mercoledì 12 giugno 2013

Capitalismo, democrazia e uscita dall'euro - di Diego Fusaro



Il video, girato in occasione dei seminari organizzati dalla Seminaria-Auser e dalla CGIL di Cosenza per la terza edizione de "La Cultura Accanto" (il 3 giugno scorso si è chiusa anticipatamente la rassegna con Marta Maddalon, docente di Sociolinguistica presso l'Università degli Studi della Calabria, che ha presentato il suo libro 20.000 leghe. Immersione negli usi linguistici dei movimenti politici dell'Italia contemporanea), Diego Fusaro ritorna a presentare con questo video il suo ultimo libro Minima Mercatalia - Filosofia e Capitalismo, Bompiani, 2012, di cui qui ne abbiamo bloggato un altro video con una sua prima presentazione tempo addietro in quest'altro post.




In questa presentazione, lunga quasi 2 ore, bisogna attendere fino al minuto 27 perchè sia formulata la domanda di cosa Fusaro pensi della moneta unica europea. Domanda cui risponde al minuto 33 circa. I contenuti che validano la sua scelta di uscita incondizionata e immediata dalla moneta unica sono quelli della "salvaguardia" del modello di capitalismo europeo e della relativa forma di statalità che esso si è dato, modello che è in fase di distruzione, attraverso il grimaldello della moneta unica europea, dal modello di capitalismo americano (statunitense), o meglio anglosassone, che vorrebbe a questo sostituirsi.
Quello che è interessante, ad estensione della lettura di Fusaro, è che questa fase storica è attraversata da una lotta geopolitica tutta interna (fra imperi?) al capitalismo stesso (fra capitalismo anglosassone, europeo e cinese, quest'ultimo un ibrido mostruoso (così definito anche dallo stesso leader della Fiom Landini) fra capitalismo e comunismo, ma che sarebbe meglio chiamare asiatico o confuciano. In questa interpretazione dell'attuale fase storica del conflitto intra-capitalistico emergono chiaramente venature teoriche di La Grassa. Quello che risulta meno chiaro è il ruolo della Germania, patria del welfare state europeo dai tempi di Otto von Bismarck, uomo alla quale si deve ancora oggi, e non ostante due guerre mondiali perse, il ruolo egemonico di questa nazione sull'Europa intera. 
Forse, avanziamo la nostra ipotesi che certamente per i più vecchi lettori non è nuova, questa fase ed il sostegno che la Germania appare dare alle politiche di smantellamento del modello europeo di capitalismo è funzionale ad un desiderio infantile e compulsivo di controllo politico ed economico dell'Europa, in sostituzione dell'attuale dominatore. Lo sappiamo già, la Germania non è una sorpresa in tal senso.
Ad ogni modo, sempre più centrale nel dibattito è e sarà che Europa vogliamo. Ovvero, come risolvere l'annosa questione meridionale e del nostro medioevo europeo.

p.s.
Nelle informazioni presenti nel video Fusaro viene presentato come allievo di Vattimo. Suvvia, se un maestro Fusaro ha, è Costanzo Preve. Maestro da cui ha saputo ben emanciparsi, da ottimo allievo.

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