lunedì 14 gennaio 2013

ELEZIONI PRESIDENZIALI REPUBBLICA CECA 2013 - PRIMO TURNO (e anche risultato secondo turno nei commenti)


L'11 ed il 12 Gennaio 2013 in Repubblica Ceca si sono celebrate le elezioni di primo turno per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica Ceca.
Chiunque vinca, nel secondo turno, non segnerà nulla di nuovo nel panorama politico europeo.

Dopo gli anni di presidenza di Havel (1989-2003), che provò con il suo personale prestigio nazionale a dare una svolta semipresidenziale all'allora Cecoslovacchia, a discapito del Parlamento e del governo del Paese, successe Vaclav Klaus, il quale negli anni 2003-2013 è stato un Presidente che ha agito in maniera ancor più decisiva oltre i limiti costituzionali previsti dal ruolo di Presidente della Repubblica Ceca: ha nominato e revocato ministri, posto numerosi veti alle leggi approvate dal Parlamento ceco, ostacolato l'indipendenza della magistratura, indirizzato la politica estera ceca (vedi il nostro post su La Repubblica Ceca ed il voto all'ONU dello scorso 2 dicembre 2012 e che vede Schwanzemberg uno dei sostenitori di tale politica estera ceca), e si è dato molto da fare per far cadere governi e sostituirli con altri tenuti da personalità più accomodanti rispetto ai suoi indirizzi.

Entrambi i candidati che si confronteranno nel secondo turno fra 15 giorni (25 e 26 Gennaio 2013), ovvero Zeman e Schwanzenberg, sono stati primi ministri della presidenza Havel.

Zeman negli anni 1998-2002, anni di governo dove gli viene contestata la diffusione della corruzione e del mal costume politico. Fondatore del partito socialdemocratico ceco prima e poi del partito dei diritti civili nel 2009.

Il principe Schwanzerberg, un conservatore di consolidata amicizia con Havel e la cui famiglia lasciò nel 1947 la Cecoslovacchia con l'insediamento del regime comunista  per trasferirsi in Austria, è stato cancelliere di Havel dal 1990 al 1992, e ministro degli esteri dal 2007 al 2009. Attualmente risiede in Svizzera. Fondò anche una associazione per i diritti umani e contro il negazionismo dei crimini comunisti in Cecoslovacchia. E' molto ricco.

Due ultra settantenni si contendono la presidenza della Repubblica Ceca. Un continente, quello europeo, sempre più vecchio ed incapace di uscire dall'impasse nella quale versa. Nessuno di questi metterà in discussione l'architettura attuale europea. Anzi, il principe Schwarzenberg se ne farà ancor più profondo sostenitore.

Questi sono alcuni dei motivi che ci fanno intendere che le svolte presidenzialiste in atto in Europa come nella stessa Italia, sono quanto di più negativo e deleterio possa accadere. La struttura demografica dell'Europa porterà il continente verso regimi sostenuti da uomini conservatori ed incapaci di svecchiare politiche e progettualità. La centralità, invece, dei Parlamenti potrà essere la chiave per consentire che almeno di possa aprire un dibattito serio su quale via l'Europa deve, urgentemente, intraprendere. Prima che sia troppo tardi per tutti noi.

2 commenti:

N.O.I. - Nuova Officina Italiana ha detto...

A cinque giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali i due candidati Miloš Zeman e Karel Schwarzenberg passano all’attacco. Zeman rimprovera al “principe” di avere una moglie austriaca e dunque germanofona e di “difendere i tedeschi dei Sudeti”. Schwarzenberg ha risposto accusando il presidente uscente Václav Klaus, sostenitore di Zeman, di voler ricreare lo stesso sistema di potere che negli anni duemila ha permesso alla corruzione di diffondersi nel paese.
L'articolo sulle chiacchiere è questo
http://zpravy.idnes.cz/deni-pred-2-kolem-prezidentskych-voleb-dx4-/online.aspx?online=1005148

N.O.I. - Nuova Officina Italiana ha detto...

Vince, con il 55% dei voti, l'ex primo ministro Milos Zeman.