lunedì 29 ottobre 2012

LA PAURA DI BEPPE GRILLO



Beppe Grillo, oggi mentre celebrava lo sfondamento a Sud del Movimento 5 Stelle, ha dettato le linee politiche per il reclutamento dell'elettorato passivo che costituirà le liste nazionali per le elezioni prossime politiche del 2013. E ci pare che vincere gli faccia paura!




Sul suo blog scrive:

Quindi queste elezioni ci saranno e potranno votare tutti i nostri iscritti, che ovviamente sono quelli che hanno dato la documentazione, mandato la carta di identità, le solite cose che abbiamo chiesto, anche per garantire un po’ chi entra, sennò ti entra Toto u' curtu e poi ce lo hai tutta la vita dentro, Toto u' curtu.
Chi può essere eletto? Chiunque abbia già fatto una lista, perché più o meno le liste le abbiamo in tutta Italia, quindi per premiare quelli che sono stati con noi per 5 anni, che hanno combattuto sul territorio, che poi non sono stati eletti e si sono candidati. Quindi chiunque sia stato iscritto a una lista comunale o regionale può candidarsi.


Quindi, proprio nel momento in cui il Movimento dovrebbe esprimere la sua maggiore apertura, Grillo lo chiude definitivamente ad ogni ulteriore ricchezza ne potrebbe derivarne. E questa chiusura è dettata dalla paura di non riuscire a "controllare" come vorrebbe le personalità che eventualmente, adesso ed a fronte del successo elettorale, volessero salire sul carro del vincitore, e che magari non sono corrispondenti ai criteri morali che definiscono i criteri di partecipazione.
Si rivelerà essere un grossolano errore. E a nulla varrà inserire nelle liste, come certamente accadrà, alcune personalità di maggior rilievo e competenza meno locale che nel frattempo si sono avvicinate al Movimento, anche se non hanno mai fatto parte di nessuna lista elettorale finora promossa a livello locale o regionale. 

I limiti di questa decisione sono propri i limiti di una selezione del personale politico cosiddetta "liquida", cioè che avviene attraverso il web e la certificazione del popolo del web, ovvero senza nessuna organizzazione reale sul territorio. E' proprio la polverizzazione e l'atomizzazione del web a richiedere, adesso, la più ferrea "centralizzazione democratica" nella formazione delle liste per le elezioni politiche 2013, seppur addolcita con il fatto che potranno essere solo i "grillini" della prima ora (anche se selezionati non è chiaro come e da chi, ci par di capire attraverso votazioni - primarie interne), ad avere questo "privilegio" quale ricompensa per averci creduto fin dalle prime battute. 

Ad ogni modo, una logica in questa decisione potrebbe riscontrarsi, ed ovvero che proprio i territori, e nella fattispecie coloro che fin da subito nei territori si sono impegnati nel M5S, adesso accedono ad una sintesi possibile nelle aule del Parlamento. Ma siccome è abbastanza improbabile che la decomposizione dell'attuale ceto politico avvenga con tale rapidità, è molto più probabile che gli eletti prossimi al Parlamento del M5S accedano soltanto al ruolo di opposizione parlamentare. Ed allora, Grillo, che al governo del Paese non intende per nulla candidarsi (o chi per lui), stringe le fila e la crescita del M5S. Sancendo, di fatto, l'esaurimento dell'esperienza del M5S in questa fase storica, in attesa che il processo di selezione del personale politico possa riprendere nei successivi 2 anni dove sono previste le tornate elettorali amministrative prima e regionali dopo per le naturali scadenze delle amministrazioni... se il tempo di riorganizzazione degli altri partiti e le congiunture internazionali consentiranno che il piano si realizzi.
Ad ogni modo questa decisione sta semplicemente a dire che il Movimento 5 Stelle si va, di fatto, ISTITUZIONALIZZANDO!

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