sabato 6 ottobre 2012

RIPRENDERE LA STRADA E RIPRENDERSI IL PAESE

P.P. Pasolini

Gli uni gridano di volersi riprendere la strada (ma in effetti ci sono stati buttati!, e sono lì poco per scelta personale ed autonoma), e gli altri di volersi riprendere il Paese (che è in mezzo ad una strada!).
Fame di rientrare a casa, fame di ragione. Questo si registra.
E' questo che dovrebbe oggi preoccupare ed occupare chi detiene responsabilità amministrative e sociali, sia politiche che tecniche, sia gestionali che accademiche.



Dopo aver passato decenni a masticare il frasario esistenzialista post moderno che ci vuole in un mondo senza un senso, perchè un senso non c'è o se proprio lo vuoi te lo devi inventare, dopo eclissi e crepuscoli di dei e valori, siamo in mezzo ad una strada!
Nichilisti per caso, e divenuti tali soprattutto per induzione invece che per interrogativi e problematizzazione dell'ovvio, nel complesso gioco di ruoli che vuole taluni  funzionari dell'umanità (diciamo!) ed intellettuali (che hanno smarrito la lezione gramsciana) ed altri meri materializzatori di quanto necessario al privilegio dei primi, adesso siamo qui chi più chi meno a non chiederci affatto se siamo pronti e degni per la rivoluzione (annunciata e sperata nei video a seguire) che siamo disposti a fare. 
Chissà se 'sta strada sarà via maestra o distesa , piana o scoscesa, se dovremo solo per-correrla (come si rappresenta Grillo nel suo blog in un'immagine) o attraversarla fra gli ostacoli. O se comunque basterebbe avere consapevolezza del senso dell'andare.
E se si va verso, ed allora si è mossi innanzi dalla volontà, la meta non potrà che essere un luogo.
N.O.I. pensiamo che sia quello del lavoro, perchè unicamente il lavoro coniuga pensiero e pratica nella realizzazione produttiva, perchè solo il lavoro è la materia mentale, la terra, la "gran secca" dove possiamo ristabilire, con razionalità e scevri da ideologismi manieristici contemporanei, la riuscita della civiltà e di un nuovo patto politico e sociale. Quello che vollero gli estensori dell'art. 1 della Costituzione: il lavoro, con il suo contenuto pratico ed operativo, razionale ed organizzativo, responsabile e responsabilizzante, non domanda castrazioni putative e salvatori qualsiasi della Patria, personificazioni narcisistiche ed identificative con il capo. Ha solo bisogno di un popolo consapevole della sua statura.






gdffgf

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