giovedì 27 settembre 2012

IL PETROLIO DI PASSERA E I RIFIUTI DI CLINI: ovvero sulle scelte politiche ed affatto tecniche

Mentre Passera è affaticato a incrementare il PIL nazionale dello 0,5% trivellando come una groviera territori e mari italici, e Clini si mostra preoccupato, tanto da varare decreti ad hoc, del destino dei rifiuti (la maggior parte determinati dagli innumerevoli imballi che avvolgono i nostri alimenti a preservazione di chissà quale salute), affinchè si possano alimentare gli innumerevoli impianti di smaltimento (concentrati tutti al nord Italia, vedi qui e qui) chiamati termovalorizzatori, al fine di ottenere dall'incenerimento di quell'energia residua contenuta nei rifiuti energia termica ed elettrica che manco ripaga quella impiegata per la produzione sia degli stessi imballi-rifiuti che altresì quella impiegata per il funzionamento degli stessi impianti utilizzati (attualmente sottoutilizzati data la enorme capacità produttiva esistente nel territorio italiano, vedi affare IREN di Parma e lo sblocco fatto per decreto da Monti verso taluni governatori - per esempio Zaia in Veneto -  che avevano imposto limitazioni alla importazione dei rifiuti meridionali, permettendo così di contenere il problema rifiuti che fino a poco tempo fa assillava Napoli e Palermo), c'è chi invece attraverso il risparmio energetico crea lavoro, risparmio di risorse pubbliche, efficienza energetica e ... impresa. E dimenticavo... salute e salubrità dell'aria.
Qui vi proponiamo quanto fatto dall'ing. Paolo Bianco, energy manager della ASL di Rimini nel 2010, riportata dall'ing  Simone Castronovo, entrambe persone che abbiamo la fortuna di conoscere e stimare per la laicità e autorevolezza nell'affrontare le questioni di carattere... tecnico.
Questi i link:

Per coloro, invece, che ancora non conosco il fattore 4 (anzi, siamo diretti verso il fattore 10) e che ha trovato applicazione abbondante in Germania, può acquistare per Edizioni Ambiente un testo finalmente nel 2009 tradotto in italiano. Questo il link del libro

Quando lo acquistai costava un po' meno... ma ne vale la pena leggerlo e farsi un'idea di quanto lavoro si potrebbe generare utilizzando meglio le nostre risorse. 



1 commento:

Mario Intini ha detto...

Per chi fosse interessato a visionare un video prodotto dall'ENEA relativo all'efficienza energetica degli edifici pubblici ed industriali, questo il link
http://webtv.sede.enea.it/index.php?page=listafilmcat2&idfilm=685&idcat=25&goback=%2Egde_2691425_member_166735292