« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. » (Articolo 1 della Costituzione Italiana) Il 2 Giugno 1946 l'Italia decise di diventare una Repubblica, con un Patto di Cittadinanza sancito dall'art. 1 della Costituzione Italiana. NOI crediamo che adesso questo patto sociale, politico, economico, e di cittadinanza così tante volte violato, debba essere da NOI rivitalizzato.
venerdì 18 gennaio 2013
OPS: saremo più poveri!
L'avevamo scritto in questo post su la tendenza demografica.
In soldoni si scriveva che le tendenze demografiche dello IIASA descrivevano uno scenario demografico italiano che ci vedrà nel 2100 essere solo 40 milioni, con una produzione del 50% maggiore di quello attuale, a fronte delle tendenze di Francia e Germania che, conservando l'attuale numerosità demografica, vedranno le loro produzioni e redditi raddoppiare.
Sugli stessi pixel avete anche visto questa foto
Le previsioni dell'OCSE sul reddito pro-capite dell'Italia nel 2060 dicono che sarà il 90% di quello attuale. Considerando che siamo fra i Paesi del mondo occidentale e democratico con il più basso coefficiente di Gini (ovvero l'indicatore che ci dice qual è il livello di redistribuzione della ricchezza) come oltretutto gli stessi USA (lo avete letto, forse, già nel post Consiglieri del Principe, Unitevi!), c'è da stare allegri su quello che occorre urgentemente cominciare a fare.
Ma se non vi bastasse, adesso ci si mette la Banca Mondiale e la PwC Economics, che ha prodotto questo rapporto fresco fresco (clicca qui per leggerlo tutto). E da cui è tratto il rapporto sintetico in foto di sopra.
Nel rapporto, felici di saperlo, finalmente s'insiste che le questioni energetiche ed ambientali sono quelle centrali (anche questo qui lo abbiamo scritto nel post Il vero problema è energetico).
Vi risparmio altre indicazioni su quello che occorre urgentemente anche fare nei sistemi di welfare. Cliccando nell'etichetta welfare c'è da divertirsi. Come altrettanto ci sarebbe da divertirsi a leggere il post La nave dei grulli e l'Europa. Un altro capitalismo è arrivato il tempo di implementare, e non quello fatto di merci e rifiuti.
Il rapporto PwC non è lungo, appena 23 pagine (anche se in inglese). Ma ne vale la pena leggerlo (invece che sentire le cialtronate degli anchorman televisivi).
La Rotta di Marco Polo che abbiamo scritto pochi giorni addietro è attualissima.
Ma la sfida per ognuno di noi è restare qui, nei nostri territori, e lavorare per una decrescita consapevole, non selvaggia come quella che stanno attuando (controllandola per conservare posizioni di privilegio di pochi a discapito dei molti). Perchè il mercato non esiste, ed è stato l'oppio dei popoli. E c'è chi ancora vuol continuare a drogarci con ulteriori dosi massicce di chiacchiere.
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