mercoledì 27 giugno 2012

LETTERA A MARIO MONTI sulla difesa dell'Europa

Pregiatissimo prof. Monti, 

prima di partire per il vertice dell'UE, la Sua persona si è recata alla Camera dei Deputati per sostenere l'ennesima legge di riforma del mercato del lavoro, che sembra non piacere proprio a nessuno. Già, perchè esponenti di spicco dei partiti che la sostengono (almeno i due principali) hanno giurato che non l'avrebbero votata se la questione degli "esodati" non fosse stata messa a posto (così parlò il presidente del PD, on. Bindi), anzi taluni hanno deliberatamente dichiarato che comunque non l'avrebbero votata (on. Brunetta e buona parte del PDL), a fiducia già richiesta. 
Non ne parliamo dei sindacati di categoria, sia dei lavoratori che delle imprese industriali. Anzi, il neo presidente confindustriale Luigi Squinzi l'ha esplicitamente definita "una boiata". 
Ma Lei è andato personalmente difronte alla platea parlamentare a chiedere l'approvazione di questa legge poichè essa è il Suo lasciapassare per il vertice EU di domani e dopodomani, il necessario "sacrificio" per potersi sedere a quel tavolo (dopo la riforma delle pensioni e il pareggio di bilancio in Costituzione approvato in pochissime ore) e rendere convincenti le parole che spenderà in quel vertice per "difendere l'Europa".
Così Lei ha detto ieri alla Camera: "dobbiamo difendere l'Europa".
Ma da chi, sig. Presidente del Consiglio?


Da chi questa Europa deve difendersi, prof. Monti?
Dal comunismo? Dal terrorismo islamico? Dalla Spectre?
Lo ha dichiarato Lei stesso, poco dopo proseguendo nel Suo intervento, chi è che aggredisce l'Europa. Premettendo che, se necessario, si fermerà a lavorare anche sabato e domenica per la stesura del documento unitario europeo, dobbiamo arrivare a lunedì, "all'apertura dei mercati", con un documento economico che metta la UE al riparo e di non essere oggetto di nuove sollecitazioni da parte di questi.
E' dunque costui, il Mercato, ciò da cui dobbiamo difenderci?
Non Le nascondo la mia profonda confusione, professor Monti, difronte a questa enunciazione. 
Come è possibile che dopo anni passati a combattere, dalla parte del mercato, l'anticapitalismo nelle sue numerose forme derivate (anche quelle socialdemocratiche), e dopo averlo portato alla vittoria "globale" sul pianeta, adesso ci vediamo costretti a "difenderci" da colui che finora abbiamo sostenuto contro la barbarie comunista e simili?!
C'è qualcosa, professor Monti, che mi sfugge alla comprensione, anzi che mi preoccupa quando Lei sostiene che al vertice spera che Hollande e Merkel si mettano d'accordo, poichè tutto è nelle loro mani. Evidentemente Lei sta sostenendo di non godere di nessuna autorevolezza in quel tavolo, dove siede solo come persona che potrebbe riuscire a codificare, diciamo così, un possibile accordo ad una guerra franco-prussiana che sembra da 150 anni ancora abbattersi sull'Europa e deciderne le sorti. O forse da ancor prima, dalla caduta del Sacro Impero d'Oriente a metà del '400, quando i turchi arrivarono a bussare alle porte di Vienna. E per quanto ci riguarda, forse, persino dalle invasioni delle orde barbariche.

In un vecchio post qui a N.O.I., percepimmo chiaramente come stavano le cose quando scrissi che il favore delle circostanze agevola il cammino, ma non costruisce le strade. Nel video di quel post Lei era ben consapevole quale guerra si stava combattendo e con quali armi. E quali sacrifici umani il dio mercato così primitivo chiede vengano celebrati in suo onore, non ostante il Dio nuovo di Giacobbe sia venuto a fermare la mano di Abramo dall'ultimo sacrificio  umano del figlio Isacco. Certo, potrà obiettarmi che un altro dio sacrificò il suo stesso di figlio. Ma lo fece per salvare tutti noi dal ripristino di questa pratica. 
Ma adesso, Lei a quale dio va a rendere onore? 
Forse che 3 generazioni e mezzo di donne e di uomini non bastano a questo dio mercato? 
O forse non è di celebranti sacerdoti e messali liturgici del mercato che necessitiamo?

Non Le nascondo la mia profonda preoccupazione, professor Monti, per il guaio in cui si è cacciato, e che possono testimoniare predissi già nel 2008 con Berlusconi appena vincente alle elezioni. 
Vada in Europa soprattutto a raccontare un po' qual è la storia di questo continente, perchè in questo tempo ci appare essere una terra senza dio e di senza dio. Sarà per questo motivo che a suo tempo ci si oppose così fervidamente dall'inserire nel trattato costitutivo dell'Unione Europea che essa è radicata nella cultura e civiltà cristiana. E' un'altra religione ed un altro dio che adesso ci viene chiesto di adorare. Un dio tremendo che lotta contro l'uomo, che lo fagocita, lo espelle dalla sua dimora, lo condanna all'oscurità della ragione. 
Un dio anacronistico ed antievolutivo. 
E' per questi motivi che falliremo. 
E spero di sbagliarmi.



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