giovedì 19 luglio 2012

Imprenditoria femminile: finanziamenti a fondo perduto 2012


foto di Alex Majoli




Nell'agenda europea, la promozione ed il sostegno all’occupazione femminile rappresentano priorità importanti, per realizzare le quali ciascuno Stato membro ha studiato iniziative ad hoc, come la fiscalità di genere: una particolare forma di tassazione agevolata volta a rimuovere gli ostacoli di genere che ancora oggi caratterizzano il mercato del lavoro in molti Paesi.



In Italia esistono, a tal proposito, finanziamenti “rosa” a fondo perduto o agevolati: particolari contributi che gli enti pubblici rivolgono in favore delle attività imprenditoriali ad esclusiva o maggioritaria partecipazione femminile. Lo scopo è quello di favorire l’inserimento lavorativo delle donne e valorizzare le capacità di iniziativa professionale, incentivando così lo sviluppo del sistema economico e sociale nel suo complesso.
Le principali caratteristiche dei finanziamenti per l’imprenditoria femminile a fondo perduto, disciplinati dalla legge 215/92 che ne detta la normativa, riguardano:
  • La possibilità di non restituire il finanziamento, o di restituirlo solo in parte. Il prestito d’onore a fondo perduto sarà infatti elargito dallo Stato, dalle Regioni o dall’UE (attraverso enti pubblici), senza alcun obbligo di rimborso, né di pagamento di interessi.
  • La presenza esclusiva o maggioritaria dell’attività di impresa. Le agevolazioni sono riconosciute a: (1) società cooperative o di persone costituite per almeno il 60% da donne; (2) società di capitali le cui quote di partecipazione siano, per almeno 2/3, costituite da donne; (3) imprese individuali gestite da donne; (4) imprese, consorzi o enti le cui quote siano possedute per almeno il 70% da donne.
  • Lo status di Piccola Media Impresa, determinato sulla base di un numero di dipendenti non superiore a 50, fatturato annuo non superiore a 5 milioni di euro o stato patrimoniale non superiore a 2 milioni di euro, partecipazione non superiore al 25% detenuta da una o più imprese prive dei requisiti suddetti.
  • Le spese finanziabili. I finanziamenti alle imprese erogati devono necessariamente essere investiti nell’avvio di nuove attività imprenditoriali (fondo perduto nuove imprese), oppure nell’ acquisto di attività già esistenti, nonché nella realizzazione di progetti innovativi, nell’acquisizione di servizi forniti da altre società o enti, o nella preparazione e gestione di corsi di formazione e di servizi di consulenza e di assistenza.
Tra i settori che possono beneficiare delle agevolazioni sopra descritte, sono esclusi quelli appartenenti a:
  • produzioni siderurgiche
  • costruzioni
  • riparazioni navali
  • produzione di fibre tessili artificiali.
Per richiedere i finanziamenti riservati all’imprenditoria femminile bisogna far riferimento alla modulistica del Ministero delle Attività Produttive,  presentando la documentazione richiesta in modo completo. Alle imprese ammesse alla graduatoria per i finanziamenti “rosa”, gli stessi saranno erogati in modo proporzionale rispetto al punteggio ottenuto e fino ad esaurimento dei fondi disponibili.


da Mondo PMI

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