martedì 6 agosto 2013

Lui in Persona



Lui in Persona non è importante se sia invincibile, o semplicemente innocente. Lui in Persona è innanzitutto l'Eccezione.




Lui in Persona incarna il giorno del Giudizio, il tempo messianico che prende la forma dello stato di eccezione.

Se ci riferiamo a Carl Schmitt e alla sua teoria della sovranità, Lui in Persona potrebbe anche intendersi come il sovrano, colui che decide dello stato di eccezione e che lo incarna.
Lui in Persona è il potere che, dichiarando lo stato di emergenza (o la legge marziale) può legittimamente sospendere la validità della legge. Legittimamente, perchè Lui in Persona si pone legalmente fuori della legge. E dichiarando ciò, Lui in Persona dice che "Io, il potere sovrano, che sono fuori della legge, dichiaro che non c'è un fuori della legge". Oltre Lui in Persona.
Lui in Persona, incarnando la sovranità come concetto-limite della teoria giuridica, ne esemplifica la struttura attraverso la forma dell'Eccezione.

Lui in Persona è l'Eccezione perchè, come singolarità, è escluso dalla generalità dell'applicazione della legge. Ma ancor meglio, ciò che più propriamente caratterizza l'eccezionalità di Lui in Persona non è tanto l'esclusione dal rapporto con la norma, ma che questa relazione si mantiene nella forma della sospensione. La norma si applica all'Eccezione disapplicandosi, ritirandosi da essa.

In questo senso, Lui in Persona è l'Eccezione proprio perchè, etimologicamente, Egli è "preso fuori" (ex-capere), e non semplicemente escluso. Lui in Persona è bandito dall'applicazione della legge e parimenti, nella e-sperimentazione del bando che è insegna della sua sovranità e potere e nell'abbandono di quanto ad Egli viene escluso, mette al bando.
Lui in Persona è il bando che, nella struttura fondamentale della legge, ne esprime il carattere sovrano, il potere di includere escludendo. Lui in Persona è l'Eccezione che conferma la Regola... appunto.

Ma Lui in Persona è ancor oltre questa mera semplicistica posizione, nella domanda di consenso plebiscitario che presuppone affichè Egli possa esercitare per Tutti questo eccezionale potere. Lui in Persona non è semplicemente l'Eccezione che vorrebbe confermare la Regola. Lui in Persona vuole che l'Eccezione sia la Regola.
E' articolando questa consapevole alterazione che Lui in Persona riveste il tempo critico del Messia.
Lui in Persona ha, consapevolmente, il ruolo di essere l'Evento messianico della crisi della Legge.
Lui in Persona è colui che incarna il Messia perchè è colui che viene alla resa dei conti definitiva con la Legge. Per Tutti.
Lui in Persona sapendosi e sapendoci nudi, dichiara la sua e la nostra redenzione, la sua e la nostra innocenza dal Peccato. Dall'Esilio. Dalla cacciata. Dalla caduta.
Lui in Persona, dall'albero della conoscenza da cui si è finalmente cibato, non si accontenta di eccepire la sua sovranità, non vuole solo portare una nuova Tavola della Legge e abolire ciò che è, ora e qui, il limite fra il bene ed il male.
Lui in Persona vuole rompere il significato della Legge, ripristinando l'insignificanza della stessa. Lui in Persona vuole operare affinchè la Legge sia un insieme di lettere senza significato. Una nulla rivelazione. Non un'assenza, ma una ineseguibilità. Non una Legge che ha perduto la Lettera, ma una Legge che ha perduto la Cifra e  la de-cifrabilità. E un mondo in cui la Legge si trova in questa condizione di ineseguibilità non è un mondo idilliaco, ma reietto. Una vigenza insignificante dell'Eccezione.

Lui in Persona, quindi, è l'Eccezione che incarna una Legge che vige ma che non significa. Non è tanto nella sospensione e nella disapplicazione che ancora, attraverso il bando,  il potere trova e mantiene lo statuto che gli è proprio. Ma il potere odierno lo mantiene nell'insignificanza, nella crisi di legittimità che ogni potere, non importa se democratico o autoritario, oggi rovina. Nello stato di eccezione permanente e totalizzante che Lui in Persona vorrebbe a fondamento del sistema.
Se Lui in Persona, come ex-parte del sovrano, reclamasse l'essere "fuori della legge", l'attuale sovranità potrebbe forse, nell'esercizio di bando della legge, anche essere clemente affinchè la Legge e la sovranità  possano venire ad essere ribadite. Ma Lui in Persona non desidera solo essere, per l'ultima volta, il paradosso della sovranità. Lui in Persona vuole che tutto, anche la Legge, sia fuori della Legge. Tutti, ma proprio tutti, si possa essere l'Eccezione che la Legge deve con-tenere nel suo bando.

Lui in Persona, la vigenza di una Legge senza significato che nulla vale nè prescrive nè comanda, vuol essere la Legge che sta ai piedi della originarietà dell'inversione, del rivoltamento, del rovesciamento.
Lui in Persona si consumerà con la consumazione della storia. Ma una parte di Lui in Persona è ciò che già viene dopo la sua venuta: la Crisi della Legge, la Crisi della Sovranità, la Crisi del Potere. Per lo meno di questa attuale forma di Potere, che Lui in Persona, messianicamente, incarna per tutti e tutto.

Nessun commento: