Sul palco con Bersani salgono tre giovani. «Qui si fa vedere
quale rinnovamento» dal punto di vista femminile e giovanile il Pd porterà in
Parlamento dopo le primarie, sottolinea il segretario.
Siamo ormai alla successione dinastica: da padre in figlio, saltando paro paro qualche generazione (un paio) figlia di quei tanti operai che hanno votato questi signori nel frattempo diventati piccoli borghesi, e che adesso si preparano a cedere le cariche per abdicazione, essendo nel frattempo ascesi alla nobiltà tipica delle caste.
Altro che rottamazione. Siamo alla caricatura. Semplicemente alla caricatura.
40enni e 50enni dovevano dimostrare a questi signori di sapersi prendere il potere, con il consenso. Se in un qualche modo risultavi funzionale almeno ad esso, potevi sperare di essere cooptato. Poi, manco quello: dovevi solo essere portatore di acqua, ed aspettare zitto zitto il tuo turno lì con la scopetta in mano a fare l'attacchino. Quando si pensava che era il momento giusto, eccoti che s'inventano il Porcellum, così nel frattempo piazziamo mogli parenti e amici.
Intanto i figli di questi, cresciuti a ovetti kinder e brioscine (vualter veltroni, antesignano figlio della borghesia romana, la nutella la mangiava già dai tempi di Pasolini che andava fra il sottoproletariato capitolino), circoli Arci e alzate a mezzogiorno con il cerchio alla testa, eschimo del papà e soldini della mammina, e dopo una felice gavetticola fuori dai bar con il birrozzo in mano fra gli studenti universitari a divulgare il verbo della diversità della sinistra giovanile di derivazione berlingueriana, oggi sono pronti per il chichirichì e coccodè al Parlamento, dopo che alle primarie si sono fatti eleggere dalla combricola del bar che nel frattempo è diventata la schiera di amicizie di feisbuk!.
Che Italia patetica, questa Italia semplicemente furba.
Andate a votare, andate a votare, andate a votare. Se lo meritano tutto quello che li attende.
Non andarci significherà che il Parlamento sarà solo costituito da combricole. E non solo non ce lo meritiamo, ma non possiamo più permettercelo.
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