Bagnai che rilascia una breve intervista alla Innocenzi. In estrema sintesi quanto noi abbiamo scritto in questo post.
Qui aggiungiamo che sono molto pochi coloro che oggi possono dichiararsi innocenti, o solo vittime. Imprenditori del NordEst compresi.
E' da 35 anni che gli occhi sono chiusi allo sguardo della realtà.
E' da 35 anni che "svalutiamo" competenze.
E' da 35 anni che abbiamo eletto la mediocrità a ceto dirigente. In ogni dove. Scuole, imprese, istituzioni.
E' da 35 anni che il Paese ha perso la sua sovranità.
E' da 35 anni che l'Italia è senza memoria, ed ha smarrito la sua identità e il suo futuro.
E' da 35 anni che viviamo nel paese dei balocchi.
E' da 35 anni che decadiamo.
Le scelte sono decisive: continuare a sognare rimedi strutturalisti che riusciranno solo ad allungare l'agonia, oppure cominciare a comprendere che c'è una difettosità organizzativa del sistema. Non solo europeo, ma anche italiano. Gli altri hanno giocato la loro partita, mentre noi ci scannavamo ad acquistare i fuoriclasse del calcio mondiale. Tutto questo, prima o poi, non solo ha marcato una differenza ma ora rischia di diventare fatale.
« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. » (Articolo 1 della Costituzione Italiana) Il 2 Giugno 1946 l'Italia decise di diventare una Repubblica, con un Patto di Cittadinanza sancito dall'art. 1 della Costituzione Italiana. NOI crediamo che adesso questo patto sociale, politico, economico, e di cittadinanza così tante volte violato, debba essere da NOI rivitalizzato.
Nessun commento:
Posta un commento