Perché spendere 400 milioni di euro – costo delle elezioni
secondo gli ultimi dati del paniere Istat – per avere un governo, quando Mario
Monti ci insegna che puoi averne uno gratis, senza spendere in
cabine, urne, schede e matite? Solo perché il primo è democratico?
L’esperienza ci insegna che non vale il rapporto
qualità-prezzo.
Con i governi sta succedendo quello che è già successo nella
musica: i partiti non abbasseranno i prezzi delle elezioni (non
solo i rimborsi: fatevi un giro al mercato dei voti), e la gente comincerà a
scaricare governi tecnici gratuitamente da chi li mette in condivisione –
Quirinale, Bce, etc.
Inutile fare discorsi moralistici (“sono governi pirata, non
pagano i diritti democratici”): per la gente non fa alcuna differenza. E in
tanti sembrano averlo capito: Monti si appresta a fare il bis ma non si
candida, Montezemolo entra in politica ma anche lui senza candidarsi.
Per certi aspetti, nulla di nuovo: è quello che già fa
Grillo da anni, e prima di lui, da decenni il Vaticano. Ma, soprattutto, questa
tendenza segnala una novità: la classe dirigente ha sfiduciato gli
elettori, molto più di quanto essi abbiano fatto con loro.
Da una parte è un atteggiamento snob; ma dall’altra è
proprio un rifiuto, un rigetto, un conclamato schifo nei confronti degli
elettori e un non volerci avere niente a che fare. E come dargli
torto? Visti i danni fatti alle elezioni negli ultimi 60 anni, oggi come
oggi farsi eleggere dall’elettorato italiano ti scredita peggio di una foto a
un toga-party fra ostriche e Fiorito.
Se Monti fosse eletto dalla maggioranza degli italiani,
sarebbe sputtanato internazionalmente: sarebbe un’onta, una vergogna.
Ecco perché nessuno vuole farsi eleggere democraticamente,
ma solo tecnicamente. La differenza, fra oggi e il ’92, è che fuori dall’Hotel
Raphael ci stanno i tecnici, pronti a tirare le monetine addosso a noi
elettori: ma noi invece che salire in macchina e scappare ad Hammamet, ci
chiniamo a raccoglierle.
— Saverio Raimondo, Il Misfatto, 7
Ottobre 2012
Nessun commento:
Posta un commento