Alcuni ricercatori di Oxford hanno messo a
punto il global metro monitor. Si tratta di una mappa
interattiva con le principali città mondiali, in cui si può ottenere in pochi
istanti i principali dati economici di ogni area.
Naturalmente bisogna sapere prendere i dati con le pinze. Una
gran crescita economica non sempre è indice di benessere diffuso. Noi lo sappiamo.
Tuttavia, per chi vuole fare investimenti, affari o cercare
un'opportunità in alcuni settori, o anche solo emigrare, è un buon
modo per orientarsi.
Questo strumento interattivo fornisce dati sulla crescita
economica (PIL reale pro capite e il cambiamento di lavoro) per le 300 più
grandi economie metropolitane in tutto il mondo per tre periodi: 2011 al 2012,
l'ultimo anno di un ancora volatile periodo per l'economia globale, l'anno
minimo di crescita tra il 2007 e il 2011, e il 1993 al 2007, che fornisce il trend
di lungo periodo di ciascuna area metropolitana prima della recessione. Si
mostra inoltre come le aree metropolitane si inseriscano nei loro parametri di
crescita relativamente ai loro Paesi tra il 2011 e il 2012 e identifica il
grado in cui le aree metropolitane si sono ripresi dalla crisi. La mappa
interattiva fornisce anche una serie di dati economici di base per ciascuna
area metropolitana, compresa la composizione del settore della produzione
metropolitana, la popolazione, il PIL dell'area metropolitana, e metropolitana
zona PIL pro capite.
Fate clic o passate
il mouse sopra un punto area metropolitana per far apparire il suo profilo. Rapidamente
recuperate i dati per le aree metropolitane utilizzando la casella di ricerca
all'interno del profilo. Zoomate sulla mappa per visualizzare i profili
dettagliati delle aree metropolitane (per ingrandire, cliccare sull’icona (+ /
-), oppure utilizzate la rotellina del mouse, oppure fare doppio clic sulla
mappa). Infine, per visualizzare la mappa, basta che cliccate QUI, e
sarete linkati verso i paradisi economici di questo secolo.
Non si accettano
scommesse su dove dovreste emigrare. Ma una piccola indicazione possiamo darla: dopo 800 anni, la rotta è quella di Marco Polo.
5 commenti:
Invadiamo la Cina, in senso lavorativo, chissà magari un giorno ci penserò.
Potrebbe anche essere interessante se non fosse che si tratta di Moody's Analytics. Giusto per rinfrescare la memoria, Moody's è la più vecchia tra le agenzie di rating, è quella che diede valutazione positiva alla Freddie Mac, alla Fannie Mae e addirittura alla Lehman Brothers meno di due mesi prima della bancarotta. Io personalmente andrei in qualunque posto lontano dalle influenze di borsa e soprattutto fuori dalla portata delle agenzie di rating!
E questa volta non è per comprare la seta e le spezie...
Se no fosse che qualcuno ha voglia di fare riforme epocali, se ancora una volta qualche vecchio inchiodato alla poltrona e al potere non insistesse nel proporre ciò che non "soffrirà", nell'inezia di tutti coloro che più giovani non fanno valere i loro valori oltre le forme consolidate e conservatrici che in questa fine d'anno abbiamo avuto modo di verificare nell'afflato giovanilista renziano... ecco, sarebbe il caso di restare qui, in Italia, in questa periferia del mondo, lontano dai PIL e da altre balordaggini che nulla possono dire se non delle fila che reggono i nostri corpi-burattini.
Una via d'uscita c'è: restare in Italia e fare un salto nel buio senza questi vecchi che ancora si ostinano a indicare luci in fondo ai tunnel che loro stessi hanno contribuito a costruire. RIPRENDIAMOCI DA QUESTO TEMPO LA NOSTRA MEMORIA, IL NOSTRO FUTURO. Con un grazie affettuoso ai costruttori di gallerie. E chiedendo ai nostri padri e alle nostre madri di smettere di pensare e fare per noi, perchè bamboccioni e choosy non vogliamo esserlo, come lo sono i figli privilegiati di taluni scavatoristi del BelPaese.
Allora, lo dico subito, io nemmeno un minuto del mio tempo per provare la mappa.
E' una diavoleria.
Il paradiso che ognuno di noi che possa chiamarsi essere umano cerca non è fiscale, nè economico.
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