lunedì 7 gennaio 2013

DITE LA VOSTRA


Il governo di Sua Maestà la regina Elisabetta (e non del popolo britannico), del leader dei Tory Mr. Cameron, si muove in linea con gli altri governi ed esponenti conservatori europei, naturalmente compresi quelli italiani che si definiscono riformatori se non addirittura rivoluzionari. E con buona pace di Ilvo Diamanti che, cliccando qui, si definisce orgogliosamente un conservatore. 
Sui banner pubblicitari nel web britannico, e anche non, è possibile impattare con la campagna pubblicitaria dei conservatori come è mostrato dall'immagine: Chi pensa che il governo dovrebbe supportare? Le famiglie che duramente lavorano e sono laboriose... o coloro che non lavorano e che, fannulloni, sono distesi sul divano a cazzeggiare (con i denari di chi lavora anche per loro, ma ha tutti i denti in bocca) ?
Se non è chiaro il messaggio, si sta dicendo che la sorridente famiglia della foto, icona costituita sempre da due membri per genere sessuale con i denti tutti bianchi lucenti e dritti che escono dai sorrisi felici, è oggi sacrificata ai fannulloni-disoccupati che, godendo di un qualche sussidio statale, poltriscono difronte alla TV a vedere football inglese o televendite improbabili di merci inutili. Magari pure ubriachi già fin dalla mattina, oltre che scrocconi. 
Poichè una serie di epiteti ed etichette sono state anche utilizzate in Italia, dobbiamo ricavare che quando si incontrano nelle sedi europee per discutere delle problematiche del continente non è per definire cosa fare per uscire dalla povertà verso cui stanno scaraventando tutti, ma per concordare come menare il can per l'aia, ovvero coglionare i popoli. Infatti, qualcuno ha denunciato questa pubblicità come ingannatrice presso Advertising Standards Authority. Perchè questa pubblicità è ingannevole, dannosa ed offensiva. 

Ingannevole: lo è perchè distingue fra un'immagine di famiglia laboriosa (ma felice e con i denti tutti a posto) ed un giovane disoccupato scroccone del sussidio di disoccupazione con i piedi fumanti e puzzolenti. Sussidi di disoccupazione che alimentano la dipendenza e l'ozio. La dignità invece è sotto le scarpe. Peccato che molte ricerche empiriche dimostrano il contrario (clicca qui per un articolo del Guardian). Il solito infantilismo proiettato dei politicisti: essendo incapaci di creare occasioni ed opportunità di lavoro, magari meglio retribuite, incolpano di pigrizia coloro che il lavoro, pur cercandolo disperatamente, non riescono a trovarlo per l'inettitudine di lor(di)signori.

Dannoso: la pubblicità è altresì dannosa poichè fa scivolare il dibattito politico in maniera per nulla costruttivo, anzi mette una parte della società contro un'altra. Si stigmatizzano parti della popolazione che si trovano in una determinata situazione certamente non per loro colpa, almeno in moltissima parte di essa. Inoltre così si erode la solidarietà e la coesione sociale. E si favorisce la guerra civile fra segmenti della popolazione con il solo scopo di smantellare le tutele sociale alle fasce di popolazione svantaggiate. Oggi i disoccupati, domani le donne, dopodomani i minori, oggi stesso gli invalidi e di diversamente abili, dopodomani chiunque non è in un qualche modo corrispondente alle logiche produttive e funzionalistiche del sistema.

Offensivo: è indubbio che questa pubblicità offende tutti coloro che hanno perso il lavoro e fortunatamente stanno usufruendo di una qualche forma di sussidio al reddito. Rallentando ed evitando di cadere in povertà. Infine, diciamolo, è veramente disonesto dichiarare indirettamente che chi non lavora non fa nulla per cercarlo: chi non lavora ha persino vergogna di farsi vedere per strada e prova un profondo senso di svilimento della propria dignità personale per essere in una situazione che non gli permette di realizzarsi, di non essere di peso a chicchesia, la propria famiglia compresa.

Una democrazia che possa definirsi tale dovrebbe far ritirare queste pubblicità disoneste, che reclamizzano una presunta e proiettiva disonestà altrui. E nei casi italiani dove taluni e talune persone si sono permessi di echitettare giovani e non come fannulloni essere incriminati dalle procure della Repubblica, se ve ne è qualcuna che non vede occupati magistrati che sognano scranni e poltrone parlamentari.

1 commento:

Giuliet ha detto...

Un po' come facevano a Sparta, buttando giù dalla rupe i nuovi nati deformi o potenzialmente improduttivi, inutili per la società.

Non c'è che dire, grandi passi avanti.