domenica 9 giugno 2013

Gli orfani sociali di Odessa

Charles Sprague Pearce - Momenti di pensosità, 1882
Ai margini dell'Europa, ad Odessa in Ukraina, 3.000 bambini vivono per strada. Provengono dallo stesso Paese, o dalla Bielorussia, dalla Moldavia, dalla Russia. E sono solo la punta dell'iceberg, ciò che non sfugge alle statistiche ufficiali di una città che in 30 anni ha quadruplicato la sua popolazione, oggi di 1.000.000 di abitanti.
Occupano case distrutte ed abbandonate, o si rifugiano nei sotterranei della città, negli opifici dismessi. Ogni giorno lottano per la sopravvivenza e per mangiare. Molto spesso sono alcolizzati e drogati. Se non riescono a trovare un lavoro di espedienti, sono costretti a rubare o a prostituirsi. Si ammalano di malattie infettive, si infestano di pidocchi e acari della scabbia. Non vanno a scuola, non sono di nessun interesse per le politiche sociali.
Come li definisce il fotografo Michal Novotny di Praga, le cui foto potete vedere cliccando qui, sono orfani sociali.

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