domenica 13 maggio 2012

IMPRESE E SPESA PER R&S: agevolazioni fiscali



L'impresa italiana, da quanto scrive la Banca d'Italia, è quella che spende meno in ricerca e sviluppo rispetto alle altre imprese europee per numero di dipendenti occupati, non rispettando gli obiettivi del trattato di Lisbona. Questo sembra essere dovuto principalmente al fatto che la quasi totalità delle imprese italiane ha meno di 250 dipendenti, poichè in Europa si registra una forte correlazione statistica fra spesa in innovazione di prodotto e di processo e dimensione aziendale.

Tuttavia, anche se la spesa italiana in ricerca e sviluppo è bassa, il numero di brevetti e la vitalità innovativa delle PMI non spiega questa innovazione senza spesa. 
Quelle che seguono sono un'informative sulle agevolazioni fiscali che le imprese potrebbero beneficiare per i finanziamenti ai progetti di ricerca dell'Università, Enti pubblici di ricerca e altri Organismi di ricerca, o risparmi fiscali per il personale interno incaricato di effettuare sviluppo del prodotto o del processo.



Credito d'imposta per imprese che finanziano progetti di ricerca in Università, Enti pubblici di ricerca, Organismi di ricerca
D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito in Legge 12 luglio 2011, n. 106, pubblicato sulla GG.UU. n. 160 del 12-7-2011

Presentazione
Le imprese che commissionano progetti di ricerca a Università o enti pubblici di ricerca nel corso degli esercizi 2011 e 2012 possono ottenere un credito d'imposta pari al 90% delle spese sostenute. Tali spese sono, inoltre, deducibili ordinariamente dalle imposte.
Beneficiari
Piccole, medie e grandi imprese aventi sede operativa in Italia. Possono fruirne anche gli enti non commerciali , con riferimento all'attività commerciale esercitata.
Strutture finanziabili
Università, enti pubblici di ricerca, anche in associazione, in consorzio, in joint venture con altre qualificate strutture di ricerca, anche private, di equivalente livello scientifico.
Altre strutture finanziabili possono essere individuate con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Fruizione
Il credito d'imposta compete in 3 quote annuali di pari importo ed è utilizzabile in compensazione mediante modello F24; la compensazione si attua con le imposte IRES o IRPEF, IRAP e IVA.




Costi di ricerca e sviluppo deducibili ai fini IRAP
D.lgs 15 dic. 97, n. 446 e successive modificazioni

Presentazione 
L’agevolazione consiste nella possibilità, per tutte le aziende, di dedurre dalla base imponibile IRAP i costi per il personale addetto alle attività di innovazione.
Le attività considerate innovative comprendono quelle finalizzate:
- alla ricerca di base, svolta cioè per acquisire conoscenze generiche, non mirate ad uno specifico progetto o prodotto;
- alla ricerca industriale che ha come obiettivo l’applicazione di conoscenze a prodotti o processi specifici;
- allo sviluppo precompetitivo che comprende la realizzazione di prototipi e prodotti di preserie, al fine di industrializzare un nuovo prodotto.
Sono ammessi anche costi relativi alla progettazione ed implementazione di nuovi processi produttivi e al miglioramento rispetto a quanto precedentemente utilizzato.
Le attività effettuate non devono necessariamente aver avuto seguito produttivo, né essere concluse entro il termine dell’esercizio.
Costi ammissibili
I costi devono essere relativi a soggetti inquadrati con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato e di collaborazione a progetto; sono altresì ammissibili i costi degli amministratori. Restano esclusi gli apprendisti e chi ha un contratto di formazione lavoro.
Sono considerati ammissibili quindi anche i costi sostenuti per figure non inquadrate come ricercatori, ma che siano intervenute nelle fasi di ricerca e sviluppo, finalizzate all’acquisizione di conoscenze, alla realizzazione di
nuovi prodotti e all’implementazione di processi produttivi innovativi.
Attestazione dei costi
L’attestazione della effettiva sussistenza dei costi deve essere obbligatoriamente rilasciata, mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio, dal Presidente del Collegio Sindacale ovvero, in mancanza del
Collegio medesimo, da Revisore Contabile, professionista iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti, a quello dei Ragionieri e Periti Commerciali o a quello dei Consulenti del lavoro.



il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del riordino degli incentivi alle imprese, ha  previsto l’istituzione di un credito d’imposta per il triennio 2012/2014 per tutte le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo. Come più volte dichiarato dal Ministro Corrado Passera, il decreto-legge, salvo imprevisti, sarà emanato entro giugno.
I contenuti del decreto dovrebbero prevedere:
·         un bonus fiscale annuale pari al 30% dei costi sostenuti per personale, consulenti, materiali impiegati nei progetti di innovazione, con un tetto massimo di spesa di 1,5 milioni di euro, nel limite comunque di un credito d’imposta di 450 mila euro per ogni esercizio. 
·         Un beneficio aggiuntivo del 5% per i programmi basati su piani triennali di investimento che comportino un incremento occupazionale e un miglioramento dei risultati aziendali.

L’incentivo, automatico e di sicura fruizione, non sarà sottoposto a procedure di prenotazione delle risorse (“click-day”).


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