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mercoledì 23 aprile 2014

2° Anno di N.O.I. - il suono della vita è prossimo al silenzio



Mentre il Paese è impegnato dallo Sfasciacarrozze a deliberare se i rinnovi dei tempi determinati al lavoro "acasuali" debbano essere 4, 6, 8 o infinite volte prorogate quale importante misura per aiutare imprese e disoccupati a scambiare nella reciproca "convenienza" non si capisce bene cosa, N.O.I. compiamo il nostro 2° anno di vita.

martedì 28 gennaio 2014

Cuba ospita il II Vertice dei Paesi Latino-Americani e Caraibici: nascerà un nuovo Mercato Comune Sudamericano?


Le speranze dei Paesi Latino-Americani di avviare e/o consolidare il proprio sviluppo economico-politico nel quadro economico globale, ed in particolare di Cuba che ospita l'evento, sono tutti riposti nel II Congresso dei Paesi Latino-Americani e Caraibici (CELAC) a distanza di 1 anno dal I Vertice. Il sito ufficiale del CELAC è questo. Qui, invece, alcune informazioni ufficiali. Sul sito www.italiacuba.net altre informazioni, ma di scarsa qualità.


sabato 25 maggio 2013

IL VALORE DELLA PERDITA, LA PERDIZIONE DEL LAVORO - di Leonardo Tinelli


Carstian Luyckx (1623 - dopo 1658) - Vanitas con il globo, libri, conchiglie, serpenti e farfalle


PER J. M. KEYNES, chiarendo ogni equivoco sullo… sviluppo,

il denaro non è altro che una rappresentazione del… valore della rappresentabilità… prevalentemente numeraria. Ovvero nulla!!! O presso a poco! Altro non  è dato. Dunque, o ce l’hai… la rappresentabilità, o puoi credere di possederlo o di prenderlo o pretenderlo da qualche parte… il denaro! Diventato di nuovo concreto… fino al suo uso!!!!!! Fino alla sua… perdita!!!!!!
Da questo inguacchio la crisi è… mondiale da sempre.
Ognuno può immaginare e di… essere chi sa chi!
Il punto dove va risolta la questione è dove noi siamo, ci consideriamo e veniamo stimati come efficaci!!!

giovedì 9 maggio 2013

Gli Insignificanti

via lightbox.time.com
Il 25 Aprile scorso in Bangladesh, alla periferia della capitale Dhaka, una fabbrica di vestiti crolla.
Questa foto è stata scattata da Taslima Akhter.
Dice:
ogni volta che ripenso a questa foto, mi sento a disagio, e mi perseguita. E' come se in questo ultimo abbraccio queste persone mi dicessero, noi non siamo solo un numero, non siamo solo manodopera a basso costo e persone con una vita a basso costo. Siamo esseri umani come voi. La nostra vita è preziosa come la vostra.
Il bilancio delle vittime è di 750. Un numero, come quello delle nostre taglie di vestizione.

mercoledì 19 dicembre 2012

LA ROTTA DI MARCO POLO


Alcuni ricercatori di Oxford hanno messo a punto il global metro monitor. Si tratta di una mappa interattiva con le principali città mondiali, in cui si può ottenere in pochi istanti i principali dati economici di ogni area.
Naturalmente bisogna sapere prendere i dati con le pinze. Una gran crescita economica non sempre è indice di benessere diffuso. Noi lo sappiamo. Tuttavia, per chi vuole fare investimenti, affari o cercare un'opportunità in alcuni settori, o anche solo emigrare, è un buon modo per orientarsi.

lunedì 3 dicembre 2012

REPUBBLICA CECA, ELEZIONI PRESIDENZIALI SLOVENIA 2012, L'EUROPA ECONOMICA FRANTUMATA (il rapporto iAGS)

Nel caso fosse passato inosservato, la Repubblica Ceca è stato l'unico Paese europeo che alle Nazioni Unite ha votato contro l'ingresso della Palestina come osservatore senza voto all'ONU (insieme a tutto il Nord America e poco altri Paesi rappresentati da qualche isola sperduta negli oceani ma che comunque riveste un'importante funzione strategica). Come è possibile evincere dalla foto, tutti i Paesi Mediterranei, i PIIGS, i Paesi Scandinavi , Austria e Svizzera hanno votato sì. I Paesi Balcanici, le Repubbliche Baltiche, Regno Unito e Germania si sono invece astenuti. Interessante anche il voto a favore della Turchia.

Nel frattempo questa domenica 2 Dicembre, mentre in Italia eravamo impegnati a chiacchierare sulle primarie del PD, in Slovenia si votava al secondo turno per le presidenziali, dopo che al primo turno si sono recati a votare meno del 50% degli aventi diritto, così a rendere ancora più significativo il panorama democratico europeo che vede i popoli sempre più disaffezionati alle contese elettorali. 

Nella stessa scorsa settimana, inoltre, 3 organismi economici indipendenti hanno messo in seria discussione la politica fiscale ed economica europea dell'austerità.

Qui oltre scriveremo di questi tre importanti eventi.

mercoledì 21 novembre 2012

USA-GERMANIA, la partita infinita




Mentre la compagnia bella è impegnata a capire perchè i "zgiovani" non accedono a posizioni di prestigio e di potere (vedi cliccando qui e qui), il Der Spiegel si è divertito non poco a farci intendere che dal '900 non siamo per nulla usciti... anzi ci siamo dentro fino al collo in questo maledetto secolo. Altro che breve... dal 1870 ad oggi siamo quasi a 150 anni. Magari così proviamo a capire un pelino di più del perchè questa benedetta Europa è sempre, oltre che il piano autocelebrativo delle divagazioni più o meno giovanilistiche che lasciano il tempo che vorrebbero trovare, lo scenario dove ancora si consuma il conflitto fra USA e Germania (e le aree di influenza germanica), con la Francia che prova sempre a rappresentarsi come modello unitario europeo inscenando ogni tanto il remake della guerra franco-prussiana, e l'Italia che prova in qualche modo a cavarsela così come ha sempre fatto: sto qua finchè tira bene, poi si fa presto a farsi gli spaghetti propri e a cambiare di tavolo.


mercoledì 5 settembre 2012

QUANDO SI DICE "ACUIRE"

Nell'incontro che il nostro Presidente del Consiglio ha tenuto con il neo Presidente francese Hollande, interrogato dai giornalisti sul problema dell'occupazione, ritenuto centrale, Mario Monti lancia un appello alle parti sociali: per rilanciare la produttività e la competitività è necessario che imprese e sindacati "acuiscano gli sforzi" perché "è il momento di lavorare insieme per creare lavoro", dice il premier. L'obiettivo del governo, spiega, è quello di "migliorare la produttività del Paese" ma occorre che tutte le parti in causa "acuiscano gli sforzi".

Quando si dice... acuire!

Delle relazioni industriali avremo modo di scrivere successivamente. Qui ci preme in primo luogo che si acuisca, eccome, la vista sulla distribuzione del debito nel mondo (vedi immagine), così che possa apparire chiaro che i Paesi più produttivi di ricchezza reale sono i Paesi indebitati (persino la Cina, che finanzia massicciamente le proprie attività produttive, e l'India, la quale sta avviando forme di welfare state). Sorprendente, no?!. Più lavori e produci merci, più sei pieno di debiti. Le imprese oggi ne sanno qualcosa, quando vanno in banca a comprare denaro per i loro fidi a tassi che viaggiano sul 12%. Miracoli dello spread. O del finanziamento collettivo delle ricapitalizzazioni degli istituti finanziari. 
Ciò è introduttivo rispetto a quanto seguirà da leggere e che riguarderà l'INVISIBILITA'.

Oltre questo cappello introduttivo, infatti, segue uno scritto di Roberto Quaglia (il suo sito è www.roberto.info). Quaglia è uno scrittore di fantascienza pochissimo conosciuto in Italia (ha pubblicato soprattutto in Romania ma anche in inglese in Gran Bretagna, dove è un affermato scrittore). In Italia è stato solo pubblicato, nel 2003 e in seconda edizione nel 2007, il suo libro sui fatti dell 11 Settembre del 2001. Questo libro,  il cui titolo è Il mito dell'11 Settembre e l'opzione dottor Stranamore, seconda edizione aggiornata del marzo 2007 editata da PonSinMor, deve essere richiesta direttamente all'autore dato che non viene distribuito più da nessuno. Il libro, come è intuibile dal titolo, argomenta sulla questione dell'abbattimento delle Torri Gemelle. Il libro è scritto da uno scrittore di fantascienza, e la questione quindi è affrontata come se fosse tutta una storia fantascientifica. Il guaio è che la realtà supera, eccome, la fantasia, se si acuisce la vista. E ciò che appare fantastico, se si acuisce la vista, finisce per manifestarsi come reale. Tanto che Quaglia viene annoverato fra coloro che vengono definiti "complottisti". 
Ad ogni modo, quello che segue è un suo ultimo scritto (piuttosto lungo ma agile nella lettura) sulla questione del debito pubblico mondiale, così divertente da far rabbrividire. Nell'invisibilità.
Buona lettura

venerdì 27 luglio 2012

PROMETEO SCATENATO: L'ILVA E LA CRISI DI UN MODELLO

Stuart Franklin - Shangai


Esiodo , ne Le Opere e i Giorni, racconta che all'inizio, nel periodo in cui regnava Crono, c'era una "razza d'oro". Gli uomini vivevano ancora come gli dei: liberi da affanni, al riparo da fatica e miseria, non conoscevano la vecchiaia ma rimanevano giovani intenti a banchetti e feste. Giunto il tempo di morire si addormentavano dolcemente. Non dovevano lavorare ed i beni appartenevano a tutti spontaneamente. Vivevano dell'abbondante raccolto offerto dalla terra e vivevano in pace. Infatti era chiamata  età  dell'oro: era il regno della Giustizia e della Buona Fede e tale appellativo rimase ad indicare gli esordi dell'umanità in cui gli dei vivevano accanto ai mortali. Le porte non erano ancora state inventate, poichè il furto non esisteva , ci si nutriva esclusivamente di legumi e di frutti, poichè nessuno pensava ad uccidere. A Roma Crono era identificato con Saturno e si poneva l'Età dell'oro al tempo in cui questo dio regnava sull'Italia che si chiamava ancora Ausonia. Con il regno di Zeus, età del ferro, scomparve questa razza. A quel punto la terra e gli uomini sono preda di ogni empietà. Victa iacet pietas, et Virgo caede madentes, ultima caelestum, terras Astraea reliquit. "Vinta giace la pietà, e la vergine Astrea lascia — ultima degli dei — la terra madida di sangue" (Ovidio, Metamorfosi, I, vv. 149-150).

lunedì 2 luglio 2012

FORZA VENEZIA

In un vecchio post (Berlino punti sull'Europa federale) si sollecitava, attraverso un articolo pubblicato su Il Sole24Ore di Antonio Padoa-Schioppa, a riflettere su 2 punti precisi della crisi che sta attraversando l'Europa. Una riguardante i movimenti geopolitici (in senso lato, quindi anche economici, militari ed energetici) che stanno intervenendo nel mondo e che ci vedono oggi piuttosto deboli nella capacità di partecipare a questa riscrittura. Il secondo punto è che le ragioni dei tedeschi non sono affatto astratte ed immature: senza una unificazione politica, e il ridisegno totale della geografia istituzionale e democratica dell'Europa (mettendo anche in conto la sparizione degli Stati Nazionali, e il ridisegno macroregionale del continente dal punto di vista amministrativo), a nulla varrà il prender tempo e il minacciare Merkel ed il popolo tedesco di accollare loro una responsabilità del fallimento dell'Unione. 
L'articolo di Padoa-Schioppa è su quest'ultimo aspetto che insisteva, nel panorama del dibattito sulle sorti dell'Europa e della sua crisi, le soluzioni possibili e le vie di uscita che non riusciamo ad imboccare. Ma, dobbiamo riconoscerlo, la retorica antigermanica (che abbiamo avuto modo di ascoltare e leggere dopo la partita di Giovedì, qui accennata nel post Pubblicità e che solletica e friziona fatti storici dei nostri padri che coinvolsero comunque tutta l'Eurasia nel processo di smantellamento delle istanze democratiche dell'area), è accompagnata dalla retorica sovranista e nazionalista, che vede inglesi e francesi tutt'oggi privilegiati e vincenti su questa posizione di propaganda, anche se i rispettivi governi sono sorretti da posizioni ideologiche diverse. E' indubbio che queste retoriche sovraniste e nazionaliste sono molto più appetibili e diffuse. E riconosciute massivamente come pertinenti.

sabato 30 giugno 2012

IL MITO DELLE GUERRE PER L'ACQUA - di Luca Troiano



Il 22 marzo è la Giornata Internazionale dell’Acqua. Una risorsa sempre più scarsa a causa dell’esplosione demografica, fino a rappresentare un “casus belli” in varie zone del mondo. Ma il futuro sarà davvero costellato di conflitti per l’acqua? Per i media sì, per gli esperti no. La soluzione è la cooperazione.

lunedì 25 giugno 2012

LA TURCHIA, ovvero la new frontier

Al G20 di oggi credo che proprio di questa possibilità sciagurata si discuterà, dato che fra i partecipanti ci saranno la Turchia e l'Arabia Saudita, assenti gli altri Paesi del Medio Oriente e dell'Africa Mediterranea
Così scrivevo nel post ELEZIONI IN EUROPA GIUGNO 2012: se questo nulla risulterà fatale.
via Atanasio

sabato 23 giugno 2012

QUIZ: QUAL E' LA REGOLA D'ORO? - Per una politica delle 3D

I 4 nostri in consesso (Rajoy, Hollande, Monti e Merkel) provano a fare quadrato intorno l'Europa, litigando se la soluzione possa essere trovata attraverso la tirannia della maggioranza dei Paesi verso una Germania (non una Merkel, ripetiamolo) che domanda più unione politica, fiscale ed economica. L'impressione è che la Germania sia solitaria in questa fuga in avanti, ovvero senza almeno l'Olanda, l'Austria e la Repubblica Ceca (ed aggiungerei anche la Slovenia) come invece credo che sia. E senza quei Paesi che non sono entrati nella moneta unica (ad esempio la Svezia) ma che sono nell'Europa a 27 e che si avvantaggiano molto dall'euro, poichè le transazioni economiche e commerciali extra-nazionali vengono effettuate in euro e non nella divisa nazionale, drenando parecchia valuta pesante (almeno finora) con la quale acquistano sul mercato globale la materia prima. E' di questo che abbiamo invidia, ovvero del fatto che la Svezia commercializzi nel mondo in euro ma localmente traffichi con la corona svedese che è emessa dalla banca centrale svedese. Ma non tutti possiamo fare gli svedesi, come non tutti potevamo fare gli americani quando la valuta di fiducia era il dollaro, anche quando uscì dalla convertibilità in oro nel 1971.
Quindi, il nostro Berlusconi, che si improvvisa alla metafisica  per ritornare alla leadership dei moderati, sa di spararla grossa quando dichiara che se così stanno le cose potrebbe anche solo la Germania uscire dall'euro.  Molto meglio sarebbe lasciare l'euro solo alla Germania, replicando quello che per 50 anni è accaduto con il dollaro USA. Ma questa sarebbe coazione a ripetere. E non è filosofia, ma patologia.

lunedì 18 giugno 2012

ELEZIONI IN EUROPA GIUGNO 2012: se questo nulla risulterà fatale

Fotogramma tratto dal film "Giù la Testa" di Sergio Leone
Non mi appare faticoso capire che fra le elezioni di ieri in Francia Grecia ed Egitto, il G20 che si celebrerà da oggi in Messico, l'assise europea prossima del 28-29 giugno, nulla è accaduto e accadrà di nuovo.
Persino a Parma.
E del nulla scriveremo, se non di probabili scenari di guerra.

giovedì 7 giugno 2012

BERLINO PUNTI SULL'EUROPA FEDERALE - di Antonio Padoa-Shioppa, Sole24Ore


Di seguito, per coloro che non abbiano avuto occasione di leggere quanto scrive oggi su Il Sole24Ore Antonio Padoa-Schioppa (fratello dl defunto ex ministro Tommaso), un breve stralcio ed il link per leggere tutta la lettera che il professone invia al ministro delle finanze tedesco, a riprova che:
- è inutile aspettare le elezioni del 2013 e sperare che vinca l'SPD: c'è una nazione dietro la Merkel, indipendentemente dal colore politico che il cancelliere riveste in questa fase economico-finanziaria;
- l'assetto geopolitico sta mutandosi, e le scelte dell'Italia, qualunque esse siano, non saranno indolore, sia che si resti in area euro, sia che se ne esca in qualche modo. Il trade-off, come lo chiamano gli inglesi,  sarà sempre a somma 0. In ogni caso, ritorneremo ad essere o la Thailandia d'Europa o l'avamposto di droni altrui a Panopticon del Mediterraneo. 

Arridatece Mattei!!!

Per coloro poi che decidessero di espatriare... in fondo ci sono alcune esperienze (con video-trailer)... non tanto andate a buon fine. Ma all'epoca non regnava la confusione, e i tempi non furono propizi. per coloro che volessero riprovare...

domenica 3 giugno 2012

MEDITERRANEO COME STAI?


Questo video, clicca qui, sta girando sui computer in Grecia, dove il 17 Giugno (ricordo che il 10 Giugno ci saranno le elezioni del parlamento francese) si ripeteranno le elezioni, dato che quelle tenute il mese scorso non hanno portato a nessuna formazione governativa. Gli ultimi sondaggi in Grecia sembrano promettere che questo  partito della sinistra radicale, Syriza, che vuole restare in Europa ed in area Euro ma alle condizioni della Grecia, prenderà i suoi bei voti. Il leader di Syriza, mentre immagina scenari da favola per gli 11 milioni di greci, forse non sa che il Patriarca ortodosso greco ha fatto visita al Patriarca di Mosca, e per l'occasione ha anche avuto motivo di incontrare Putin.
Ma prendiamola un po' più alla lontana, innanzitutto felicitandoci per la l'uscita dalla prigione dei due marò italiani arrestati in India, manco fossero cinesi!

sabato 19 maggio 2012

USA IMPONE DAZI AL 249% SU MODULI FOTOVOLTAICI CINESI:




Il caro collega Simone Castronovo, in un gruppo di discussione sulle fonti energetiche rinnovabili, ci mette a parte di questa notizia che vi riporto:

(AGI) - Washington, 18 mag. - Dopo lo yuan, il surplus commerciale e i diritti umani, un nuova controversia accende la miccia nei rapporti sino-statunitensi.
L'amministrazione Obama ha annunciato pesanti misure antidumping sull'importazione di pannelli solari dalla Cina.
Le tariffe imposte oscillano dal +31% al +249% e sono destinate a 60 importatori cinesi tra cui spicca la Suntech, leader mondiale del settore, e Trina Solar.
Le tariffe annunciate giovedi' si sommano ai dazi del 2,9%-4,73% in vigore da marzo
Se, come aggiunge più avanti, ci aggiungiamo 40 miliardi di dollari di finanziamento che il governo cinese ha investito nel settore in appena 3 anni, e i crediti d'imposta alle industrie esportatrici del 15%... altro che dazio del 5 o 10 % sarebbe equo.
Gaetano Mangione, con serenità e la saggezza della parola libera, ci scrive che leggere più poesia ci avrebbe aiutato a capire prima quello che stavamo costruendo con le nostre stesse mani.

sabato 12 maggio 2012

SCAMBI COMMERCIALI E RELAZIONI GIURIDICHE

La crisi economica e finanziaria europea comincia a produrre i suoi effetti nelle relazioni commerciali internazionali, oltre che in quelle intra-europee, ma di quest'ultime scriverò in un altro post provando a riprendere il filo della storia europea dopo il crollo del muro di Berlino.
Gli USA poco tempo fa hanno disposto la possibilità di applicare un dazio sulle importazioni cinesi del 5%. Non si applicheranno automaticamente, ma solo rispetto alle merci ritenute oggetto di dumping da parte dei produttori cinesi, e su espressa richiesta di applicazione avanzata all'agenzia del commercio statunitense, che deciderà caso per caso se applicare il dazio o meno. Sulla stessa scia sembra avviarsi anche l'Unione Europea, che lamenta da parte della Cina atteggiamenti protezionistici verso l'esportazione di alcune materie prime e pesanti azioni di vendita sottocosto da parte delle imprese di Stato (quasi tutte) cinesi nei mercati europei. Ma forse la partita che si gioca è un'altra?