La Slovenia è il settimo Paese, su 17 dell'area Euro, che presto avrà bisogno di un piano di salvataggio, ed è molto probabile che lo otterrà in termini meno drammatici di quelli che sono stati determinati in Grecia ed in Irlanda, non certamente per bontà o per ravvedimento razionale ma per via di una consolidata egemonia culturale tedesca esercitata su questa parte dell'Europa.
Dal 1 Gennaio 2007, quando la Svolenia convertì la sua moneta in euro, le banche di proprietà dello Stato cominciarono a fornire credito a buon mercato (i tassi di sconto erano bassi, come ricorderete, e la cuccagna era un po' generale in tutta Europa prima che la regola d'oro intervenisse a chiudere le festività e i festini).
Dal 2007 il Paese divenne la Repubblica ex slava con la più alta crescita economica... fino allo schianto che presto ascolteremo (o leggeremo).
Le banche statali slovene, per lo più di proprietà statale, hanno sui loro libri contabili 7,5 miliardi di euro di crediti in sofferenza, ovvero il 21,5% del PIL !
Almeno queste sono le cifre che serpeggiano informalmente fra i cospirazionisti sloveni... ma dalla banca centrale slovena non sono mai state smentite queste cifre. E quindi si presume che siano precise... se non ancor più grandi come si rivelò poi essere in Cipro.
Il denaro è evaporato, ed ora riempie le tasche dei "fortunati". A chi tocca pagare lo scotto saranno i pinocchietti che hanno investito i loro denari nelle speculazioni industriali ed immobiliari e i cittadini con le tasse. E la dura legge del Paese dei Balocchi quella di avere la sorte di pelle dei somari !
Il Primo Ministro Alenka Bratusek ieri stesso ha detto che non c'è nessun reale motivo per chiedere un prestito internazionale per uscire dalla silenziata condizione finanziaria slovena. Ma con la Banca Centrale della Slovenia, dice il premier, si sta solo discutendo se esiste un reale bisogno di aiuto. E se si rende necessario ricapitalizzare le banche con le maggiori sofferenze.
Intanto, entro il 1 Ottobre, la Slovenia dovrà fornire il piano finanziario per rientrare entro il 3% di deficit di bilancio, che quest'anno sarà del 7,9%. La crisi economica slovena è stata determinata dal crollo delle esportazioni (vogliamo credere di merci a poco valore tecnologico e competitive solo sul piano del costo del lavoro), e non riesce a risollevarsi anche per via dell'alto cambio valutario. Comunque il Paese il 1 Ottobre riceverà gli ispettori europei in visita con in mano il frustino.
P.S.
Per chi non lo sapesse, il 1 Gennaio 2014 avremo un altro affidabile membro nel club dell'Euro: la Lettonia!
« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. » (Articolo 1 della Costituzione Italiana) Il 2 Giugno 1946 l'Italia decise di diventare una Repubblica, con un Patto di Cittadinanza sancito dall'art. 1 della Costituzione Italiana. NOI crediamo che adesso questo patto sociale, politico, economico, e di cittadinanza così tante volte violato, debba essere da NOI rivitalizzato.
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