giovedì 6 settembre 2012

MARIO DRAGHI, ovvero il custode europeo dello spirito oggettivo del denaro

illustrazione di Leo Cardini
Queste le dichiarazioni di oggi dell'altro Mario, Draghi. Terzo capo della banca Centrale Europea dal 1 Novembre 2011.
Deirdre Pirro (avvocato di fama internazionale che vive e lavora a Firenze e che scrive sul The Florentine) scrive di lui:


 Nato a Roma, il 3 settembre 1947, Draghi, ha perso il padre banchiere nella sua adolescenza e la madre poco dopo, facendo di lui il capo della famiglia per la sua sorella minore, Andreina (storico dell'arte), e il fratello, Marcello (un uomo d'affari). Si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma, sotto la supervisione di Federico Caffè, che lo ha incoraggiato a proseguire gli studi all'estero. Su consiglio del vincitore del premio Nobel per l'economia Franco Modigliani, ha scelto il Massachusetts Institute of Technology ed è diventato, nel 1976, il primo italiano a fare un dottorato di ricerca in economia là. Al suo ritorno in Italia, andò nel mondo accademico, insegnando prima presso l'Università di Trento dal 1975 al 1978 poi presso le università di Padova e Venezia e, infine, dal 1981 al 1991, come professore ordinario presso l'Università di Firenze. Nel frattempo, dal 1984 fino al 1990, è stato anche il direttore esecutivo italiano presso la Banca Mondiale


Nel 1991, il governo Andreotti lo ha nominato direttore generale del Tesoro italiano, carica che terrà per tutta la durata di vita di nove diversi governi fino a quando fu sostituito dal governo Berlusconi nel 2001. Tornato in America come borsista presso l'Istituto di Scienze Politiche dell'Università di Harvard, ma nel 2001, è stato rapidamente acquisito da una delle istituzioni più antiche e dei più grandi finanziari del mondo, la Goldman Sachs Group, dove è stato nominato vice presidente e amministratore delegato di Goldman Sachs International e membro del comitato di gestione del gruppo. Dal 2006 fino a poco prima della sua nomina alla BCE nel 2011, è stato governatore della Banca d'Italia e si sedette sulle tavole della Banca dei Regolamenti Internazionali, la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo e la Banca asiatica di sviluppo.

Uomo dall'aspetto piacevole, Draghi non gode di uno stile di vita 'yuppie', ma preferisce mantenere la sua vita privata e familiare fuori dagli sguardi indiscreti. Draghi vive con la moglie patrizia, Serena, che è un discendente di Bianca Cappello, moglie del granduca di Toscana Francesco de 'Medici. La coppia ha due figli, Federica, un biologo, madre di un loro nipote, e Giacomo, occupato alla  Morgan Stanley. Gioca a tennis e golf, ed è spesso visto in compagnia del suo amato cane, un segugio ungherese. E 'anche un fan della squadra di AS Roma calcio.


La leadership di Draghi alla  BCE è stato giudicata positivamente dalla stampa finanziaria e dai mercati. Nel dicembre del 2012, ha agito rapidamente quando la BCE ha pompato 489.000.000.000 €  in tre anni in prestiti al sistema bancario della zona euro, innescando un significativo miglioramento in alcuni dei mercati obbligazionari della regione, evitando così quello che ha detto avrebbe potuto essere 'un importante , crisi del credito. 'Sempre nel febbraio 2012, ha avviato una cosa chiamata a lungo termine operazione di rifinanziamento, un giro di prestiti più consistenti della BCE alle banche europee.



Quando gli è stato chiesto in un'intervista alla rivista tedesca Bild, nel marzo 2012, se la crisi fosse  finita, Draghi rispose: 'Il peggio è passato, ma ci sono ancora rischi. La situazione si sta stabilizzando ... Spetta ora ai governi. Essi devono rendere l'area dell'euro a prova di crisi in modo sostenibile. 

Alla conferenza stampa di oggi ha dichiarato 

«Siamo sicuri di agire all'interno del trattato. Interveniamo sul mercato secondario dei bond, non su quello primario». Diverse, le differenze con i programmi precedenti «che ci fanno pensare che questa volta funzionerà» ha detto Draghi, riferendosi agli acquisti dei bond che rappresentano il terzo tentativo dell'Eurotower di fermare la crisi finanziaria comprando sui mercati.

Quest'uomo è simile ad una cifra da cassaforte, i cui numeri accuratamente mescolati ne conferiscono una precisa ed inconfondibile combinazione. Il suo stesso sguardo è l'espressione magnifica della razionalità oggettiva del denaro. Il suo tono di voce così calmierante consente ad ognuno l'attraversamento di quegli spazi logicamente intransitabili e resistenti che sono propri delle cose e della realtà, permettendoci ancora di penetrare quel mondo e quel tempo sempre attuali e senza spessori. Le sue abilità ripresenteranno alle nostre occasioni   ed opportunità tutte quelle possibilità ulteriori di essere sospinti verso le sponde di quei mondi extraterritoriali ed imprevisti dove tutto evolve verso il ripiegamento autoriferito ed oggettivo. 
Se è vero che lo spirito ha una biologia sua propria che evolve e s'impone al tempo e agli spazi, allora Draghi ne è l'intelletto, l'archetipo dell'uomo metropolitano del neo-mondo globalizzato, dell'uomo pragmatico e razionale dell'attualità, dell'oggettivo e del misurabile, delle relazioni funzionali alla contrattazione di cui è abilissimo realizzatore. E con questo piglio quasi indifferente e incondizionato, indistinto e blasè, sembra più nettamente annunciarci che l'uomo nuovo che non deve più lottare contro la natura per sopravvivere è ormai prossimo. 




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