IL LAVORO CHE SI ANNUNCIA: cum feris ferus

"Stiamo cercando 4 hostess/immagine per la sera del 13 giugno a XXXXXX   in occasione di una cena di gala. Abbigliamento classico, tailleur nero, camicetta bianca, scarpe decoltè taccate nere. 100 euro lordi, pagamento 60 giorni. Inviare cv e foto (ALLEGATE LE FOTO A PARTE PER CORTESIA) specificando altezza e taglia a..."

Gli annunci di lavoro si sono veramente incarogniti. Manca solo che ti chiedano anche d'indossare intimi di  particolare fattezza, e la disponibilità ad extra a richiesta... non si sa mai la serata evolva nella tristezza della decadenza dei corpi a confronto.

Nel frattempo il ministro Fornero si esercita con i giornalisti in sciali ermeneutici su quanto dice e dichiara, non ostante ci abbia abituato alle presentazioni leziose dei provvedimenti che l'esecutivo di cui fa parte emana, a ulteriore riprova della completa alienazione da anche un pur minimo principio di realtà rispetto quali parole governano il lavoro oggi. Anche quello dei giornalisti, scrittori creativi della chiacchiera della chiacchiera.

Il suo vice Martone, invece, di cui conosciamo la fortuna biografica del suo albero genealogico, ha intanto smesso di ricordarci quanto siamo sfigati NOIaltri, tanto ci sono gli annunci di lavoro a ricordarcelo.

E' un'Italia immiserita nelle parole e nelle cose. E che ha visto tutti complici 

• ogni volta che abbiamo preferito vedere in aereo assistenti di viaggio che non abbiano un capello bianco. 
• ogni volta che in pizzeria o al ristorante preferiamo che una bella ragazza ci porga il piatto sul tavolo per poterne osservare le grazie
• ogni volta che al call center abbiamo preferito che una voce femminile suadente ci assistesse nelle nostre incapacità
• ogni volta che abbiamo selezionato le segretarie per il loro portamento sui tacchi a spillo
• ogni volta che andiamo a comprare beni di consumo al centro commerciale e vogliamo che a servirci siano signorine prosperose di sopra e anoressiche di sotto
• ogni volta che abbiamo detto che "va bene, Madama la Marchesa", tanto non è mia sorella o mia madre.

L'elenco continuatelo Voi. 

Io continuo a leggermi l'ipocrisia moralistica di coloro che s'indignano alla scoperta che ragazzine minorenni, neanche in età puberale, ritraggono i loro visi mentre si truccano e li pubblicano su youtube. 

Ci vogliono ex-posti... fuori luogo. 

Anche al lavoro. 

Fin da subito.

Morti in culla.