venerdì 2 agosto 2013

Adolescenti in Russia





 Il video qui postato riprende un adolescente di 15 anni russo attirato da un gruppo di coetanei sedicenti "combattenti pedofili" dei gruppi nazisti russi. Attraverso un falso annuncio hanno adescato questo ragazzo che andava a prostituirsi da "Zio Dima", prostituzione omosessuale. Huffington Post ne ha scritto e mostrato il video.



L’ultra-nazionalista ed ex russo, Maxim Martsinkevich, noto con il soprannome di "mannaia" (o "Tesak" in russo) ha guidato una campagna a livello nazionale  contro adolescenti LGBT utilizzando un popolare social network (VK.com) per adescare vittime insospettabili attraverso falsi  annunci. Numerosi ed entusiasti seguaci di  Martsinkevich hanno avviato due progetti: "Occupy Pedophilyaj" e "Occupy Gerontilyaj". Oltre 500 gruppi on-line sono stati creati all'interno dei social network VK.com al fine di organizzare questi gruppi militanti illegali in ogni città russa. Stranamente la loro idea di combattere pedofili si rivolge ad adolescenti esclusivamente maschili che rispondono agli annunci personali dello stesso sesso. Vittime catturate sono vittime di bullismo e spesso torturati mentre viene tutto  registrata su video.


Questi sedicenti combattenti eseguono le loro azioni sotto la luce del giorno, spesso in luoghi  ben visibili al pubblico, che passa indifferentemente ed anche si complimenta con loro. Registrazioni video di bullismo e torture sono liberamente distribuiti su Internet per gli  adolescenti LGBT alle rispettive scuole, ai genitori e agli amici. Molte vittime si sono suicidati, altri sono rimasti profondamente traumatizzati. Finora la polizia russa non ha preso alcuna azione repressiva contro questi "movimenti", anche se il codice penale russo è stato chiaramente violato e nonostante le numerose denunce da parte dei genitori, delle vittime e degli attivisti LGBT. Social network VK.com spegne ad intermittenza i gruppi e i profili incriminati dei fatti, ma poi viene permesso loro che siano ri-aperti il giorno successivo. Attualmente, il fondatore di VK.com, Pavel Durov, risiede negli Stati Uniti, e finora non ha rilasciato commenti.

Alcuni ragazzi dichiarano di essere stati costretti a bere urina, o a vedersela versata sulle proprie teste. Sono gli stessi esecutori a documentare tutto e a pubblicare, impunemente, le immagini.

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