domenica 6 maggio 2012

ELEZIONI IN EUROPA 2012: risultati in Grecia, Francia e Germania

I Giocatori - Caravaggio
Cominciamo con lo scrivere che Corradino Mineo, nella sua rubrica serale a RaiNews24, dichiarava 20 giorni addietro che la Russia si rendeva disponibile a pagare 1/3 del debito pubblico greco se il governo uscito dalle elezioni consentiva l'installazione di una base militare russa sul territorio ellenico.
La stessa Russia ha altresì deciso di tenersi per sè il grano prodotto, e vedremo quali effetti procurerà nell'area nordafricana, dove la produzione di cereali è in riduzione e determina, eh già, le instabilità politiche  dell'area mediterranea.
E sempre la Russia appare molto preoccupata dello scudo missilistico NATO che sembra voglia installarsi alle sue porte.
In Francia, con grande partecipazione di voto, vince al 52% Hollande, il quale si fionda nella piazza parigina a dire che non smantellerà lo stato sociale, che se sarà necessario inasprirà la tassazione, che si andrà in pensione a 60 anni... Insomma, Hollande rende felici tutti in Europa, persino gli opinionisti italiani affatto socialisti, ma interessati in primo luogo al fatto che la Cancelliera tedesca adesso risulta isolata (in compagnia di un Monti che finalmente era riuscito a rimettere in "posizione" europea l'Italia, dopo aver provato per 4 mesi a cambiarne le idee), ed in secondo luogo sopratutto perchè particolarmente interessati alle destinazioni che gli eurobond avranno. Eurobond che adesso risulterà difficile per la Germania impedire che vengano emessi. Resta da capire se saranno piazzati sul mercato globale ed acquistati anche da paesi stranieri (ed in tal caso saremmo rimessi ancor di più a destini prefigurati altrove), oppure acquistati dagli europei stessi attraverso l'immissione di liquidità monetaria nel sistema, più di quanto la BCE abbia già fatto. In quest'ultimo caso, nulla esclude che si finisca come il Giappone, con un debito sovrano del 230% del PIL ma quasi tutto posseduto dai giapponesi, obbligazioni statali giapponesi i cui rendimenti nominali sono di poco inferiori al 2% e quindi a rendimento reale dello 0% se non anche inferiore con l'attuale tasso d'inflazione del 2%. Ma l'immissione di bond europei e della necessaria nuova valuta potrebbero indebolire l'Euro nei cambi e negli scambi internazionali, e farci costare di più le materie prime e l'energia.  Francamente non credo che Hollande potrà mantenere le sue promesse. Piuttosto mi domando come farà a farle dimenticare. Forse dicendo nella piazza la frase "l'austerità non è una fatalità" sta già indicando come.
In Germania, intanto, si è votato in un piccolo land dove sembra non accada nulla, se non fosse che questi Pirati conservano una buona rappresentanza, ed i Verdi fagocitano la Linke ormai scomparsa. Più interessante risulta essere il dato di affluenza alle urne, calato del 13%, attestandosi al 60%. Sarà perchè stanno troppo bene per impegnarsi ad andare a votare preferendo invece fare una gita fuori porta, o perchè neanche le posizioni di destra dei liberali riescono a essere rappresentative delle istanze egoiste e populiste delle lobby finanziarie e industriali che tanto hanno solleticato l'umore di un popolo che adesso ha paura di perdere un primato in Europa da sempre agognato, o perchè non è ancora sorto un movimento politico anti-europeo che magari sorgerà adesso che si sentiranno veramente isolati?  
Infine la Grecia, dove il disastro è tale che viene da pensare che gli errori fin qui commessi nei confronti di questo popolo, ed i cui effetti sono i risultati elettorali greci di oggi , la dicono lunga sull'Europa & C.  dove vogliono arrivare. Non c'è, almeno sulla carta e dalle proiezioni, la possibilità di formare un governo pro-europeo.  Se ci sarà, i numeri saranno risicatissimi, con un'opposizione parlamentare fortemente anti-europea: le formazioni di estrema sinistra e di estrema destra vengono premiate, e l'affluenza di votanti è stata del 60%. L'aiuto alla formazione di un governo verrà da Hollande? Dalla stessa Germania che ha insediamenti produttivi sul territorio greco? Oppure dal resto del mondo? E poi, l'esperimento di questa produzione sociale massiccia di sottoproletariato a chi giova o ha giovato? 
A quest'ultima domanda forse una risposta più chiara ci sarà domani 7 maggio, quando conosceremo i risultati delle amministrative italiane. 

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