lunedì 25 giugno 2012

UN PO' DI DATI, o vongole

via Atanasio
Un po' di dati tabellati raccolti in giro. Come le vongole che sono nel fondo del mare.



Per coloro che intendono trovare un lavoro, sembra che l'attività che più tira e assume è quella primaria: datevi alla zappa o alla vanga, che almeno c'è da magiare.
Ad ogni modo, ciò che risulta evidente è la profonda crisi che sta attraversando in particolare il Centro Italia. Questo comporterà delle conseguenze certamente politiche. Staremo a vedere.
Il governo in carica, comunque, sta provando con quello che è da sempre ritenuto il settore trainante dell'economia italiana, ovvero l'edilizia. Oltre alle detrazioni del 50% per le ristrutturazioni edilizie, il governo ha messo a disposizione circa 2 miliari di euro per la riqualificazione urbana delle città (recupero di vecchie abitazioni, vecchie zone industriali, ma anche parcheggi e scuole. Si pensa che potrebbero generare 100.000 posti di lavoro.
Speriamo.



Però dovremo ritornare a fare i muratori, oltre che gli agricoltori, dopo anni che i giovani hanno ritenuto queste attività di stretta competenza o dei loro padri o degli stranieri.
Quindi, le Regioni (o molto meglio, gli stessi imprenditori), dovranno rapidamente pressare affinchè si avviino programmi di formazione specifiche per i settori di cui sopra e sostengano le imprese che ne nasceranno (soprattutto nel settore agricolo molto rivitalizzato in questo periodo). Perchè? Basta vedere un po' i cambiamenti demografici che ci attendono da qui a pochi anni, e per via dei flussi migratori che saranno sempre più ridotti. Chissà che il mio amico Armando, di età 65 anni, possa rivedere sui cantieri edili connazionali.

L'attenzione, poi, che dobbiamo dare fortemente all'agricoltura e alle coltivazioni deve essere molto forte. Affianco potete vedere come sono profondamente cambiate le cause di morte in 100 anni. Se una volta si morva principalmente di malattie infettive (ma anche di pellagra, diciamola tutta, vero formenton?), adesso si muore di malattie tutte collegate in parte alla nostra alimentazione, ed in parte alla salubrità dei nostri ambienti. Siamo riusciti a debellare gli agenti patogeni, ma abbiamo infettato l'aria e l'acqua e i cibi. 
Altro discorso a parte è quello relativo alle nostre relazioni sociali. Qui ormai l'infezione è totale, anzi è l'ospite colui che è da abbattere.
Di cosa stiamo parlando? Di internet.

Ormai, ogni anno, i mass media classici dell'informazione perdono "clienti" giorno per giorno in favore di quelle forme di informazione gratuita e molte volte più accurata e centrata.
Attenzione però: internet è quel meraviglioso spazio-strumento che ogni potere può azionare ogni volta che vuole inserire in circolazione false notizie ed informazioni. Ovvero i cosidetti "false flag". Dobbiamo però riconoscere che, se è vero che nel web c'è tutto ed il suo contrario, nei media televisivi e stampati devi essere un attento e profondo ascoltatore e lettore per capirci qualcosa. 
O no?

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