lunedì 12 novembre 2012

LA RISORSA


N.O.I. siamo molto attenti a quello che accade nel panorama politico italiano. Lo siamo stati nei confronti del MoVimento 5 Stelle messo a punto dalla ditta Grillo-Casaleggio, così come lo siamo stati del Nuovo Soggetto Politico poi diventato ALBA (ma della quale si sono perse le tracce nello scenario crepuscolare generale).  Così come lo siamo ancora, per la partecipazione attiva a questo blog, del Movimento Popolare del Lavoro promosso da Mario Staffaroni. Infine, siamo stati attenti anche all'iniziativa di Oscar Giannino Fermare il Declino. Potete trovare traccia di tutto nella etichetta "politica". Non possiamo che esserlo ancora per l'iniziativa messa in piedi da Gianpiero Samorì Moderati Italiani in Rivoluzione. 





Moderati Italiani in Rivoluzione” , fondata e presieduta dall’avv. Gianpiero Samorì, si presenterà ufficialmente a livello nazionale in terra di Siena e più precisamente sabato 17 e domenica 18 al PalaMontePaschi di Chianciano Terme.  A darne conferma è il referente relazioni esterne del MIR e coordinatore regionale della Toscana, Alessio Berni.
“Sarà il momento in cui si presenterà il nuovo progetto politico - precisa Berni -, pronto ad accogliere le varie aggregazioni della società civile e tutta quell'area dei moderati che oggi più che mai stentano a trovare riferimenti credibili. Si illustreranno progetti e percorsi necessari a condurre l’Italia fuori dal guado, guardando in maniera costruttiva verso un futuro che offra garanzie e sviluppo. In quella circostanza ci sarà spazio per un confronto pubblico tra il prof. avv. Samorì, presidente e fondatore dei “Moderati Italiani in Rivoluzione” e nuovi rappresentanti politici, tra i quali anche il giornalista -politologo-economista Oscar Giannino, che ha confermato l’invito alla partecipazione. Un appuntamento importante e significativo, che segnerà in maniera rappresentativa il nuovo scenario, che si va configurando in vista delle prossime elezioni politiche del 2013”
Nel sito del MIR (clicca qui per il link) è possibile, in forma video, prendere comprensione del programma politico della neo-formazione politica, e della sua candidatura alle primarie del PDL (che immaginiamo siano state indette principalmente per veicolare il passaggio del testimone a Samorì del partito di Berlusconi, dato che il professore non ha mai fatto pubblicamente politica, e fondare un nuovo partito e costruirci intorno del consenso è un'operazione difficile e che richiede anni di lavoro se non si possiedono gli strumenti e le risorse adeguate. Avendo già lavorato dietro le quinte del PDL, è giocoforza che Berlusconi non consenta a chicchessia di prendersi la sua creatura politica. Fondare un'associazione e lanciare un'OPA sul PDL attraverso le primarie  è un'operazione più scaltra).

Sul sito Blitz Quotidiano scrivono di Samorì:

Sul sito del Mir c’è il suo curriculum, dal quale apprendiamo che dal 1981 è entrato all’Università di Bologna dove è docente di diritto processuale civile. Ma sul sito dell’ateneo bolognese, www.giuri.unibo.it, non se ne trovano tracce né digitando il suo nome sul motore di ricerca né andando sulla materia specifica.
Samorì vanta anche una cattedra di Diritto Fallimentare, dal 1987, all’Università di Urbino. Cattedra che invece è confermata dal sito www.uniurb.it, dove alla voce “Samorì Gian Piero” troviamo corsi di studio in Diritto Commerciale e Diritto dell’Arbitrato.
Università a parte, ha un aereo personale e uno yacht da 5 milioni di euro. Vanta una disponibilità economica rara di questi tempi in Italia: “Ho un reddito di circa 3 milioni di euro l’anno e, avendo un tax rate del 55 per cento, ho pagato circa 1,5 milioni di imposte”, ha dichiarato a Libero. Ha una holding, Modena Capitale spa, che fra le tante partecipazioni ha una quota anche in Mediobanca e nel gruppo editorialeMonti Riffeser (Il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino). Ha una tv e un giornale,Modena Qui. È stato per 8 anni presidente della Banca di Modena, poi ha fondato Banca Modenese. Sempre tramite la sua holding è quotato al 4,9% in Banca Tercas. Il governoAndreotti gli affidò, nel 1990. l’incarico di commissario risanatore del Consorzio lattiero caseario italiano, del quale poi è rimasto presidente fino al 2000.
 A Libero ha dichiarato anche che i pm non potrebbero mai saltargli addosso perché “non ho mai commesso un reato in vita mia”. Ma l’ultimo suo tentativo di scalare una roccaforte della finanza “rossa” come la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Bper per gli addetti ai lavori, è finita con un’indagine a suo carico aperta il 4 dicembre 2011 dalla procura di Bologna per “presunto accesso abusivo a sistemi informatici e furto di dati sensibili”.

Politicamente ha militato fino al 1986 nella Dc, nella corrente “Forze Nuove” di Carlo Donat Cattin. Ora lo accreditano come vicino a Marcello Dell’Utri, del quale è stato il vice nei Circoli del Buongoverno, articolazione sul territorio della primissima Forza Italia. È amico di Emilio Fede e Vittorio Sgarbi. Nel Pdl ha come referenti Denis Verdini a Roma e Carlo Giovanardi in Emilia Romagna.
 "Abbiamo più di centomila iscritti e sedi in tutte le regioni, munite di personale di segreteria, telefoni, fax. La sede nazionale è a Roma e stiamo ultimando le location in Liguria e in Sardegna”, ha detto a Libero. Poi, alla domanda di Barbara Romano: “Raccontano che sia stato Denis Verdini a portarla a Palazzo Grazioli”, risponde: “Ma no, io non ho neanche un’amicizia con Berlusconi. L’ho incontrato al massimo un paio di volte”.
Cosa del resto confermata da Berlusconi, che, come riporta il Corriere della Sera ha detto di “di aver incontrato una sola volta un certo signor Samorì”. Forse allora il 10 ottobre scorso Marco Bucciantini dell’Unità aveva frainteso le sue parole quando ha riportato questo virgolettato: “Con Silvio mi incontro tutte le settimane”. Samorì aveva detto anche che il Mir, la sua “associazione culturale”, aveva “già 50 mila iscritti e sedi in tutti i capoluoghi di regione”. Iscritti che risultavano 40 mila in un ritratto di Samorì fatto da Libero l’8 novembre.
Meno spazio a dubbi lo lascia il suo programma, “l’opposto dell’agenda Monti, che ha messo in ginocchio il ceto medio”: prendere 250 miliardi di euro dalle riserve auree e non della Banca d’Italia e dalle fondazioni bancarie per abbattere il debito pubblico, patrimoniale sulle “persone molto ricche” e vendita di “una piccola parte del patrimonio dello Stato”. Allo stesso tempo una riduzione delle tasse, anche per i redditi più alti.
A Repubblica ha dichiarato: “Io sono nato e cresciuto molto povero. Ho avuto tanto dalla vita. Adesso ritengo sia giunto il momento di fare qualcosa per il mio Paese. Nell’area moderata, certo. Ma sono un moderato stanco, che sogna la rivoluzione.

Per coloro che se lo fossero perso in streaming sul programma In Onda de La7, clicca qui per vederne una sintesi. Altrimenti qui dall'ora 01.15 minuti circa (appena dopo la pubblicità) per vederne in 15 minuti circa la partecipazione di Samorì al programma In Onda, dove dichiara che è pronto per le primarie del PDL e quel che farebbe nei primi 100 giorni per abbattere di 1.000 miliardi di euro (dimezzandolo) il debito pubblico italiano.

Sul sito del MIR è anche possibile, attraverso dei video esplicativi, udirne il programma della sua associazione che diverrà, se vince le primarie, programma di governo del PDL e di tutto l'arcipelago che fa da Montezemolo a Giannino che intorno a lui si coagulerà. Naturalmente se il PDL esistente glielo permetterà. 

Nel programma linkato dice che la prima cosa che farebbe, per abbattere il debito pubblico, è vendere l'oro della Patria.

Cliccando qui potete vedere chi sono i primi 10 possessori di riserva valutaria aurea nazionale. L'Italia è il 3° detentore mondiale di oro, possedendone 2,451,8 tonnellate pari a poco più del 72% delle sue riserve valutarie. In Europa è soltanto seconda alla Germania. Al primo posto naturalmente ci sono gli USA, che hanno nel tempo venduto più della metà delle loro riserve auree che nel 1952 più che doppie rispetto alle 8.000 tonnellate attuali. Anche la stessa Germania ha venduto oro nello scorso decennio (per coniare monete celebrative dell'unificazione, poco più di 10 tonnellate). Cliccando qui potete leggere una serie di documenti su chi sta comprando oro adesso, sulle vendite ecc. Inutile dirvi che i maggiori acquirenti sono Cina e India e Brasile e Russia (i quali posseggono percentualmente poco oro rispetto alle riserve valutarie straniere, che invece sono massicce e potrebbero domani non valere più di un fico secco). L'Italia ha già venduto oro... ma ultimamente ne sta comprando. Cosa che stanno facendo chi più chi meno un po' tutte le Banche Centrali, tanto che sembra ci sia nostalgia del sistema aureo-valutario di Bretton Wood.
Il piano di dismissione dell'oro, oltre che essere molto popolare come messaggio, piacerebbe anche ai Grillo, avvicinatosi alle associazioni dei consumatori quali Adusbef e Federconsumatori che ne hanno chiesto esplicitamente la vendita già tempo addietro. Così come avrebbe voluto lo stesso Prodi, quando governò. Piace anche al Mario Deaglio, marito della più celebre Fornero. E piacerebbe anche all'Europa, che pare "ce lo chieda", come ricaviamo da questo post (clicca qui) de Il Punto di Vista online, o se preferite da questo post (clicca qui) de La Perfetta Letizia, quotidiano online di ispirazione cattolica.
Nel post Il debito non esiste, la fantasia si abbiamo già dato visione dei metodi di Monti e compagnia bella, ovvero di come la crisi sia il mezzo  per veicolare le evoluzioni politiche che il quadro geopolitico sembra rendere indispensabili, almeno se questa ne resta il governo. Ora, ci par di capire da quanto leggiamo su Il Punto di Vista online, che la Germania abbia indicato, come via d'uscita dalla stretta fiscale e rigorista, l'alternativa fra un ulteriore incremento delle politiche di privatizzazione (vedi rete SNAM, vedi acquedotti, ed in ogni caso di tutti gli assetti strategici italiani, come in molta parte accaduto in Grecia), oppure la vendita di parte delle nostre riserve auree (la Grecia, come scritto in questo nostro post L'oro della Grecia e qualcos'altro consentirà lo sfruttamento delle sue miniere, non possedendo riserve auree interessanti).
Naturalmente questo oro italiano se lo acquisteranno, diciamo così, Germania e Francia, quest'ultima così diventando la 3° nazione con i maggiori depositi aurei, oggi al 4°. Almeno lo speriamo per il bene dell'euro, e che così le velleità di un ritorno alla lira di taluni risulteranno tramontate definitivamente. Potremmo sempre recuperare... rifiuti (molti prodotti RAEE posseggono argento e oro come conduttori) per rimetterci in sesto, concorrendo contro Africa e Cina nel settore del trattamento dei rifiuti elettronici. 
Insomma, nel 1944 coloro che ormai sentivano essere i vincitori della II Guerra Mondiale decidono della convertibilità in oro del dollaro, indicata come moneta degli scambi internazionali e ripristino del sistema aureo-valutario, a Bretton Wood. E lo fanno perchè capiscono che quella guerra nasce dalla crisi del 1929. Quel sistema, fondato sulle politiche keynesiane e sulla società di produzione fordista, regge fino al 1971, quando Nixon decide che il dollaro (le cui masse coniate, ormai enormi per essere garantite dalle riserve auree USA, erano servite per finanziare le guerre regionali che gli USA andavano accendendo in Asia e per sostenere la corsa agli armamenti) non sarà più convertibile in oro, agganciando il dollaro al petrolio (che sappiamo s'impennerà nei prezzi, dando spazio alle politiche di austerità della metà degli anni '70 in Italia, ovvero le targhe alterne, le domeniche senza auto, lo spegnimento della pubblica illuminazione, ecc). Reagan poi svaluterà il dollaro, creando non poche ripercussioni nel mondo, e che insieme alla globalizzazione nel sudest asiatico, si comincerà ad aggredire il welfare state della società fordista, attraverso le ideologie neoliberiste. Praticamente, gli effetti di contenimento delle politiche rispetto alle sollecitazioni speculative del mercato che avevano portato ai trattati di Bretton Wood, una volta smantellati, hanno ridato fiato proprio a quel mercato speculativo e finanziario che oggi stiamo ancora una volta soffrendo. Coloro che attraverso una controllo del PIL (decrescita) e delle valorizzazioni produttive dei beni intendessero ritornare all'oro come garanzia della moneta, possono mettersi l'anima in pace... se venderemo oro.

Samorì nel programma di Porro e Telese  continua con il 2° punto importante di rilancio dello sviluppo: far riprendere i consumi. Naturalmente cosa questo stia a significare non è chiaro. Se si tratta di riprendere l'uso inefficiente che conosciamo delle risorse materiali... non è di consumo che abbiamo bisogno. Ma di razionalità dell'uso delle risorse, che ricordiamolo anche agli economisti, sono scarse. Acqua compresa. 

Infine, chiosa finale sulle auto: entro 5 anni cambiare il parco auto nazionale per sostituirlo con auto elettriche o ad idrogeno. Ora, pochi sanno che l'80% delle riserve mondiali di metalli rari necessari per le batterie si trovano in Cina (i quali sono attualmente i principali produttori di batterie e di automezzi a trazione elettrica). E altrettanto pochi sanno che produrre idrogeno (che comunque richiede molta energia per la sua produzione, immaginiamo in questo caso di Samorì, dall'acqua) è possibile, e la tecnologia esiste. Ma che stoccarlo in forma sicura ancora non è possibile. Noi qui ne abbiamo scritto specificatamente in Bisogni energetici , e nel post Il Vero problema è Energetico

Insomma, chi credeva che saremmo andati a votare nella primavera del 2012 più per dovere che per diritto, dovrà ricredersi: ci andremo per necessità di risorse. Dato che se oro potremo vendere non potrà essere più di 40 tonnellate all'anno e complessivamente fino a 2000 tonnellate per tutte le banche centrali nazionali in area euro. Questo dicono i trattati europei. Ed in ogni caso, le 2.500 tonnellate di oro italiano sommerebbero a 110 miliardi di euro, ovvero a circa 1 anno di interessi sul debito attuale. 
Al massimo potremo utilizzare il nostro oro come collaterale, ovvero come garanzia al nuovo debito. Ed anche qui...

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