lunedì 15 luglio 2013

Calderoli non è immorale, ma moralista


Negli Stati Uniti una sentenza sta impegnando le coscienze civili: l'assoluzione per omicidio di George Zimmerman, che sparò all'adolescente nero Trayvon Martin. Martin era disarmato. Zimmerman è stato assolto per legittima difesa.
Non è quindi un caso se, negli USA, (come visibile nel grafico in immagine tratto da qui) la morte violenta di un nero per mano di un bianco ha più probabilità nell'opinione pubblica di essere giustificata rispetto a se invece lo stesso nero è ucciso da un altro nero.

Zimmerman il giorno dell'omicidio stava monitorando il suo quartiere, da normale cittadino, e come fanno in qualche paese di provincia le ronde padane o di qualche altro colore. Ma con differenza che in Florida si può acquistare e possedere un'arma solo perchè hai un po' d'ansia che qualcuno possa volerti fare male, o anche solo perchè così ti senti più sicuro, o solo perchè un buon cowboy ha sempre una pistola e un cavallo (o tanti cavalli nell'auto, come adesso). Una tragedia, l'hanno definita, quella che ha segnato definitivamente la vita a 17 anni di Martin.

In Florida, come in altri 28 Stati dell'Unione, vige la legge Stand Your Ground (SYG), dove è consentito utilizzare l'uso delle armi da fuoco per legittima difesa per difendere le proprie case, con l'estensione di questo diritto ai luoghi pubblici. In questi casi l'omicida deve essere trovato colpevole di essersi trovato in una sparatoria "illegale", altrimenti la sua furia letale può essere dalla giuria ritenuta giustificabile (nel caso di Zimmerman era tutta femminile!). Stiamo dicendo che l'onere della prova è della vittima.

Negli Stati Uniti, fra il 2005 e il 2009 sono stati commessi 73.000 omicidi. Ma solo (si fa per dire) il 2% di essi (1.148) sono stati ritenuti "omicidi giustificabili". Tuttavia, le percentuali variano fra gli Stati dell'Unione, a seconda se sia o meno uno Stato dove è applicata SYG. E se la vittima è un nero o un bianco, e l'omicida ha lo stesso colore o no della vittima.

Un nero, ucciso da un bianco, nell'opinione pubblica degli USA è più giustificabile e anche di parecchio rispetto a che lo stesso nero sia ucciso sa un altro nero. Fra neri ci si può sparare, e chi resta illeso poi può finire nelle prigioni-fabbriche USA a lavorare gratis. E comunque i neri sono pericolosi. A prescindere. Ed è per questo che bisognava istituire le ronde padane, ovvero per ridurre (se non proprio "eliminare") la pericolosità per le strade.

E' per questi motivi che Calderoli, nell'originale delle sue dichiarazioni che potete ascoltare oltre, dice:
"il ministro Kyenge potrebbe essere un buon ministro, è probabilmente lo è un buon ministro delle Pari Opportunità. Ma in Congo, non in Italia. Perchè se in Congo c'è bisogno di un ministro delle Pari Opportunità per l'Integrazione, c'è bisogno là, perchè se là vedono passare un bianco, là gli sparano".

Mettiamoci alla Pari delle Opportunità, quindi, con il Congo.
Ronde cittadine di tutela del territorio, armi in pugno, e pulizia etnica dei pericolosi. Questo è l'obiettivo, non le chiacchiere sull'orango.
Calderoli non è immorale, ma moralista. E visto che di animali se ne intende, i suoi polli,  e anche quelli non suoi, li conosce parecchio bene. L'esercito dei sottoproletari andrà gonfiandosi nel Nord. E lui sta provvedendo a fornirne il becchime.








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