monetaria (i cui contenuti inflattivi furono calmierati dal taglio del 3% di punti della scala mobile), e con la successiva e più massiccia svalutazione del 1992 ( i cui effetti inflattivi furono contenuti dal definitivo abbandono della scala mobile e con l'applicazione della concertazione contrattuale), può essere utile per spiegare:

sabato 24 novembre 2012

NAZARENO STRAMPELLI NON FA RIMA CON KAMUT (ma con Khorasan sì!)

foto di Jean Gaumy


Uscito nelle (poche) sale cinematografiche nel 2010, L'Uomo del Grano di Giancarlo Baudena romanza su pellicola la storia e l'impegno scientifico e sociale di Nazareno Strampelli. 
Baudena già nel 2005 si era affacciato con un documentario alla vita e all'opera scientifica ed umanitaria di Strampelli, maturando successivamente il progetto di produrre e girare un vero e proprio film di trama sull'uomo cui tutti dobbiamo molto di ciò che mangiamo.

domenica 9 settembre 2012

Dal 2013 arriva Airpod: la prima auto ad aria compressa

Mentre in Italia si chiacchiera di Sulcis o di Alcoa o di ILVA o del futuro automobilistico di Termini Imirese così come di tutta la produzione automobilistica italiani della FIAT, gli indiani si appropriano e finanziano progetti, come quello della macchina ad aria compressa, che videro l'Italia essere il primo Paese ad avere una fabbrica in Emilia Romagna per la produzione di serie della stessa, con capannoni già costruiti  con  impianti e attrezzature installate e lavoratori assunti... poi tutti messi in mobilità e/o licenziati. Il progetto automobilistico si chiamava EOLO. In internet credo che ancora ne siano rimaste tracce. Vi era anche un sito della stessa fabbrica che ne descriveva il funzionamento dell'auto e le caratteristiche tecniche e funzionali.
Il post che segue, tratto da un blog che citeremo a fine scritto, riprende il presente di quel progetto che adesso sarà implementato dalla TATA, industria automobilistica indiana. Con un'idea di produzione diffusa molto interessante che fa molto risparmiare sui costi logistici, e un'applicazione possibile di fonti di produzione rinnovabile di energia elettrica e sistemi di accumulo energetico ad aria compressa, prodotta dalle stazioni di servizio (se possono disporre di impianti di produzione energetica rinnovabile). Inoltre, come già è possibile con le auto elettriche cosiddette ad "autonomia estesa", è possibile azionare la produzione di aria compressa attraverso un motore interno all'auto stessa che genererebbe l'energia sufficiente per la produzione di aria compressa funzionando appunto come generatore di energia elettrica e non come motore per la trazione come lo sono gli attuali nelle nostre auto, riducendo ad 1/10 i fabbisogni energetici da fonti fossili per lo scopo di muoversi sulle strade (benzina gasolio o GPL o metano). Le auto elettriche ad autonomia estesa già esistono, e nei mercati che pensiamo involuti rispetto ai nostri già vengono commercializzate. Un esempio ne è la Chevrolet Volt... che ancora non riesce ad ottenere le autorizzazioni per la commercializzazione in Europa (i dazi e le altre forme di protezionismo funzionano... per quanto e cosa si vuole!!!).
Insomma, un'altra produzione è possibile. Un'altra territorializzazione delle produzioni è possibile. Un altro lavoro è realizzabile.
In Italia, invece, ci affatichiamo purtroppo e fin troppo di spread (ma chi è? cosa è? forse era meglio bin laden che almeno forse poteva anche essere un uomo esistente in carne ed ossa?) e di chiacchiere sul livello di democrazia dei partiti e dei movimenti politici.
Buona lettura.