Immagina, dice quella faccia da magnaccia della televisione.
Immagina, immagina e basta, dal momento che
tu sei uno squilibrato, un outsider, uno che crede che, come
Walter Veltroni, si viva in un Paese Normale, un paese dove i concorsi pubblici
non li vincono solo i figli di professori, medici, magistrati e figli di
finanzieri, carabinieri e ufficiali dell'esercito e della polizia.
Immagina solamente, perché anche tu, con i tuoi
comportamenti hai determinato il mantenersi di questa situazione. E allora,
continua ad immaginare e a presentarti pateticamente nei programmi televisivi,
raccontando la tua solita storia di normale ingiustizia, di una persona che con
le carte in regola ha partecipato ad un concorso che è stato vinto dalla figlia
del tale, ex politico e amministratore di aziende comunali e della tale, figlia
del prefetto tal de tali, come tutti già sapevano.
Continua ad immaginare amica e amico, e forse, come di
incanto, tutto cambierà, e il Bel Paese diventerà quel Paese Normale, che gli
ipocriti descrivono nei loro libri che fruttano appartamenti da centinaia di
migliaia di dollari a New York. Leggili quei libri, contribuirai a cambiare la
vita, poi vedi di chi.
Continua a immaginare e a sperare che al prossimo concorso
cui parteciperai, sarai la vincitrici per fatto di solo merito, e non per un
curricolo gigantesco, che le figlie e figli dei prefetti, degli avvocati di
grido, degli ufficiali delle forze dell'ordine e dell'esercito, dei medici e
professionisti ricchi, dei politici e amministratori della macchina pubblica,
saranno in grado di far valere.Si amica mia, ora parlo a te; infatti, queste
tue concorrenti, immagina le figlie di Veltroni o delle Berlinguer, avranno
frequentato le migliori scuole pubbliche e private, e poi, i migliori corsi di
laurea e corsi di specializzazione e perfezionamento più esclusivi. E sai
perché? Perché queste progenie, appartengono a famiglie che possiedono i mezzi
materiali, oltre a quelli intellettivi, mentre tu, amica, possiedi solo questi
ultimi.
Immagina che la par condicio si estenda realmente alla sola
capacità intellettiva e attitudinale: insomma, per entrare in quel corso devi
passare un test materiale, obiettivo in forma scritta, non solo basato sulla
logica e oggi ne esistono molti e molto affidabili, ti assicuro. Ecco che
allora, non potrai più lamentarti a te stessa; o vai in testa o finisci nel
gruppone. E' vero, ti capisco, tu aspiri solo a un posto da poco, una semplice
impiegata; ma anche qui, amica, e proprio qui, la concorrenza è tremenda. pensa
a tutte le figlie di dipendenti dell'ente dove fai il concorso, per esempio in
una AUSL, dove participano figlie di medici e personale della stessa Ausl e
inoltre poi ci sono le solite wild cards, le varie sponsorizzate esterne, quelle
che vantano lo zio prete, il papà politico locale, la mamma figlia del questore
o del magistrato, ecc., ecc.
Ma immagina che a vincere un concorso per la magistratura o
per la docenza universitaria sia una persona che vanta solo titoli di studio al
massimo livello, un Q.I. di 170 e roba simile, senza voler far parte di
partiti, associazioni (tipicamente, si viene contattati da un ragazzotto ben
vestito che viene da qualche parte imprecisata, che ti prospetterà di
affiliarti alla massoneria), eccetera.
E' chiaro, con le parole di Giuliano Ferrara, che per certe
posizioni, occorre avere da perdere, essere ricattabili, riferendosi alla
magistratura in particolare.
Va bene, amica, continua a immaginare e non fare nulla;
immagina e basta e tutto cambierà.
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