giovedì 13 dicembre 2012

Siamo tutti nell'acqua gelida, e chi comanda scappa


La statua di Zeus a Olimpia - stampa antica

Si informano i passeggeri che il programma ha subito una piccola variazione rispetto a quanto originariamente previsto nella brochure di viaggio.
Facciamo infatti una non prevista sosta; fate con tutto comodo tanto ci tratterremo un po’….
Per rendere migliore la vista della Montagna a fianco, invece di piegarvi voi, abbiamo appositamente piegato noi…la nave.
L’acqua che avvertite alle caviglie non è niente, e solo l’estensione alla intera nave dell’idromassaggio. Una nostra promozione
La luce che se ne va e viene è solo per rendere più affascinante la serata. Grazie di averci scelto.
Non cercate del Comandante, perchè, dopo aver fatto lo spettacolare personale inchino, ha purtroppo centrato un piccolo scoglietto imprevisto; che non doveva infatti trovarsi li da quello che risulta chiaramente sulle Carte nautiche di Cristoforo Colombo. Di sicuro deve avercelo messo qualche nemico personale del migliore comandante sul mercato del diporto. Dopo di chè è sceso prontamente per primo a terra, il nostro Comandante. Solo beninteso per senso innato del dovere.
Quanto al nostro Comandante, infatti, lo potrete trovare appena giunti a terra, che vi attende tutti presso il Bar del porticciolo dove Lui si è immediatamente recato, assieme a una buona parte anche degli Ufficiali di bordo, per potersi assicurare che, al vostro arrivo, …il cappuccino fosse ben caldo.
Adesso, con calma, in buon ordine, prendete uno per uno i <salvagente> che sono negli armadietti; si quelli con scritto <salvaitalia>; sono sgonfi? …allora…soffiateli a bocca,..e in acqua.


Tranquilli anche se adesso tutto tace, che ci siamo noi i Ragazzi e le ragazze di Bordo; si, ci siamo praticamente solo noi, con voi 60 milioni di italiani. Che gli altri, se la sono squagliata quasi tutti. Dopo aver visto i primi effetti dell’urto.

Con calma, scendete le murate, afferrate le corde e le scale di rete che trovate. Piano, piano…ecco ce la fate.
No, no, ma perchè volete adesso picchiare il comandante ed i suoi ufficiali; Niente Violenza, piano,…che ci siamo ormai quasi già a terra in salvo…. Quasi tutti….


Dite la verità, se non sembrava si raccontasse della Nave che il 12 gennaio di quest’anno si impiantava tragicamente al Giglio?


E invece è l’altrettanto doloroso quadro che racconta  della Nave Italia che si è impiantata ADESSO sullo scoglio della recessione lucidamente cercata mentre tutti i responsabili si squagliano.

 Perché appare al momento in questa condizione la nostra grande nave Italia?

Intanto dobbiamo fare una operazione verità tra tutti noi. Altrimenti, se non mettiamo ordine nel nostro recente passato, difficilmente potremo leggere il presente e tantomeno imboccare un future condiviso decente.

E per farlo, pare proprio che occorra partire dalla considerazione che siamo tutti noi italiane ed italiani, e non da oggi, all'interno dell’equivalente un golp solo apparentemente gelatinoso.
E il <golp> nostrano vellutato si è attuato sulla Legge elettorale: tolte le preferenze come ci hanno sapientemente indotto a fare ben condotti a questo mediaticamente, e bloccate  poi le liste elettorali nella loro composizione, il parlamentare ha cessato di essere collegato al suo territorio ed alle legittime esigenze prevalenti del proprio elettorato.
Da quel punto, si va in discesa. Nel senso di perdita della democrazia effettiva ed insediamento di un'Oligarchia chiusa. 
E le politiche economiche e sociali non tendono più ad essere quelle maggioritarie di una intera nazione ma quelle degli Oligarchi e dei loro alleati.

Vogliamo dircelo finalmente, ed esplicitamente? con questo sistema vigente, una decina di persone si sono impossessate di una intera nazione. La nostra, di nazione. 
Che non è più pertanto - e da allora - dell'elettorato, nel bene come nel male; ma di fatto oggi risulta di Bersani, Berlusconi, Casini, Napolitano, e un po' di frattaglie varie oltre Sel. Senza trascurare però troppo Grillo, che pare cresce proprio bene come aspirante erede di Oligarchi: chi non la pensa così, fuori dale palle. In fondo il maestro s’era già sentito rispondere all’equivalente invito <ma che fai, .....mi cacci?>
Poi certo anche loro, gli Oligarchi al potere,  devono darne conto agli interessi rappresentati.

Questi Oligarchi hanno i loro - non i nostri - deputati; e fanno pertanto le sole politiche degli interessi loro alleati. 
Lo stato economico e sociale della nazione ne è lo specchio puntuale: una banda ristretta che si spartisce una nazione.

Certo, non tutti gli oligarchi sono uguali: 

Bersani, ad esempio, appare più un amministratore delegato di un club di Ottimati che un Oligarca personale; ma siamo alle virgole di differenziazione.

La Stampa, risulta in tutto degna di questa <dittatura> italiana: metà è dell'Oligarca settentrionale; due terzi residui la controlla il Club degli Ottimati; un terzo ciondola qui e là dentro però il Regime gommoso attuale. Lo sanno infatti bene loro chi comanda, e se ne fregano dei territori e dell'elettore perché sanno bene che non ha alcun potere reale.

Bersani, almeno a parere di chi scrive, porta la grande responsabilità di avere persino minacciato la crisi di governo se, nel momento <magico> capitato, fosse andato avanti la reintroduzione delle preferenze col proporzionale e con quella infamia del premio da alzare almeno al 42% per cento. In quel momento si poteva fare, e si sarebbe così evitato anche il Berlusconi di oggi. Ma l'Amministratore delegato del club aveva pare un sogno tutto personale: fare da grande il presidente del Consiglio. A questo risulta avere sacrificato la nazione ed i suoi veri interessi collettivi. E per fare cosa? per finire battuto come Occhetto, o arrivare a un governicchio alla Prodi che si arrende dopo un anno...

La preferenza porta corruzione
folli bugiardi, la preferenza non porta né bene né male, ma rispecchia soltanto l'elettorato. Come se i Fiorito e Lusi li avesse generati la preferenza, e non il folle uso discrezionale dei denari pubblici confiscati dai partiti degli attuali Oligarchi nazionali. Fiorito e Lusi, e qualcun altro degli emersi, nella cruda sostanza risultano solo essersi presi il notorio <aggio> percentuale per il loro disturbo: e lo sapevano bene di certo gli Oligarchi, e facciano il favore di tacere col chi l’avrebbe mai pensato; fa infatti più impression vedere che un partito già estintosi come la Margherita si sia fagocitato ugualmente qualche centinaio di milioni di euro di finanziamento pubblico alla politica, che non Lusi che si è forse autoringraziato. Del servizio dedito prestato?

Oligarchi nazionali i quali risultano avere solo attuato la regola: al centro Comando io, in cambio alla periferia fai quel che ti pare.
Ed in fondo fu proprio quella la degenerazione gemella che perdette il partito socialista di Craxi. A opinione quantomeno di chi lo lasciò nel pieno splendore del Capo, dopo essersi sentito anche rispondere in Direzione, dove come amministratore si era recato dal Responsabile degli Enti locali, che si, forse la periferia era anche troppo vivace come comprendeva bene, ma occorreva avere pazienza e comprensione….
E del resto, vogliamo infatti oggi forse raccontarci che un presidente del consiglio precedente all’attuale non avesse mai nemmeno immaginato che la malavita organizzata nazionale gli stesse infestando anche la Lombardia? E un ex ministro dell’Interno si deve forse sentire dire da Bossi, non c’aveva mai fatto neanche sospettare che tipo avesse in mano la nostra tesoreria di partito?

Poi, sicuro, la preferenza porta l’inquinamento: Magari più o meno come l’inquinamento dell’Ilva sopravvenuto anche senza bisogno della preferenza. L'inquinamento...I voti siciliani al Sindaco di Palermo Orlando, o a Crocetta, sono profumati, ma se vanno ad altri sono mafiosi. Ma la Mafia appare essere al potere, in Italia, altro che la Sicilia...

Ed appare sconfortante osservare che la Chiesa formale appaia dentro questa partita attuale di potere: pare che siamo finiti anche qui nel post papa Giovanni e Montini e torniamo a Pio IX? Ma che mai altrimenti ci potrebbe oggi fare un leader sindacale, delle autorevoli Associazioni cristiane, dentro <l’Agenda> di Monti rivelatasi priva di ossigeno per qualsivolglia lecita istanza equa sociale?

Sapete su cosa mi trovo a volte a riflettere? che la Democrazia italiana, pur con tutte le loro pecche e carenze e differenza, sembra quasi come se fosse nel solo Dna degli sterminati: liberali, repubblicani, socialdemocratici, socialisti. I post che regnano oggi anche nei diversi loro scismi, si rifanno evidentemente a culture che la democrazia non l'hanno mai pensata. E messi alla prova, si vede bene come l'hanno ridotta. La nostra di Democrazia italiana attuale.

Ma il sistema i voti comunque li prendeva: si anche Mussolini, prima che perdesse la guerra li prendeva. Perché i nostri lo compravano il consenso, spartendo un po' di debito anche con tutti noi. E se vogliamo essere sinceri, è in fondo solo questo che ci ha fatto abbozzare per così tanto tempo: è un regime, anche abbastanza disgustoso, ma in fondo ci lascia campare… 
Monti ha spezzato l’incanto: chiede solo e senza dare mai niente. Il regime è finito per scioglimento della sua stessa ragione sociale, ma non se ne vuole ancora andare.

Quando si è insediato questo regime? 
A lume di profano, quando si è reso opportuno – e per inciso opportuno rimane anche il restarci ma solo da popolo sovrano – entrare in euro.

Allora, alla nostra classe economica e finanziaria dominante si è proposto un grande bivio: Riformare dale fondamenta la nazione e le sue istituzioni per rimanere concorrenti anche senza protezioni, o rifarsi un orticello in casa su cui vivere di rendita parassita nonostante l’euro.
La scelta che avvenne, è tuttora sotto i nostri occhi.

E per attuarla serviva smantellare il Sistema elettorale; in modo che la maggioranza vera non potesse più reagire.

Quale scelta?
Fissare il cambio Lira/Euro così da importare una inflazione interna selvaggia conseguente. E questo avvenne: Lira/Euro = 2/1
Svalutazione pressochè immediata, e conseguente, dell’euro interno intorno al 50%.
Effetto naturale ancora conseguente interno: 
tutti i redditi fissi nazionali svalutati allo stesso modo. Quindi, costo del Lavoro nei fatti dimezzato.
Stipendio di prima dell’euro £ 2.000.000; nominale dopo l’Euro 1.000 €; valore effettivo attuale di potere d’acquisto interno 7/800.000 equivalente delle vecchie lire.
Forse anche eccessivo il valore di potere d’acquisto attuale qui detto
perché in Lire stavamo all’acquisto di un giornale a circa 300 lire; oggi lo paghiamo 1,20 € mediamente = 2.400 vecchie lire. E, tanto per dire, il pane più normale sta oggi a € 1,20 circa al kilo, che restano pur sempre 2.400 delle vecchie lire…

Su questa manovra risultata taciuta da tutti - sindacati sorprendentemente inclusi - i Privilegiati ed i loro capibastone ci son vissuti circa quindici anni, con una capacità di concorrenza residuale interamente offerta, ma senza avvertirli, dai derubati. I prestatori di Lavoro. E i pensionati.
E questa gestione di una nazione derubata risulta venire affidata ad Oligarchi tenuti al riparo da elezioni intanto private del potere effettivo dei voti.

Ma i furti, anche quelli collettivi impuniti, hanno pur sempre un costo
Così, una nazione trovatasi pesantemente impoverita nei suoi redditi privati, cessò di crescere. Ed ebbe inizio la ininterrotta stagnazione nazionale. Vale a dire pil in altalena sopra e sotto lo zero ininterrottamente per quasi quindici anni.
E poichè poche cose sono dannose entro una nazione come la miseria tendenziale della maggioranza della sua popolazione, finirono per venirne sempre più contagiati anche i redditi d’impresa medio piccola e delle professioni. Perchè se hai sempre meno clienti, a chi li vendi i tuoi beni e servizi interni?

Durante l’ultimo anno di governo Berlusconi si prende però atto che questa rendita da prodi si è esaurita.

Siamo così tornati al dunque: e i signori attuali del Paese si ritrovano al medesimo bivio di inizi anni 90 del secolo scorso:
che si fa, per recuperare una concorrenzialità nazionale oramai di nuovo esauritasi? Lasciamo riformare da cima a fondo almeno adesso la nazione intera, e restituiamo ossigeno al Lavoro di chi lo presta e di chi lo offre, oppure…Monti?

E fu Monti, e la Ue, anche se ci ha trovato troppo compiacenti, c’entra alla fine assai poco sulla replica di scelta sciagurata tutta reazionaria nazionale. Perchè Trichet, che nella Bce si riempì di Bot per aiutarci appena l’anno scorso, non pare ci chiese affatto di vendergli la nazione in cambio.

E dunque, perchè Monti?
Pare si possa oggi ragionevolmente ritenere, perchè facesse il bis, della demolizione del Costo del Lavoro interno come folle scelta di recupero della concorrenzialità nostra verso l’esterno.

Prevenzione? 
Affatto. Questa direzione indicano infatti tutti i provvedimenti presi dal governo Monti sin dal suo insediamento. Che oltre a tante chiacchiere e misure senza veri effetti reali, lanciava lucidamente la nazione verso una inflazione a due cifre.

Alla fine della corsa, senza interventi correttivi immediati, ci troveremo infatti con un costo del lavoro interno (cioè stipendi), decurtato di un nuovo presumibile ulteriore 30% in tre o quattro anni.
A questo risulta infatti già portare l’inflazione nazionale attuale a fronte dei salari bloccati quando già non decurtati proprio dal governo di Monti. Redditi che però non consentirebbero più la sopravvivenza…

Ma Monti pare doveva accontentare anche la parte più reazionaria della attuale Ue che l’aveva caldeggiato premier lassù dove si puote…: dunque, intervento <alla greca> sul debito pubblico italiano: 
tasse su tasse, demolizione del potere d’acquisto delle pensioni, sforbiciate da orrenda incostituzionalità a mirate specifiche retribuzioni settoriali.
Quanto alle pensioni normali, quì risulta che si raggiunge il massimo dell’efferatezza del regime attuale: 
perchè risulta così avviato, che piaccia o non piaccia di sentirselo dire, l'equivalente del genocidio di larga parte della popolazione italiana attuale. In prevalenza anziana. Presto in prevalenza vecchia. Presto in prevalenza destinata a scoprirsi divenuta del tutto indigente e senza capacità di autosostentamento. E con la stessa casetta di riparo attuale messa a rischio, perchè con redditi esanimi, Imu per Imu, prima o poi, sarà….anche essa dell’Esattore.

Perchè la prevalenza della nostra popolazione italiana è già oggi largamente di anziani. L’Italia di oggi è infatti a saldo nascite negative: siamo infatti uno dei paesi con natalità più bassa del mondo.
Perchè questa gestione nazionale canaglia, durante il suo regime, ha di fatto reso anche impossibile, nei fatti, alla donna italiana di poter avere figli. Demolendole redditi, lavoro, e servizi per i figli incessantemente, senza remissione, nell’arco di un ventennio.
E che problema c’è se non nascono più figlie e figli italiani? Cambiamo etnia, con qualche decina di milioni di immigrati…l’abbiamo del resto già fatto con Roma, estinguendone prima i Romani per fame e malattie….

Per inciso, questa aggressione alla Donna italiana, ed alla sua maternità sostenibile eventuale, risultano aver attuato nei fatti, la più colossale controriforma ai danni dei diritti della Donna italiana. Perchè tutti i suoi diritti erano fondati su Lavoro anche per lei e reddito personale potenzialmente pari. Ma i nostri Oligarchi le hanno nei fatti intimato, zitti zitti, alla prevalenza della Donna italiana attuale: a casa, a farti mantenere da chi lo voglia fare.

Del resto, cosa altro poteva avvenire, nei confronti della Donna, all’interno di questa Ue attuale apparsa incanaglita, che ha consentito infatti la deportazione coatta di centinaia di migliaia di sue giovani Donne dell’Est da immettere da schiave sul mercato pubblico della carne umana in Ovest? Questa, quando qualcuno se ne vorrà occupare, risulterà infatti la pagina più infame di una Aristocrazia monetaria che risulta aver venduto la sua stessa popolazione più giovane ed inerme per ricavarne Capitali. In Euro, evidentemente. Ci mancherebbe.
E i nostri piangina nazionali variopinti intanto, da allora ad oggi, per ventanni a romperci col disco rotto quanto falso: 
ci preoccupa la condizione della Donna che lavora ed eventualmente Donna Madre. E’ rimasto un Nobel per le facce di Bronzo? no, c’era solo quello per la pace? delle Donne schiave Ue vendute per decenni al pubblico incanto anche in Italia?

E, comunque, dopo questa cura del risanatore Monti, il debito pubblico italiano, come sta? 
1995 miliardi di euro, più o meno oggi; dopo un anno di <salvaitalia> durante il quale non risulta si è mai fermata la crescita del debito pubblico italiano.
Se Monti non è sfortunato a uscire troppo presto, passerà dritto sui libri di storia col suo governo come mister 2000 miliardi di debito pubblico italiano.
Più o meno ce la dovrebbe fare come autoregalo di Natale, visto il trend annuale.
E questa personale citazione non gliela toglierà così nessuno, neanche nel 3012.
Che se poi dovesse mancargli qualche giorno in carica per far suo questo risultato planetario, niente paura;
possiamo sempre tirar fuori da <sotto il tappeto> quei 70/80 miliardi di debiti fornitori mai pare conteggiati nel debito pubblico totale nazionale neanche col governo Monti. Così facciamo 2050 di miliardi, da domani, di Debito pubblico totale  e andiamo sul sicuro. Per il tagliando storico. 

E il rapport debito pil come si trova? 
Felicemente lanciato verso il 130% dai risanatori. Siamo infatti già al 128% mentre farfugliamo di risanamento vigliacco. Tanto che probabilmente, senza cambiare radicalmente rotta economica nazionale, all’inizio già del nuovo anno appiopperanno alla nazione una altra manovra da almeno 20/30 miliardi di euro di tagli. 
E che cosa mai ancora taglieranno dopo aver già raso al suolo anche la Scuola? Non l’indovinate? Eppure ci è stato appena detto da Monti stesso: Il costo della Sanità non appare più compatibile…. Più chiaro di così.

Anziani senza redditi, senza tutele, presto anche dunque senza Sanità. In un triennio, a questo modo, si reduce di un terzo le bocche italiane da sfamare. UNA STRAGE. Di esseri umani italiani. Appare quello che ci si prepara, senza una vigorosa tempestiva reazione.

Bella prospettiva, vero? 
Pensiamoci bene, prima di alzare le spalle; quelli che spediranno al creatore anzi tempo, siamo noi, sono io, siete anche voi, uomini e donne anziani italiani. Quelli che affameranno, sono i nostri figli e figlie e nipoti italiani normali.

E perchè mai la Ue avrebbe interesse a distruggere nazioni membre, Grecia, Italia, e forse Spagna?
Facciamo una plausibile congettura da banchieri? Tanto per congetturare. A solo filo di logica attuale.

Se tu non ti riformi, nazione membro, non sarai mai in grado di pagare il tuo debito pubblico e che continuerebbe anche intanto a crescere. E in questo caso, fallendo come Stato membro, affondi anche il mio euro. Dunque, pare evidente che io, Stato benestante, saro costretto a farmi di fatto pagatore del tuo debito nazionale per salvare il mio euro ed i miei affari nazionali.
Ma mica sono scemo a pagarti il tuo debito nazionale in cambio di niente.
Allora intanto demolisci, al tuo interno tutto quello che fa di una nazione civile, affama anche pure la tua stessa gente.
Avvitato così in una recessione senza fine, appare evidente che ti si scatenerà all’interno un’inflazione selvaggia di rimbalzo. Per questa via ci ritroveremo, entro qualche anno, con il tuo debito svalutato largamente nel suo valore reale di euro interno. E se intanto altri si saranno presi accortamente larga parte dei tuoi migliori beni interni nazionali, perchè non potrai mai pareggiare in recessione, quando ti dovrò finanziare i rimborsi del tuo debito stesso, mi ritroverò a farci, dall’insieme, un grande affare.
Ci siamo andati vicini all’unica plausibile spiegazione di una condotta unitaria altrimenti apparsa semplicemente demenziale?
In fondo è quasi più tranquillizzante dover pensare che sia solo criminosa la attuale politica economico finanziaria interna Ue.

E qui emerge una altra leggenda metropolitana
Monti sarebbe stato un <inadeguato> capo del governo e non del tutto consapevole di quello che andava a fare, e a provocare per così dire <inavvertitamente>,  con molti dei suoi stessi provvedimenti.

Facciamo chiarezza allora anche su questo? Monti, è un sofisticato tecnico. MOLTO CAPACE. Ed ha fatto esattamente quello che voleva ottenere e quanto gli veniva chiesto dalla sopravvivenza del regime attuale rivelatasi incapace di padroneggiare il debito italiano attuale. E fatto soprattutto quanto chiesto dalla Ue attuale.

Perchè quel signore che adesso ci squaderna i Danni di Monti, è scappato letteralmente da capo del governo, pur senza mai venire sfiduciato, e ponendosi per oltre un anno mansueto e disponibile al servizio dello stesso Monti.
Quel signore che ha appena cessato di smacchiare leopardi, ha votato e fatto votare tutti i provvedimenti di Monti, inclusi gli esodati resi senza pensioni e salari e i tagli feroci ai pensionati. Ed a molti salari.
Quel signore che di Cognome fa Casini ha votato e vota tutti i provvedimenti di Monti, e ministri di Monti bazzicano abitualmente la sua corte senza voti per un Monti bis, ter, per sempre.

Già, gli esodati; hanno il coraggio anche di dire che gli erano sfuggiti. Sfuggiti,… 300.000 poveri cristiani italiani giustiziati… da Monti al governo, ma anche di più dal Pd, dal Pdl, dall’Udc che ha fornito i voti parlamentari necessari per l’esecuzione.
Monti è stato, e resta tuttora il loro capo del governo, sia che strillini, si defilino, o applaudano impassibili ancora adesso.


E perchè hanno insediato Monti, tutti assieme Berlusconi, Bersani, Casini? Perchè, dopo averli sperperati tutti, erano rimasti senza soldi pubblici. I nostri di soldi.
Ed hanno fatto, e continuano a fare le consapevoli politiche di questi ultimi decenni: scardinare una intera nazione. Per servire solamente gli interessi reazionari che li hanno insediati.

E così, ci ritroviamo tutti noi italiane ed italiani, già in Grecia. Nell’infelice paese membro Ue messo cinicamente in ginocchio dai suoi stessi patner. Per sottrargli tutto quello che compone una nazione. Sei anni tenuta in Recessione, la amica Grecia Ue, senza imporre una sola riforma che faccia sviluppo, Lavoro, ed equità. Povera Grecia, poveri noi che le andiamo al seguito…

Vi ricordate appunto un anno fa? Tutti in cattedra unanimi, notabili, stampa, e Ue:
Votare, e che lusso sarebbe; dobbiamo risanare, mettere al sicuro i conti pubblici; e poi, votare persino d’inverno..e quando mai…
E un capo dello Stato che se non fosse vietato ascoltarlo anche quando ordina una pizza, ci sarebbe da mandarlo in mondovisione per le frottole che risulta averci raccontato ininterrottamente circa un anno giusto fa per rifiutare, allora, il voto anticipato. Adesso no, vero, va bene la condizione della nazione, e va bene anche la stagione. 
Per fuggire a rompicollo anche a nuoto dalla Nave che avete fatto incagliare?

E infatti, appena un anno dopo, vanno adesso, nello stesso mese in cui le avevano prima impedite, alle elezioni a rompicollo per un combinato d'interessi tutti e solo loro: 
Berlusconi, o riemerge adesso, o non riemerge più, tanto più se intanto perde anche Lazio e Lombardia;
Bersani spera forse di capitalizzare l'effetto di un mese e mezzo a reti unificate e di far prima che incomincino ad andarsene parte dei sostenitori già di Renzi che non sono post di niente.
Casini, devono forse avergli detto che è del tutto inutile che continui a cercare ancora voti;
Monti ha fretta, perché crolla più velocemente di Berlusconi nei consensi; sa anche che ad anno nuovo lo attenderebbe, per le scelte che ha attuato, o una manovra aggiuntiva di 30/40 miliardi di ancora tasse e tagli; o la richiesta del Fondo Salva Stati consegnando in cambio la nazione;
Napolitano, forse ha fretta di sistemare ancora un po di cose...prima di fare il pensionato? 
E gli interessi serviti hanno timore che s'affacci il nuovo della Ricostruzione nazionale. E che gli tolga il potere attuale. 
Dunque, via al voto di corsa che un anno fa non si poteva fare.

Ma ne verrà, se le cose restano uguali, un governicchio scalcagnato bombardato dalla finanza spread; 
guardiamo del resto che programmino finanziario ci attende: <<da stamattina a fine febbraio il Tesoro deve rimborsare, piazzando nuovi titoli agli investitori, 52 miliardi di Btp e Ctz e 89 miliardi di Bot a breve scadenza. (…)>> (fonte- Corriere della Sera del 10 dicembre di Federico Fubini)
 140 miliardi, complessivi, di potenziali proiettili spread a chi si volesse divertire a farlo salire sull’ascensore il costo del debito italiano: la stessa mistura che ha fatto fuggire già Berlusconi dal governo; e ci credo che se la danno di nuovo tutti a gambe adesso assieme verso le elezioni.   Con la politica recessive in corso non c’è scampo: non finiremo mai di pagare…..

E 100 punti di spread valgono circa 3000 miliardi di euro: quanto l’Imu sulla prima casa. Stato nazionale risultato in mano alla Oligarchia…  e in cambio di niente, che non sia la sopravvivenza della Casta vigente.

E comunque, in un anno, poco più, appare plausibile che, chiunque vinca, ci riporterà di nuovo a votare. Come in Grecia, anche qui? Vi ricordate la Grecia? Un Salvatore con patente che viene dalla loro banca centrale e dalla Ue: voto, affondato; rivoto quasi immediato…

E da noi?
Vince Bersani? non ci scommetterei, perché l'altro è un <mago> nell'offrire qualsiasi cosa a chi voglia fare alleare. E Grillo, pare proprio il candidato naturale, per l'adescamento eventuale. Come programma di <strilli> non appare così grande la distanza reale.

Tutto perso allora, alla fine di questa chiacchierata un po' troppo lunga e che comunque non è affatto anti Ue, ma eventualmente contro la politica disastrosa Ue anche attuale?

Non pare; questo autunno italiano che non vuole andare anche esso a Primavera nel Mediterraneo, temo che finirà disarcionato dal coalizzarsi degli interessi esterni al fine convergenti a toglierselo di mezzo. Come nell'altro lato del Mediterraneo. 
Solo che poi, ricostruire, sarà sempre più duro e complicato che non ora, quando cambiare marcia sarebbe ancora quasi una passeggiata.

A meno che. A meno che, il Fato, che beffa in genere gli umani, non abbia già rovesciato la clessidra di tempo scaduto agli Oligarchi nostrani. Lo spero soprattutto per i nostri Ragazzi e Ragazze, anche miei; che questa nazione rubata non si meritano gli venga appioppata. 
E si resta al pezzo, ad attendere il semaforo verde per il cambio. Perché verrà, ma non è chiaro il quando. E comunque non sarà temo in ogni caso una passeggiata pensionare la allegra <combriccola> che si spartisce ancora la nazione.

E arrivo a questa conclusione facendone anche una occasione di scuse, come infatti annnotato anche nel blog di Movimento popolare del lavoro, per non aver saputo sinora <bucare> la barriera mediatica o comunque per non aver saputo almeno per ora accendere od incontrare un interesse sufficiente a dare autonomia di auto propagazione ad una proposta gestionale socio economica e politica interamente nuova.
Perché le scuse? 
perché se in democrazia qualcosa non accade, la colpa non è mai della collettività ma casomai di chi la propone.


2 commenti:

kthrcds ha detto...

Il Silvio nazionale ha compiuto l'ennesima svolta a U: si è rimangiato tutto quello che ha detto negli ultimi due tre giorni, ha proposto a Monti di entrare a far parte dell'area moderata di cui si sente erroneamente ancora il rappresentante, e lo candida alle prossime elezioni. Spassoso il titolo del Giornale di ieri che come di consueto tenta di ribaltare la realtà: “Silvio stana Monti”, mentre in realtà Silvio si è stanato da solo esponendosi al pubblico ludibrio su scala planetaria. Ma uno che va in giro pettinato come Big Jim e truccato come Gloria Swanson nel “Viale del tramonto”, non bada certo a queste bazzecole.
Insomma il nostro venditore di pentole, tenta di restare a galla aggrappandosi al salvagente Monti, per tirarla in lungo. Senonché Monti è un salvagente di piombo, e B., le cui facoltà mentali, peraltro già scarse, lo hanno abbandonato definitivamente da un bel pezzo, non ha compreso che la sua stagione è definitivamente tramontata, e che la sua proposta finirà inevitabilmente nella spazzatura della storia recente d'Italia.
L'unico aspetto poco chiaro di questo burlesque interminabile è se il nostro caro leader si rende conto di essere manovrato per recitare il ruolo dello spaventapasseri, oppure se ne è consapevole e ha ottenuto qualcosa in cambio, come la garanzia di evitare condanne nei processi in corso, o che non gli vengano tosati i titoli Mediaset. Ma per gli italiani in fondo non ha molta importanza.
Mentre il Pdl si scioglie come lo zucchero nel caffè, Grillo deraglia nel peronismo all'amatriciana, e il M5S diventa sempre più simile agli orrendi mobili dell'ikea; quelli che dopo che hai sudato come un mulo per montarli, ti chiedi perché lo hai fatto.

Dal canto suo, Napolitano non va oltre la solita trita retorica: “La crisi non è ancora dietro le nostre spalle ma abbiamo superato la sua fase più acuta e individuato la strada per uscirne”.

Ricorderemo amaramente queste parole quando, a partire dal gennaio dell'anno prossimo, diverranno operativi Fiscal compact, Six pack, e gli altri meccanismi automatici imposti dall'Ue, che avranno come unica conseguenza certa l'ulteriore e insostenibile impoverimento di vaste fasce di popolazione, unitamente al dissesto dei conti pubblici a causa della drastica flessione del Pil, conseguenza del crollo della domanda interna.
Ma niente paura. Anche la Germania sta scivolando in recessione. Merkel lo sa, e sta navigando a vista nel tentativo di arrivare indenne alle elezioni di settembre. Ma non è detto né che le vinca, né che l'EZ non esploda prima.
Nel rapporto di novembre dell'Indipendent Annual Growth Survey 2013 pubblicato dalla Commissione europea, in cui si esamina la crescita economica annuale dell'Ue, c'è un'appendice dedicata alla Germania dall'eloquente titolo “I nodi vengono al pettine”, in cui si prevede un peggioramento dell'economia tedesca per il 2013.
Il rapporto suggerisce inoltre di ritardare il consolidamento fiscale secondo quanto previsto dalle norme di bilancio dell'UE, e constata che le politiche di austerità fin qui perseguite in Italia e negli altri Paesi mediterranei sono controproducenti e concorrono ad aggravare la crisi, anziché risolverla.
La sostenibilità dei debiti pubblici, si legge nel rapporto, “è uno scopo da perseguire in più anni, rispetto invece all'urgenza attuale di rimediare alla chiusura delle fabbriche e alla disoccupazione”, che sta facendo precipitare il Pil in Spagna, Grecia, Portogallo e Italia.

Il peggioramento dell'economia tedesca è già in atto: nel dicembre 2011 la produzione industriale tedesca ha registrato un calo mensile del 2,9% mentre gli analisti indicavano una contrazione più contenuta pari allo 0,2%. Ed è solo l'inizio: la settimana scorsa si è registrato un -2,9% nel consumo al dettaglio.

kthrcds ha detto...

(segue)
L'austerità imposta dall'Ue ha messo in difficoltà i pesi europei mediterranei, che sono importatori di beni tedeschi. Di conseguenza l'export tedesco verso di essi è calato, originando il peggioramento di cui sopra.
Ergo, tra poco anche Angie dovrà fare i “compiti a casa”.
Comunque sia, per l'EZ il conto alla rovescia è iniziato.
Di ciò non sembra rendersi conto Bersani, il quale non riesce ad andare oltre i soliti abusati luoghi comuni.
“Berlusconi non vincerà” dice il leader del Pd. E grazie, i collaboratori più astuti di B. spronano il loro ex nume tutelare a ridiscendere in campo, sapendo che se lo facesse sarebbe sbranato dai suoi elettori delusi da 17 anni di prese per i fondelli. Così se lo toglierebbero dai piedi e potrebbero ambire alla leadership di quel che resta del centrodestra.
A B. e a Maroni è consentito di fingere il rilancio dei rispettivi partiti e di proporre le loro candidature perché sono utili a distrarre e spaventare la popolazione, per condurla là dove il potere vuole. Dopodiché dovranno trovarsi entrambi un altro lavoro.

Grazie all'Ue, e a Monti che ne esegue zelantemente gli ordini, gli italiani si stanno impoverendo ogni giorno di più, e i servizi pubblici, a partire da quello sanitario, si stanno progressivamente ridimensionando, mentre si allunga la lista degli ospedali che chiudono.
E mentre l'Italia stretta nella morsa del “più Europa” sprofonda nella povertà, Bersani annuncia soddisfatto che quando sarà al governo manterrà la linea del “rigore”, e rivendica che il Pd è “il partito più europeista d'Italia”. Così, quando tra pochi mesi gli italiani avranno finalmente compreso che “più Europa" significa essere più poveri, sapranno con chi prendersela.
L'esito delle prossime elezioni è scontato: Trio ABC al governo, M5S nel ruolo dell'opposizione virtuale – basta guardare i video dei grillini che girano su youtube per rendersi conto che il M5S è una sòla -, Monti al Quirinale, e qualche milione di famiglie allo sbando, e poi chissà...

A questo punto resta solo il Movimento arancione di De Magistris, che indubbiamente è una persona seria, ed è disposto ad assumersi le proprie responsabilità. Ma poiché l'esito delle prossime elezioni è già stato deciso, è meglio non illudersi.